Rimase in silenzio, per un lungo istante.
Un istante fatto di tensione, durante il quale mi chiesi che effetto avessero sortito nel suo animo le mie parole.
Poi, con un gesto improvviso che mi fece trattenere il respiro, la tolse.
Ed io lo vidi.
Il suo volto ferocemente e orribilmente sfigurato.
Ma ciò che mi lasciò senza parole fu accorgermi che era lui.
Elv.
Avevo avuto ragione per tutto quel tempo, lui era sempre stato lì, accanto a me.
Sapevo che non poteva essersene andato, lo avevo sempre saputo in cuor mio, sempre, fin dal primo istante.
"Tu... Sei tu..." sussurrai, con un leggero sorriso che emergeva dalle lacrime che avevano iniziato a scorrere senza che me ne accorgessi.
In un istante lo strinsi a me, forte, in una presa spasmodica, disperata, felice.
"Lo sapevo... Lo sapevo che eri tu, lo sapevo..." mormorai, poi tornai a guardarlo "Chiunque ti abbia fatto questo pagherà, è una promessa" dissi risoluta.
Poi presi il suo volto fra le mani e lo baciai, con Amore, trasporto, gioia, commozione, un bacio forte, impetuoso, travolgente, che si spostò poi sul suo viso sfigurato, scindendosi in tanti piccoli e teneri baci, mentre lo stringevo ancora forte a me.
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