Chiusi gli occhi, cercando di frenare le lacrime, senza però riuscirci.
Mi ero lasciata andare fin troppo in quella strana notte, e ora mi sentivo fragile, come se potessi rompermi da un momento all'altro.
Annuii a Cristiano, aveva ragione, c'era troppa gente, e non volevo che mi vedessero in quello stato.
Fortunatamente nessuno badava a noi, presi com'erano dalla storia del carrozzone.
Così lo seguii fuori, incurante della pioggia, e mi riparai con lui sotto quell'albero, lontano dagli sguardi di tutti.
Finalmente soli.
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