Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 26-02-2019 00.06.16

Ordifren può essere molte cose, lady Altea.
Uno stilnovista, un Trovatore ed infinite altre figure.
Egli è il mistero dell'Amore, la sua passione più viva e la sua essenza più indefinita.

Guisgard 24-03-2019 22.51.03

Ogni innamorato dona un pegno alla sua amata e cosa può avere pià valore della notte per chi ama e rincorre i sogni?

“Le corde della notte sono liuti
di note e rime mendicanti,
di un canto selvaggio e misterioso
dove gli astri maledetti attoniti
ammutoliscono alla sua voce.
Nella notte, nel suo Zenit,
la Luna innamora si turba d'Amore
e ad ascoltare le Pleiadi imprigiona nel cielo buio
ed incantato di rare gemme di ammassi di luce.
La notte calca serena i veloci cieli,
dimora degli angeli ribelli e perduti,
dove sorgono i pensieri profondi
e quando le fulgori boreali annunciano
l'ora adorante di tutte le stelle antiche.
Ascolta allora madama notte, oh Maria,
che accorda di echi le costellazioni come melodia della lira di Cassandra.
Il cielo ora è tuo e nostri sono tutti i suoi misteri.
Fanne tesoro, sono pegno immutabile del mio Amore eterno per te, Maria.”
https://www.sempriniarredisacri.it/i.../fb77030_0.jpg

Altea 24-03-2019 23.01.31

E' da molto aspettavo uno scritto in questo spazio cosi amabilmente decadentista da innalzare gli animi dannati, innamorati e sognatori.
Ho sempre amato i romanzi ambientanti durante la Notte, con i sogni celati, i misteri e il mondo fuori che sembra cosi lontano.
Ora, in questo momento...forse i due amanti sono assieme, nei misteri della notte e del loro amore.

Destresya 24-03-2019 23.02.53

Avete ragione, milord, non c'è niente di più speciale della notte per gli innamorati.
La notte passata insieme, stretti e abbracciati.
La notte passata a sospirare per la lontananza dell'amato.
La notte piena di parole, scrittura, sogni e giochi.
La notte fatta di un viaggio per un abbraccio e un bacio.
La notte è speciale, custode di ogni sogno e sospiro.
La notte culla gli amanti, nascondendoli con il suo manto, accarezzandoli con la sua brezza.
La notte delle confidenze, dei sospiri e dei gemiti.
La notte fatta di risate e sorrisi.
La notte di occhi che si specchiano l'uno nell'altro.
La notte che incoronerà re e regina, i nostri due amanti.
Loro che lì si sono conosciuti e lì vivono.
Loro che la conoscono meglio di chiunque altro.
Loro che sono vicini anche quando sono lontani.
Loro che non si lasciano mai, che la notte ha unito ma ora, non temono l'alba.
Perchè la notte è speciale, milord.
Ma lo è anche l'alba.
Si dice che se guardi l'alba con una donna, questa si innamorerà di te.
E io so che è successo a loro.
Ora hanno la notte, ancora e per sempre, ma l'alba non li divide più.
E questo è il miracolo più bello.

Guisgard 24-03-2019 23.26.59

Lady Altea: il vostro animo misterioso e notturno ben si descrive in ciò che avete letto e detto su questo scritto di anime innomorate e perdute...

Lady Destresya: è vero ciò che dite.
La notte è magica, così come lo è l'alba.
Per questo gli innamorati sono così sensibili ai loro effetti, alle loro promesse ed ai loro pegni...

Guisgard 16-04-2019 03.02.35

Durante un soggiorno trascorso nel castello di un suo discepolo, Ordifren scrisse queste parole, raccolte poi in un canto impresso nella nuda roccia dello stesso maniero.
Il castello non è mai stato scoperto, come ignoto è il nome del lago sul quale i suoi bastioni si affacciano.
Conosciuto invece è il nome di colei a cui tali parole Ordifren dedicò.

"Da qui domino con un solo sguardo l'intero scenario del lago, che durante le più cupe ore notturne, quelle che i poeti in antichi versi chiamavano ore del lupo, i pini, i salici, i noci e le querce, simili a primordiali colonne di ombre e silenzio, che paiono danzare inquieti ed in balia di ancestrali canti maledetti, si ergono pagani oltre il limitare ammantato ed incerto incedere che racchiude quello scorcio di mondo.
Che notte singolare questa, pallida visione e vago riflesso di quelle tormentate notti che da sempre devastano il mio animo.
Il cielo è mutato.
Mutato in una notte diversa, come una tempesta violenta che soffia con vigoria, simile alla forza emanata dagli occhi luminosi delle donne che attraversano il mio cuore.
Muse di sensuale e spettrale desiderio, ninfe dagli sguardi cangianti e figlie del crepuscolare estro del mio genio blasfemo.
Vedo le cime degli alberi, ore piegate da un vento inclemente che sibila, corre ed ulula tra i dirupi scoscesi, gli aspri declivi, le pareti levigate fino allo strapiombo vuoto e profondo di quell'abisso, che è il solo riflesso cupo, del pallore lunare che lotta scintillante e sinistro tra gli squarci di nuvole spettrali e raminghe.
Lampi e fulmini frastagliano il cielo notturno, nascendo non solo dalle nuvole scure, ma da ogni vetta, ogni scarpata, ogni pendio che dall'alto corre verso i baratri bui di questa notte senza salvezza.
Come brilla il lago sotto le folgori romantiche e guardinghe della tempesta, simile ad un riflesso fosforescente di cristalli perduti in infiniti frammenti, liberando finalmente una pioggia danzante di guizzi e zampilli che fecondano di desideri l'arida terra delle mie speranze.
Ora tutto è musica e rime, strofe ed echi di una musica che anima le colline, i valichi, i boschi e le sponde della corona che incornicia il lago e tutto il mio mondo.
Ed oltre ciò odo l'impetuoso fiume che solca il suo letto e scava strade di labirinti fino al cuore stesso della terra, sede di spiriti e sogni, dove si nascondono occhi mai dimenticati, neanche all'Inferno.
Fra le più sbiadite colline, nate dagli Inverni più freddi, si stagliano strette come amanti fuggiaschi, intrecciate fra loro, contro l'incavo profondo della prospettiva illusoria che pare dividere il mondo dei vivi da quello degli spiriti.
E sotto questo mondo, battuto dal vento, danzante di pioggia e tinto della notte più inquieta, si aprono ignote miniere scavate nei secoli da demoni antichi, dai nomi maledetti, dove rocce e minerali si tingono del sangue della terra, generando fiori sconosciuti e segreti, dai petali di colori nuovi che racchiudono desideri inconfessabili di amanti perduti.
Quei fiori cerco da sempre, affinchè tu ne indossi uno soltanto e nient'altro, come regina e custode dei miei vizi irriverenti.
E quando la tempesta placa la sua foga e la notte ritira le sue ombre informi, cedendo il passo alla luce dell'aurora verginale che rende sterili i sogni, il mondo tutto resta muto, con opachi mattini tutti uguali di duelli e guerre senza onore, nei viali solitari percorsi dal fugace e plumbeo ricordo della Luna ormai dormiente.
Luna che è mia sola confidente e dal cui volto io traggo fattezze e forme a cui dare, come ogni notte, il tuo nome, Maria."
http://cdn2.all-art.org/symbolism/bocklin/161.jpg

Destresya 16-04-2019 07.22.18

Posso quasi vedere Ordifren osservare quel paesaggio dalla finestra, cogliere ogni particolare, ascoltare le sensazioni che qui racchiude, seguire il filo dei pensieri.
Lo vedo mentre la Luna è alta, parlarle e sussurrarle il nome di Maria.
Quella stessa Maria che nella sua stanza lontana non fa che guardare la finestra e sospirare a quella stessa luna il nome dell'amato.
Perché la verità è che i due amanti non sono mai divisi, nemmeno quando sono lontani.
Le loro anime e i loro cuori si cercano da sempre, e ora che si sono trovati niente potrà separarli.
Nulla conta se non il loro amore.
Perchè non esiste forza più grande, folle e travolgente, che li riunisce sempre, che non li ha stare lontani mai.
Finché non giunge l'alba e li trova ancora uniti in quell'abbraccio che anche lontani non si scioglie mai.
Oh milord, che meraviglioso testo avete lasciato per questi due amanti.
Parole così, nell'alba leggera sono quasi magiche...

Altea 16-04-2019 17.16.52

"Quei fiori cerco da sempre, affinchè tu ne indossi uno soltanto e nient'altro, come regina e custode dei miei vizi irriverenti."

Chissà quali fiori vorrebbe Ordifren far indossare alla sua amata, ma uno...uno solo...forse con la sua essenza.
Una nottata strana, dove il Fuoco ardeva, lapilli e fulmini rischiaravano la notte di vampate ardenti.
E in quel frangente i due amanti si amavano lontani..il Fuoco di Ordifren e la purezza dell' acqua di Maria.

Guisgard 06-05-2019 04.15.09

La notte appartiene solo ai sognatori, ai folli ed agli innamorati.
La notte, stanotte, non giudicherà il colore del cuore, ma ascolterà solo i suoi battiti...

“Stanotte mi piacerebbe averti come modella...
Rubarti lo sguardo, il sorriso, il profumo della tua pelle ed il colore dei tuoi capelli.
Vorrei rubarli al mondo e a chi, ogni giorno, può goderli mentre io sono qui, lontano a sognarti.
Catturare la tua anima, la tua felicità, i tuoi gesti e le tue abitudini.
Imprimere tutto sulla mia tela, nella mia scrittura e nei miei giochi.
Vorrei rubare il battito del tuo cuore e con esso scandire ogni istante di quell'eternità che il mio genio, il mio estro ed ogni mio slancio farebbero mia.
La mia arte ed il mio Amore ti lascerebbero giovane e bella per sempre, come sei ora.
Ti dipingerei con il nettare dei fiori più rari e ti descriverei con le parole più magiche, quelle che come formule incantate fanno prodigi e sortilegi.
Vivresti per sempre racchiusa nei riflessi, negli scintillii e nei riverberi fatati delle mille storie in cui tu sola sarai la mia eroina.
Sciogli allora i tuoi veli, spogliati davanti a me e da donna ti renderò musa.
Fallo e non sarai più il malinconico fantasma che attraversa la silenziosa e spettrale landa della mia solitudine.
Fallo e sarai con me, stanotte, dove solo i sogni e le stelle sanno giungere.
Dove l'inchiostro esotico dei mari lontani narra porose ed ingiallite pagine di immagini antiche.
Dove la tela si tinge del tuo respiro.
E dove tutto ciò sarà reso immortale dal mio Amore per te...”
http://mythman.com/pyg_andrekosslickL.jpg

Destresya 06-05-2019 06.14.28

I battiti di un cuore innamorato valgono più di mille e mille altri che non sanno cosa sia l'Amore Vero.
Quello che palpita nel cuore della notte, quello che rende un uomo e una donna fusi in un'unica entità, quello che fa essere uniti, sempre legati, costantemente insieme due cuori anche quando sono lontani.
Come Ordifren e la sua Maria.
Sono lontani, sì... ma solo per chi non conosce i loro cuori.
In realtà loro lontani non lo sono mai, non importa quali valichi, ostacoli, distanze possano separarli, loro sono insieme, sempre insieme.
Non esiste parola più completa per descriverli.
Per descrivere quei due cuori che si cercano nella notte dall'inizio del tempo, che ora si sono trovati e che non si separeranno mai.
Perchè non esiste un ostacolo al loro amore.
Loro sono un tutt'uno, così simili e diversi insieme, così unici nel loro amore che è più di quanto molte persone possano sopportare.
Perchè per un Amore così grande ci vuole un cuore che non ha pari.
Si dice che Ginevra dicesse che Lancillotto aveva un grande petto perchè nessuno aveva un cuore grande come il suo.
Ecco, non esiste altro cuore che possa contenere quell'amore così immenso.
Leggendo questi meravigliosi versi che porta in pegno alla notte il nostro innamorato, mi viene in mente però una cosa.
Tutto quello che vorrebbe rubare e posare sulla tela, tutto quello che supplica di poter avere e custodire gelosamente... beh, lo ha già.
Perchè di Maria ha l'Amore, il battito del cuore, quel corpo che le mostra piano mentre si spoglia davanti a lui, divenendo da donna musa, eroina e regina, così come ha il suo respiro, il suo sguardo sempre luminoso, il suo sorriso.
Ogni cosa di lei gli appartiene.
E ogni cosa lei gli ha affidato affinchè la portasse nel suo mondo, la rendesse immortale, giovane e bella per sempre, perchè le parole con lui la dipingerà saranno immortali pilastri di marmo incantato che niente e nessuno potrà mai scalfire, nemmeno il passare del tempo.
Perchè questa è la grande magia della Scrittura, essere imperitura e immutabile, più di un quadro, una statua, o un monumento, che devono temere il tempo e le calamità.
La scrittura no, quella è e resterà immutabile, immortale ed eterna.
Come l'Amore.
Esclusività, Assolutezza ed Eternità.
Tutti e tre gli attributi dell'Amore Maria donerà ad Ordifren ed Ordifren donerà a Maria.
Perchè non esiste Amore più grande, cuore più innamorato, sguardo più sublime di quello che sprigiona quando sono abbracciati a fissare la brughiera, o il mare, o anche solo un angolo della stanza.
Perchè non hanno bisogno del mondo, il loro mondo se lo portano sempre dietro, perchè è un mondo unico, che esiste solo per loro.
Ed è così immenso da poter contenere il loro amore.
Quel mondo di cui lui la rese regina.
Come quella promessa fatta all'alba di molti anni fa.
Una promessa accompagnata da un fiore.
Maria non sapeva di essere una principessa, perchè nessuno le aveva mai mostrato il suo regno, quel regno era custodito dal mondo di Ordifren.
E rendendola musa ed eroina glielo consegnò in pegno.
Non esiste donna più felice o più innamorata di lei.


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