Il padrone del maniero sorrise e mostrò un inchino a Clio.
“Un momento...” disse Ozillonne “... non conosciamo ancora il nome del nostro Anfitrione... a chi dobbiamo questo cortese invito e questa cavalleresca ospitalità?”
“Beh, diciamo che è un dare ed avere...” ridendo Isolde “... dopotutto noi abbiamo offerto il pasto.”
“Avete ragione, amici miei...” alzandosi il padrone “... diciamo che un tempo sono stato ricco di averi e di Amore, poi, smarrito il tutto e diventato povero, mi sono reinventato Arlecchino.” Con un sorriso. “Dopotutto al mondo, oltre al castello, mi è rimasto il sorriso e per questo prendo ogni cosa con sarcasmo ed ironia, insomma niente troppo sul serio. Comunque, se vi interessa, il mio nome è Cristiano.”
"Arlecchino ha molti nomi..." Zordone "... e soprannomi..."
"Chissà." Ridendo Cristiano. "Buon riposo, amici miei."