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MAGIE DI BRETAGNA, di Anatole Le Braz
Questo libro, questa raccolta di racconti, è particolare nel suo genere, vive in una sorta di bilico, sapientemente dosato, tra il racconto leggendario e la realtà storica, fusa talvolta con la più umile quotidianità.
In questi racconti troviamo talvolta coraggio, talvolta cupidigia, ci imbattiamo in un delicato romanticismo, o in laceranti passioni umane, vediamo la cupidigia, o la Fede. Tra brughiere desolate, boschi solenni, montagne scabre e paludi misteriose, Anatole Le Braz rievoca creature e immagini indelebilmente incise nella nostra memoria più antica: l'elfo dei boschi che ammalia con grazia selvaggia chierici, nobili e briganti; il castello della Bella Addormentata nel bosco, sospeso dal gelo in un tempo irreale; l'ascia maledetta che appare e scompare come un magico amuleto; il cavallo di Margéot che sbuffa e scalpita, dopo cento e più anni, cercando il suo padrone morto di tristezza; le vecchie che pregano ai piedi dell'antica croce su cui fu crocifisso Dom Karis... e il mare, tiepido, femmineo e sensuale quando è vicino alla terra, cupo e gelido quando ne è lontano, celato tra le nebbie dell'Islanda iperborea. Lo scrittore, Anatole Le Braz, nacque a Saint-Servais, in Bretagna, nel 1859, dalla famiglia di un maestro elementare. Docente all'università di Rennes, dedicò tutta l'esistenza a raccogliere e a trascrivere i racconti della sua terra dalla viva voce di contadini e pescatori. Morì a Mentone nel 1926. Casa editrice: Neri Pozza Tascabili Fonti: web e conoscenze personali |
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