Mimmone continuava a ritrarre la bella Gaynor, mentre dal cortile giungevano i rumori dell'ingresso della carrozza.
Il pennello dell'artista scorreva sulla tela, dando forma ai lunghi capelli chiari della gentildonna, il suo pallore nobiliare, gli occhi sognanti, sebbene intrisi di vaga malinconia, le labbra morbide ed il portamento fiero.
Ad un tratto la porta della stanza si aprì e Gaynor si voltò con un riflesso incondizionato.