Clio lasciò silenziosamente la stanza, con Isolde addormentata.
Attraversò allora i corridoio di quel castello, avvolta nella semioscurità e nella malinconica decadenza di quel posto.
L'aria era fredda e le murature consumate non facevano nulla per rendere l'ambiente più tiepido.
Dal corridoio arrivò ad una loggia, dalla quale ci si affacciava su un'ampia corte.
Qui vide Cristiano seduto a sfogliare i loro copioni.
Sul tavolo il giovane uomo aveva una coppa di vino e nel prenderla vide riflessa l'immagine di quell'Aspasia sulla loggia.
“Salute a voi...” disse sorridendo lui “... cosa fate? Una Cassandra resa insonne da un brutto sogno? O magari una Giulietta affacciata al balcone in attesa del suo Romeo? Magari quel giovane che vi cingeva i fianchi?” Per poi bere.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|