Lui fece sedere Gwen a cavalcioni su di lui, con metà del suo busto fuori dall'acqua ed in modo da poterle toccare i seni che ancora erano imperlati di infinite goccioline d'acqua.
“Colpa tua...” disse lui guardandola negli occhi “... sei bellissimi...” sorridendo “... su, andiamo, altrimenti davvero potrei passare il resto della vita in questa vasca...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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