Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 11-05-2012 19.12.51

Il becchino fissò Parsival e Lilith e sorrise.
I due compagni di viaggio, benché alle prese con una prova tanto ignota, quanto terribile, avevano deciso di affrontarla nell'unico modo che forse conoscevano: restare uniti.
“Tutto questo” disse il becchino guardandosi intorno “è nato dall'indifferenza, dalla noncuranza, dall'apatia, dalla pigrizia, dalla passività... e queste cose rappresentano un morbo mortale per l'animo umano, soprattutto sono estranee all'amore... sono demoni che pian piano inaridiscono l'animo ed il cuore, generando la perdita di tutto, un abissale vuoto senza fine in cui perdersi... l'amore, quello vero, è un privilegio e bisogna esserne degni per godere i suoi benefici. E' vero, i suoi frutti sono eterni, ma richiedono di essere raccolti ogni giorno... mai dare per scontato un simile dono, neanche un singolo ed infinitesimale attimo d'amore deve essere sprecato... questa è L'Avvilente Costumanza... un modo di vivere che porta al nulla, alla negazione di ogni slancio, ogni sussulto ed ogni passione verso ciò che più ci è caro... un modo di vivere che pian piano diviene usuale e costante... un modo di vivere che fatalmente diviene un modo di essere... anzi, di non essere...” sorrise nuovamente “... perdonatemi se mi sono dilungato, amici miei... ma mai nessuno è giunto qui a coppia con qualcun altro... mai nessuno ha mostrato tanto affiatamento con un suo simile, come invece state facendo voi due... per questo ho voluto narrarvi il senso di questo orrore... sappiate che questa innaturale maledizione è custodita da un essere diabolico, che incarna tutti i mali che vi ho descritto... essa è la bestia che ora ruggisce per spaventarvi... la troverete nel cuore di questo labirinto, avanzando verso sinistra... essa vi sottoporrà ad un arcano... badate bene che solo risolvendolo voi potrete vincere L'Avvilente Costumanza... ma se fallirete, la belva vi sbranerà... se riuscirete in questa impresa, dovrete poi ritrovare la strada per uscire da questo labirinto... e qui io vi darò un aiuto... in quello scrigno vi è il modo di non smarrire la strada... ma toccherà a voi comprenderlo. Io posso solo consigliarvi di aprirlo fin da ora... che il Cielo vi assista...” e svanì nei meandri di quel luogo.

Guisgard 11-05-2012 19.23.28

“La strada per Tylesia è lunga e tortuosa, milady.” Disse Gerprando ad Altea.
Ma proprio in quel momento ritornò Fyellon.
Salutò Altea e chiese una ciotola abbastanza grande in cui potersi lavare la faccia.
“Allora?” Domandò Gerprando.
“Cosa?” Chiese Fyellon, mentre si lavava il viso e si bagnava i capelli.
“In che condizioni si trova?”
“Sta bene...” rispose il cavaliere “... non ha nulla di rotto...”
“Oggi deve essere il mio giorno fortunato!” Esclamò ironica Renya.
“Ho già mandato a chiamare alcuni minatori.” Fece Gerprando. “Troveranno il modo migliore per scendere nella crepa e tirarlo fuori.”
“Faranno ciò che ordineremo loro, naturalmente.” Asciugandosi Fyellon.
“Gli esperti sono loro.” Fissandolo il comandante.
“Si, ma questa storia sta a noi risolverla.”
“Cosa intendete dire?”
Fyellon allora fece cenno a Gerprando di seguirlo.
I due si appartarono ad un tavolo lontano dalla porta della cucina.
“Che grado avete?” Domandò Fyellon.
“Sono comandante della guarnigione...”
“Un po' generico...” disse il cavaliere “... ma il grado? Tenente? Capitano? Stratega?”
Gerprando non rispose nulla.
“Lo immaginavo...” sorridendo Fyellon “... beh, forse è giunta la vostra occasione...”
“In questo lercio buco non arrivano mai le occasioni!”
“Sciocchezze...” mormorò Fyellon, ordinando poi qualcosa da bere a Renya “... le occasioni prima o poi arrivano... basta saperle riconoscere... e questa è la vostra occasione...” attese che fossero di nuovo soli “... tireremo fuori quel poveretto e tutti ci saranno riconoscenti... sarà un grosso spettacolo... ma occorre una platea...” riempì i due boccali con del vino e ne offrì uno al comandante “... voglio che facciate spargere la voce di questo incidente... mandate i vostri uomini in giro, a parlarne con monaci, pellegrini, viaggiatori, mercanti, avventurieri, persino zingari e prostitute... da domani questo luogo dovrà pullulare di visitatori...”
“Sembra che abbiate deciso tutto voi...”
“Già, per vostra fortuna.” Bevendo Fyellon. “Fate come vi dico e vedrete che andrà tutto bene. Appena arriveranno quei minatori portateli da me.”
Nessuno aveva udito quella loro conversazione.
Fyellon si alzò e raggiunse Altea.
“Sono stanco e ho molte cose da raccontarvi...” disse alla ragazza “... andiamo a riposarci?” Fissò poi Renya. “Mandate a chiamare un medico.”
“Un medico?” Guardandolo la donna. “Qui? In questo letamaio? C'è solo il vecchio Archan... un misto tra uno stregone, un rabdomante e un alchimista...”
“Bene, chiamatelo.” Annuendo Fyellon.
E chiese di nuovo ad Altea di accompagnarlo nella loro stanza.

Altea 11-05-2012 19.42.31

Il capitano Gerprando mi diede una cattiva notizia, la strada per andare a Tylesia era tortuosa e pericolosa ma alla fine non lo fu anche il Calars?? Non dovevo temere..più la metà comporta sacrifici più si raccoglieranno i frutti di quel percorso tortuoso.
Ad un tratto entrò Fyellon, si bagno il volto, era stanco ma ci diede buone notizie, il figlio del locandiere era vivo..ma la moglie non ne era cosi contenta notai.
Ero fiera di Fyellon, egli poi si rivolse al comandante, mi sedetti al tavolo e lo vedevo lontanto parlare con il capo dei cavalieri, scrutavo il volto di Fyellon, lo sguardo...era come in preda all'estasi notavo..quel volto lo avevo già visto..e perchè mai andare lontano per parlare? Non era rabbuiato, lo si leggeva in volto, e quindi non gli stava dando cattive notizie. Ero perplessa....Fyellon era strano.
Poi si avvicinò a me e mi disse di andare nella nostra stanza..."Nostra stanza? Non dovremmo dormire separati..cugino? Vi accompagnerò alla vostra stanza, ho alcune cose da chiedervi".

Lilith 11-05-2012 22.04.37

Finalmente compresi perchè il becchino ci aveva detto di aprire lo scrigno. se esso serviva per tornare indietro, avremmo dovuto aprirlo dal principio, in modo che potesse aiutarci durante il ritorno.
Egli parlò inoltre di ciò che era l'Avvilente Costumanza; capii che sarebbe stata una difficile prova da superare, poichè quella bestia era l'incarnazione dei più temibili mali che possono affliggere l'animo umano. Ci disse poi che quel mostro ci avrebbe posto un arcano; questo fatto mi rese nervosa, io non conscevo molto del mondo e sapevo che sarebbe stato difficile per me risolvere un enigma. Forse Parsifal lo avrebbe saputo comprendere. Pensai poi a ciò che mi aveva detto la voce misteriosa quando entrai nel labirinto con il cavaliere. Ricordai che mi disse che Parsifal avrebbe avuto bisogno di me per poter affrontare la prova. Forse l'arcano ci avrebbe riguardati entrambi...

Quando l'uomo scomparì nelle tenebra, gli dissi, guardandolo negli occhi: "Sir Parsifal... ho cambiato idea riguadro lo scrigno: possiamo aprirlo ora?"

Parsifal25 12-05-2012 01.47.44

Le parole pronunciate da quell'uomo entrarono nel mio cuore.....sentivo una nuova energia scorrere in me. L'incantesimo doveva essere spezzato.

Ascoltaì con cura e attenzione ogni singola frase......adoravo ascoltarle, poichè parlavano di "Amore".

L'Amore è quell'emozione, quel sospiro che colora e scandisce la tua vita, è uno dei più fragili, ma il suo potere era immenso. Per essere suoi cavalieri, bisogna rinunciare a molto ma alla fine si è sempre ricompensati.....si può trattare di un amico, fratello, compagna e altro ancora ma il risultato è sempre lo stesso: la condivisione del più grande dei poteri e la fortuna di essere da esso baciati. Sorridevo, perchè mi tornò alla mente il racconto che un eremita incontrato mi consegnò....."Figliolo, ascoltami.....voglio narrarti una storia.....su di un'isola lontana riposano e vivono le più grandi virtù che un uomo possa possedere, vi era: Onore, Giustizia, Esperienza, Tempo e Amore. Il nosto piccolo condottiero "Amore" non era attratto dai sogni di gloria, ma colorava e animava quel mondo con il suo dolce sorriso. Veniva preso in giro, ma allo stesso tempo era il più ammirato. Un giorno, la pace di quel mondo venne sconvolta dalle orde oscure che volevano a tutti i costi regnare su tutto.....una lunga battaglia infuriava e la lotta fu estenuante......i primi a combattere e cadere gravemete colpiti furono Onore e Giustizia che dopo aver portato una parte della schiera oscura nella loro missione cedevano.....successivamente toccò ad Esperienza che anche se un ottimo stratega non riusciva a regger tutto.... Amore e Tempo non potevano intervenire perchè troppo importanti per tutti noi.....anche se, Amore decise di rompere il comando, decidendo di soccorere gli altri.....improvvisamente, un bagliore di luce avvolse Amore....trasformandol in un angelo dai tratti femminili.....questa era la sua vera sembianza. Era nuda con ali argentee, ma non le importava.....era pronta a sacrificarsi. Una lacrima le bagnò il viso e le orde oscure vennero trafitte.....il suo compito era riuscito.....da quel giorno amore decise di non nascondersi più e siglò un giuramento: "La sua vita era al servizio di coloro che incrociavano il suo cammino. Nessuno avrebbe abbandonato....e tu, cavaliere....da che parte stai?" con queste parole mi lasciò.

Parsifal25 12-05-2012 02.01.02

Non avevo ancora trovato una risposta, ma i frutti andavano germogliando.

Rimasi immobile e la figura sparì nel buio. Subito dopo, una voce mi chiamava riportandomi alla realtà. Era Lilith.

Mi disse che aveva compiuto la sua scelta....era pronta ad aprire lo scrigno, dai suoi occhi capì che era cresciuta. La sua forza interiore è un barlume nell'oscurità più tetra.

Le sorrisi, e posando la mia mano sulla sua e lo scrigno le dissi: "Lilith, non falliremo...... la nostra unione è forte.....non so come dirtelo, ma in questo breve tempo, ho capito.....Facciamolo."

elisabeth 12-05-2012 09.33.45

" I miei trucchetti da Baraccone......non vi piacciono, giullari e giocolieri , maghi e mangiafuoco.....ma siete stato mai bambino Reas..?.......vediamo allora di inventarci un giochino per il nostro monachello...".....mi staccai dall' albero e mi avvicinai al monaco...era piccolo di statura e aveva due occhietti piccoli come la capocchia di uno spillo......" Mio buon Monaco......vi mancano le buone maniere, ma evidentemente cio' vi manca perche' celate qualcosa che non e' possibile vedere....e noi non vogliamo certamente ficcare il naso negli affari vostri......potrei offrirvi denaro..."...E feci scivolare dal mio palmo alcune monete d'oro...." Ma non e' il denaro che vi interessa......potrei allora torturarvi....".....pianticelle sottili germogliarono dal terreno per andarsi a legare alle caviglie del monachello...." Ma forse il buon Buon Dio non mi perdonerebbe mai di aver torturato un suo servo......e allora vediamo un po'.....".......mi fermai solo un attimo, il tempo per chiudere gli occhi e chiedere al vento di riportare le cose al punto giusto....un vortice mi chiuse .......rendendomi parte della natura, i miei abiti furono recisi per dar posto ad un intreccio di fiori e piante....i miei capelli si sciolsero e il vento li intreccio in una bellissima treccia.......tutto si fece improvvisamente silenzio....." Vedete monaco, voi abitate in casa mia, tutto cio' che e' nella selva e' sotto il mio dominio....adesso vi ordino di spostarvi e farci entrare.....".....Non volevo guardare Reas, il punto era che non poteva non accettare cio' che ero, poteva non comprenderlo.......ma doveva accettarmi, molto spesso a Tylesia avevo evitato di usare le forze della conoscenza....ma adesso in gioco c'era molto....senza voltarmi " State tranquillo Reas, questa volta non sverro'............la Regina dei boschi ha ripreso il suo scettro.."......

Lilith 12-05-2012 14.24.24

Guardai Parsifal neglio occhi e, senza dire niente presi lo scrigno, tenendolo con una mano. Presi poi la mano del cavaliere e l'appoggiai sul coperchio del cofanetto in ciliegio. Tremai leggermente, poi guardai nuovamente Parsfial ed insieme aprimmo lentamente lo scrigno.

Parsifal25 13-05-2012 01.51.16

Sapevamo che con quel gesto.....avremo dato inizio alla nostra "corsa per la vita". Io e Lilith avevamo scelto il nostro destino, ne saremo tornati vincitori o altre peripezie ci avrebbero impedito il ritorno alla luce.....

La guardaì negli occhi, riuscivo a scrutare ciò che provava ma non doveva temere....nessuno ci avrebbe divisi.

cavaliere25 13-05-2012 11.19.20

Corsi verso il pozzo e guardai dentro e dissi chi siete? non vi preoccupate vi tireremo fuori in pochi minuti e chiamai gli altri


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