Quei baci, infuocati, passionali, voraci.
Quelle carezze, così vogliose, avide, appassionate.
I nostri respiri che si fondevano l'un l'altro mentre i corpi si sfioravano, ancora e ancora in un nuovo gioco senza fine, che aveva ripreso a sconvolgermi.
Se il mio corpo credeva di aver avuto un attimo di tregua, si sbagliava di grosso.
Quel fuoco era lì, pronto a divorarmi, reso ancora più inteso e potente da quell'attesa che si protraeva ancora e sembrava volesse non finire mai.
Ma quella tortura era comunque meravigliosa.
Amavo ogni istante di quell'attesa, ogni momento racchiuso in quella strana bolla in cui ci eravamo rintanati.
Amavo quello sguardo appassionato che mi divorava e faceva sentire viva e bellissima.
Amavo quella creatura meravigliosa che mi aveva sconvolto la vita.
Amavo quelle carezze.. quelle carezze che mi sconvolgevano che...
Che...
Che..
D'un tratto anche formulare una frase nella mia testa divenne impossibile.
Un fuoco nuovo, intenso, caldo, mi attraversò.
Un fuoco fatto di un piacere che non conoscevo.
Un piacere capace di ottenebrare ogni pensiero, catalizzare ogni sensazione, custodire ogni fremito.
Spalancai gli occhi, incredula, trovando i suoi vicinissimi ai mei, e mi aggrappai forse fin troppo forte al suo collo, quasi fossi incapace di reggermi, anche se ero sdraiata.
Allora piano, ancora sconvolta da tutto quello, mentre i miei occhi piano cambiavano espressione, mi abbandonai.
Mi abbandonai completamente, lasciando che la testa cadesse all'indietro, lasciando che il quel piacere attraversasse tutto il mio corpo, incapace di trattenere i gemiti che tutto quello mi provocava.
Erano gemiti forti, intensi, incontrollati.
Avevo completamente perso il controllo del mio corpo, ed era la cosa più bella che avessi mai provato prima.
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