Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 13-01-2017, 00.16.44   #3018
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
La giornata di riprese del gdr era finita, e mi stavo godendo un po' di relax prima di cena, comodamente seduta al bar del set, con una tazza di tè fumante mentre fissavo lo schermo del computer che avevo portato con me.
A un certo punto, giunta nella sessione dedicata agli enigmi, lessi qualcosa che mi fece irrimediabilmente scoppiare a ridere.
"Che ti ridi?" alzai la testa dal portatile, giusto in tempo per vederlo arrivare e chiuderlo prontamente.
"Io?" replicai, cercando in tutti i modi di restare seria e sembrare sorpresa.
"Sì, tu biondina.." con fare inquisitorio.
"Biondina?" scoppiando irrimediabilmente a ridere.
Lui si limitò a guardarmi con fare sospetto, e sedersi accanto a me.
"Sei bionda, no?" con uno sguardo che cominciava ad essere divertito.
"Fa vedere..." mormorai, prendendo una ciocca e portandomela davanti agli occhi "Eh, sembrerebbe proprio di sì, che occhio!" per poi ridere.
"Guardala come ride di me..." con aria fintamente (spero) scocciata.
"Oh, sentilo..." alzando gli occhi al cielo "Sbaglio o mi hai fatto un bello scherzo l'altra sera?" con i miei occhietti ridotti a una minacciosissima (si fa per dire) fessura azzurrina.
Un sorrisetto divertito e compiaciuto (è inutile che dite di no) comparve sul suo volto.
"E chissà come te la ridevi alle mie spalle!" spazientita io.
"Dai, su.. era uno scherzo.." sorrise lui.
"E il nostro no? Cos'è tu puoi e noi no?" fissandolo (fintamente) seria.
"Naturale.." con la sua boriosa aria da guascone che tanto ama portare in scena "Io posso.. Dopotutto sono il Primo.."
"Cavaliere, Amante Perfetto.." lo interruppi "Eccetera, eccetera, eccetera.." condendo il tutto con un gesto della mano, per aumentare l'enfasi del discorso.
"Come sei simpatica!" sarcastico, alzando gli occhi al cielo.
Scoppiai a ridere.
"Eccolo, il permaloso..." divertita.
"Io non sono permaloso!" ribatté.
"Certo, caro, certo.." annuii, condendo il tutto con una pacca sulla spalla.
"Eh.." sospirò lui, con fare teatrale "Sono un genio incompreso...".
"Dai su.." con un sorriso dolce io "Sei il mio genio incompreso preferito" posandogli un lieve bacio sulla guancia.
Lui sorrise.
"Adulatrice.." facendomi l'occhiolino.
Restammo a guardarci sorridendo per un lungo istante, dopodiché la sua attenzione passò al computer chiuso che tenevo in grembo.
"A chi scrivevi?" mi chiese, alzando di nuovo lo sguardo su di me.
"Io?" farfugliai, colta alla sprovvista "A... nessuno".
"A qualche fan innamorato?"
"A nessuno, scemo..".
"Hai chiuso il computer appena mi sono avvicinato.." con fare interrogatorio.
"Beh, per concentrarmi su di te, no?" con un sorriso un po' troppo finto.
Lui mi guardò perplesso.
"Scommetto che scrivevi a qualche innamorato.." iniziò.
"Ancora?"
"Che il giovane Lelandro abbia fatto breccia nel tuo cuore? Devo battermi con lui?" con fare teatrale "Ho visto che ha messo gli occhi su di te..".
"Ussignur!" alzai gli occhi al cielo.
"No, ma che scemo sono.." scuotendo la testa.
"Ah, l'importante è saperlo!" divertita.
Lui mi lanciò un'occhiataccia, ma continuò imperterrito la sua sceneggiata.
"No, non può essere Lelandro..." pensieroso "È Jean, vero?".
"Ma che stai dicendo!" scuotendo la testa "Se nemmeno c'è nel cast!"
"Magari, colpo di scena, torna dalla morte... dopotutto lui è così perfetto no?" con una smorfia.
"Non ti piace eh?" divertita.
Lui scosse la testa, con aria di compatimento.
"È un fantoccio, arrendevole, razionale, pacato.." mi guardò "Magari è il tuo uomo ideale...".
"Ma mùchela!" sbottai, alzando gli occhi al cielo.
Lui rise.
"Tradotto in una lingua civile e millenaria?"
"Smettila!" risi a mia volta.
"Ah, ecco.. ora lo so.." sorrise.
Io sospirai.
"Vuoi sapere a chi scrivevo?" sospirando di nuovo io "E perchè non volevo che vedessi?".
"Beh, sai che non invaderei mai la tua privacy.." con un leggero sorriso, che mal si conciliava con la spavalderia spesso ostentata.
Sorrisi tra me e me osservandolo.
"A Gwen.." risposi infine, guardandolo negli occhi per un istante prima di aprire il portatile di nuovo.
"Gwen?" mi chiese, sorpreso.
"Già..." sorrisi "Beh, volevamo farci perdonare per gli Enigmi.. insomma..." sospirai.
"Ecco.." voltando il computer dove compariva un messaggio di Gwen che così recitava:

Può essere sacro
Può indicare una parte
Si può trovare negli alberi
A volte è giallo, a volte nero
Spesso fa i conti


"Avevamo pensato di dedicartene uno..." sorridendo "Io avrei scritto la storia e lei l'enigma..".
"Ma visto che sei già qui..." presi il computer dalle mie ginocchia e lo posai sulle sue.
"Puoi provarci già adesso, che dici?" divertita.
"E la storia.. beh.." cambiando tono "Magari la storia la scriverò se lo risolverai... magari te la farò anche scegliere, tra tutti gli scenari così diversi su cui abbiamo fantasticato insieme durante le ultime settimane..".
Lui sorrise, senza lasciare il mio sguardo.
"Mi piace come idea.." disse poi, guardando l'enigma "Quindi c'è un premio?" voltandosi di nuovo verso di me.
Io non dissi niente.
"Ebbene?" incalzò.
Allora mi avvicinai a lui con lo sguardo serio per poi sussurrare piano..
"Chissà!" e scoppiare in una risata cristallina.
"Usi i miei chissà, adesso?" divertito lui.
Risi a quelle parole, indicando il computer.
"Tu pensa a risolvere l'enigma piuttosto..." divertita "Ma attento, che per par condicio lo metteremo su Camelot, e qualche abile dama potrebbe risolverlo prima di te.." Facendogli l'occhiolino "Persino io, infondo..." divertita.
"Mi stai sfidando, bambina?" con un sorrisetto divertito.
"Chissà.." risposi soltanto.

E voi care dame di Camelot, sapreste risolvere l'enigma che la nostra Gwen* ha così prontamente preparato per il nostro eroe?



*Si ringrazia la nostra maga per la collaborazione, l'enigma è veramente scritto da lei e non da me.
In questo modo non può che essere magico.
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