Quelle sensazioni, quelle emozioni.
Il sapore delle labbra di lui, della sua lingua, il senso di possesso delle sue mano lungo l'abito di lei, stringendo ogni sua forma.
E poi quel ricordo, la paura, il rapimento, la lunga cavalcata, le mura di quel palazzo, i giorni di semilibertà e quelli di prigionia.
Ma su tutto dominava quel bacio e la forte stretta di lui che la faceva sentire sua.
La faceva sentire donna.
Gwen era una donna fra le braccia di Elv, che continuava a baciarla, ad assaporarla.
Di tanto in tanto schiudeva gli occhi e la guardava.
Uno sguardo malizioso, bramoso, ammiccante, per poi richiudere gli occhi e baciarla con ancora più passione.
“Torniamo nella vasca...” disse sulle labbra di lei “... in quell'acqua calda e schiumosa... io e te...” sospirò, anzi, ansimò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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