Uscita dalla stanza di Elv, vidi i servitori intenti a ripulire tutto dopo la serata del giorno prima.
Si erano dati veramente da fare... pensai sarcasticamente.
Dopotutto, ne avevo avuto una chiara conferma in camera mia, come potevo stupirmi?
Quel pensiero arrivò improvviso, facendomi sorridere.
Era rimasto senza parole quando gli avevo provato che non mentivo.
Ma io ero rimasta di sasso quando lui aveva parlato del mio profumo sulla camicia.
Non ricordava cos'era successo, ma il mio profumo sì e ciò mi fece avvertire una strana sensazione allo stomaco.
In preda a quello e altri pensieri, arrivai in camera mia e mi vestii.
Poi, non avendo molta fame per fare colazione, oltrepassai le cucine e mi diressi in salone.
Lì c'era una spinetta, un po' logora e consunta, ma funzionante, mi sedetti ed iniziai a suonare, con le note leggere e delicate che riecheggiavano nella magione.
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