Lo sguardo, i gemiti, l'espressione di Icarius, era come se tutto quello arrivasse direttamente ad ogni fibra del mio essere, del mio corpo eccitato, del mio cuore innamorato.
Lo sentivo, pelle contro pelle, eccitarsi sempre di più, mentre i suoi occhi, il suo viso insieme a tutto il suo corpo, mi donavano meravigliosi segnali di godimento e piacere.
Adoravo quel contatto, quel gioco, adoravo poterlo assaporare in quel modo, con le mani che non si fermavano, che bramavano più di ogni altra cosa sconvolgerlo, eccitarlo, portarlo al limite e vederlo naufragare.
Poi le sue mani sul mio seno, intensi e forti brividi accompagnarono il loro passaggio.
Credevo di impazzire, l'eccitazione era sempre più forte, nutrita dai gemiti di lui.
Ma un caldo e intenso gemito uscì impertinente dalla mia bocca, quando la sua mano scese in me.
Il suo tocco, quelle dita che già mi avevano assaporata e portata oltre ogni limite.
Chiusi gli occhi, assaporando quel momento così intenso, dove il piacere di dare si mischiava al piacere di ricevere.
Poi le sue parole, allora aprii gli occhi e mi permisi di naufragare per un lungo istante nell'oceano dei suoi.
"Nulla mi eccita di più che vederti impazzire.." sussurrai, con gli occhi che divennero due tizzoni ardenti.
Quel gioco reciproco, rubato alla notte che già ci aveva donato tanto, sembrava ancora più ardito, complice.
Un gioco che racchiudeva l'impossibilità di starci lontani a vicenda, il desiderio continuo, la passione folle, l'amore incontrollato.
Le nostre mani si muovevano in sincrono, quasi seguissero un ritmo unico, i nostri corpi si eccitavano e godevano l'uno dell'altro, come se l'altro fosse il nostro unico nutrimento, i nostri sguardi si specchiavano l'uno nell'altro, i nostri gemiti si rincorrevano e i nostri cuori battevano all'unisono.
Ultima modifica di Clio : 10-03-2017 alle ore 02.59.13.
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