Il castello era avvolto da quella decadenza silenziosa e dignitosa che avevo sempre visto in lui.
Mi piaceva, nonostante tutto, e percorrere i suoi corridoi nel silenzio della notte, era ancora più bello.
Poi mi ritrovai su una loggia, che dava su un'ampia corte, dove Cristiano stava leggendo i nostri copioni.
Si accorse di me, e io sorrisi, enigmatica alle sue parole.
"Ditemelo voi, chi sono.." sorridendo "Sono tutte queste cose, dopotutto.. Leandro? Oh, è solo il suo ruolo, nulla di più.. spesso la compagnia indossa una maschera anche fuori dal teatro.." distrattamente, guardando il suo copione.
Allora alzai lo sguardo verso il cielo, e restai in silenzio per un lungo istante.
"Oh luna, silenziosa e chiara.." iniziai a recitare "Regina di questa notte, dimmi.. dimmi che il mio amor, seppur lontano ancor mi pensa..." sospirai, portando le mani intrecciate al petto.
"Perché il sonno ormai mi è nemico, e ogni pensiero una prigione, nell'attesa del suo ritorno.. e nella speranza che guardandoti, anch'egli, nella solitudine della battaglia, pensi a me, e da me ritorni.." sospirante.
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