Gli sorrisi, baciandolo dolcemente sulle labbra.
"Aspetta il mio segnale, e uccidi chiunque entri!" Gli dissi, aprendo la porta leggermente.
Dovevo trovare il modo di non traumatizzarlo.
Così, approfittando dei suoi occhi socchiusi per il bacio, tornai invisibile, e uscii dalla stanza.
A quel punto, armata di scudo in Metallo Lunare e Spada Verusiana, ovvero i miei insperabili Tamasco e Damasgrada, velata dalla mia invisibilità, mi mossi.
Come un fantasma assassino tornato dall'oltretomba, iniziai a combattere quella lotta impari, con una ferocia nuova.
Amavo combattere, lo avevo sempre amato.
L'idea di affrontare un umano era interessante, ma la mia invisibilità rendeva tutto più misterioso è letale.
Mentre cadevano uno a uno, sotto gli occhi terrorizzati degli altri, mi guardavo intorno per capire come fosse la situazione, e quando fare entrare in gioco Icarius.
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