Era ovvio che non poteva capire.
Non mi importava in quel momento, volevo solo che capisse che ero lì con lui, anche se gli sarebbe sembrato assurdo.
Avrei stesso il momento giusto per mostrarmi.
Lo seguii nella macchina della polizia, sedendo accanto a lui sul sedile posteriore.
Lo guardavo, e avrei voluto stringerlo a me, prendergli la mano e dirgli che andava tutto bene.
Fu così difficile non toccarlo.
Non volevo spaventarlo, ma quello sguardo spaventato mi avrebbe spinto a compiere qualunque crimine pur di salvarlo.
Ma ora dovevamo capire che cosa stesse succedendo.
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