A quella parola e a quel tono di Gwen, Elv la guardò negli occhi.
“Allora andiamo...” disse piano prendendole la mano “... il palazzo dorme... forse tutto il mondo dorme ora... tutti e tutto tranne noi...” alzandosi e conducendola nella sua stanza.
Attraversarono nella penombra le lunghe salinate, poi il semibuio corridoio, fino alla porta della camera di lui.
E da qui raggiunsero il bagno del giovane padrone.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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