Il mio sorriso, come il mio sguardo, si illuminò alle sue parole.
Non chiedevo di meglio che averlo al mio fianco.
"Vieni.." gli dissi, facendolo sedere accanto a me sul divanetto.
Dovevo spiegargli il più possibile senza traumatizzarlo.
"Il mio regno custodisce da secoli un'arma molto potente.." gli spiegai "Un'arma considerata troppo potente per essere utilizzata... purtroppo però è stata rubata, da una delle muse che dovevano custodirla insieme a me..." ad ogni parola calibravo la sua reazione.
"E ho ragione di credere che sia qui, ad Afragopolis.. devo trovarla, se finisse in mani sbagliate, potrebbe causare una distruzione che nessuno di voi ha mai anche solo immaginato nei suoi sogni peggiori.." sospirai.
"Per ora devo riuscire a rintracciare Athia, la ladra..." prendendo il medaglione tra le mani "Poi non so dove ci condurrà..".
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