Le avventure di Tafferouille
Quel bacio, come un fuoco scoppiettante in quella notte strana.
Strana, intima, nascosta come quel bacio.
Mi stupii di riuscire a percepire i rumori intorno a me.
Dei passi.
Qualcuno stava arrivando.
Aprii gli occhi di scatto, trovando i suoi mentre mi allontanavo di un poco.
Il mio sguardo nel suo, aveva mille significati che nemmeno io conoscevo.
Era intenso, forse persino spaventato da tutto quello, ma anche appassionato e caldo.
Qualcuno si stava avvicinando, ricordavo a me stessa mentre sentivo l'irrefrenabile desiderio di gettarmi nuovamente tra le sue braccia.
Che mi stava succedendo?
Non mi ero mai sentita così.
Mille interrogativi affollavano la mia mente.
E se ci avessero visto?
C'era un'unica possibilità, finire la scena.
Allora presi l'erica tra le mani che mi tremavano.
"L'erica simboleggia la solitudine..." recitai, mentre i miei occhi erano veri, incatenati ai suoi, quasi a fargli capire il conflitto che mi divorava.
Buttai via il Fiore.
"Non mi serve più ormai.." sorridendo, solo per dare la giusta intonazione alla voce.
Il mio sguardo diceva ben altro, però.
Il mio sguardo parlava di emozioni incontrollate, di battiti proibiti, di passione nascosta e irrefrenabile, di quel turbinio di emozioni che mi avevano travolto mentre mi stringeva, baciava, come nessuno mai.
Ma se qualcuno ci avesse visto, avremmo avuto una buona scusa per la nostra vicinanza.
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