Pavel sorrise, si alzò e aprì le braccia verso Nyoko.
“Vediamo...” disse “... posso?” Per poi prenderla in braccio di nuovo.
La sosteneva per i fianchi e cominciò a volteggiare sull'erba, fischiettando una melodia adatta per il ballo.
E volteggiavano, volteggiavano tra la brezza ed il profumo d'erba, tra la debole luce del Sole e l'arancio vivo dei frutti di quell'albero.
E volteggiavano, volteggiavano al fischiettare di Pavel, mentre lui sosteneva Nyoko in quel sognante ed immaginario ballo.
E volteggiavano, volteggiavano, fin quando la badante tornò ed interruppe il loro danzare.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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