Restavo immobile, pronta all'azione.
Quegli occhi intensi, gialli e grandi.
Non ascoltai le spiegazioni degli altri, odiavo dover stare ferma, ma per non tradirmi avrei dovuto agire solo nel momento di estrema necessità.
Non prima.
Fortunatamente fu Lelandro a prendere l'iniziativa tirandogli un sasso.
Strabuzzai gli occhi.
Un gatto!
Risi piano, nervosamente.
Alle parole di Isolde voltai lo sguardo verso la finestra illuminata.
"Forse davvero non siamo soli..." mormorai "Dovremmo andare a vedere.." pensierosa.
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