Era vero.
Più Gwen sosteneva lo sguardo di lui, più quell'uomo senza nome continuava a toccarla, a stringere il suo seno ed a suscitarle quei brividi e quei sospiri, quel calore ovunque che quasi le faceva tremare le gambe.
Lei contro quel petto robusto, in grado di sostenerla.
Ma nonostante tutto, nonostante l'eccitazione ed il godimento, Gwen continuava a sostenere quello sguardo riflesso sul vetro.
Allora, quasi ad accettare quella sfida, l'altra mano di lui arrivò sulla gonna di lei e con gesto naturale alzò la stoffa e scivolò sulle gambe della giovane rossa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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