"E da quando, mio caro, un marito è tenuto a parlare per conto della propria moglie?" Risposi con falsa allegria a Bastiano. Il suo intervento mi suonava inopportunamente fastidioso, al punto in cui non mi feci scrupolo alcuno di contraddirlo.
"Madame, innanzitutto vi ringrazio per il vostro complimento... sulla bocca di una sì bella dama è come se raddoppiasse di valore..." rivolgendomi alla Wolfen con un sorriso che mi attraversava tutto il viso. "Mi permetto però di dissentire dal mio caro consorte... che voi possiate avere la vostra personale opinione sul mio paese è cosa lecita e rispettata, che altresì non lede in alcun modo la mia persona, ma io devo in tutta coscienza ammettere che non considero Agnonone la mia patria... le devo rispetto e riconoscenza per avermi accettata come figlia, ma io resto afragolignonese..."
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"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l'altro s'allontana [...] Se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato."
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