Curtis rise a quelle parole di Gaynor, mentre Laiwa continuò con le sue smorfie.
“Arguta osservazione.” Disse il regista.
“Beh, allora sono di certo fortunato...” Guisgard fissando con un sorriso Gaynor “... si, decisamente...” bevendo “... visto che non solo ha spartito con me le sue labbra, ma anche un abbraccio...” facendole ancora l'occhiolino.
“Il nostro Guisgard” intervenne il produttore “non usa mai controfigure... persino i giochetti di prestigio che il protagonista mostra nel film... su, mostracene uno.” Al divo.
“Beh, vediamo se mi riesce anche fuori dal set...” ridendo piano l'attore “... senza la magia del cinema...” prendendo una rosa da quelle che ornavano la tavola “... una rosa ha molti significati, a seconda del colore... questa dai petali blu, nel linguaggio dei fiori, simboleggia il mistero...” fissando Gaynor, per poi accarezzare i suoi capelli chiari con i petali di quella rosa.
Chiuse poi il pugno, lo portò alla bocca e ci soffiò sopra.
Aprì la mano e la rosa era scomparsa.
Tutti risero ed applaudirono.
Un attimo dopo arrivarono i camerieri che servirono gli antipasti.
All'improvviso Gaynor cominciò a sentire un formicolio e poi un prurito nella scollatura, proprio tra i seni.
Istintivamente abbassò lo sguardo e notò due petali blu proprio in mezzo ai suoi seni.