Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 21-06-2016 04.29.52

“Beh, siete stata fortunata...” disse l'antiquario a Clio “... a trovarla per caso intendo... però un modo c'è per saperne di più... potremmo aprirla... aprire l'elsa e leggere il nome dell'armaiolo... volete?”

Guisgard 21-06-2016 04.31.50

“Non credo sia sposato, madama.” Disse il notaio ad Altea. “Non mi ha mai parlato di eventuali moglie e figli. Abita a Nord, precisamente dove non so. E comunque non è vecchio, anzi. Credo sia nel pieno vigore.” Annuì. “Sono lieto che abbiate acconsentito a concedergli un alloggio qui nella vostra dimora. Gli scriverò subito, affinchè arrivi quanto prima.”

Guisgard 21-06-2016 04.33.16

Nyoko ripose la tela in un posto sicuro e ignoto ad occhi indiscreti.
Filax pian piano si tranquillizzò, sebbene l'inquietudine regnava fosse ancora palpabile in quella stanza.
Poi, ad un tratto, qualcuno bussò con vigore alla porta.
“Sono io...” disse da fuori il capo.

Nyoko 21-06-2016 07.36.48

Qualcuno bussò alla porta e per un attimo mi saltò il cuore in gola:
"Chissà quali cattiverie mi dirà?" mi chiedevo.
"Chi sarà il cliente di 'sta volta?"
Mi avviai alla porta sistemandomi i capelli ed il vestito.

"Prego, accomodatevi" dissi con la voce tremante.

Altea 21-06-2016 08.23.15

Mi alzai perplessa. ."Bene ora vi lascio. Così potrete finire la trattativa..a presto".
Mi congedai e chiesi a Petronilla di preparare la carrozza, dovevo recarmi da madame Tessot a ordinare vestiti e la sartoria disponeva di un salottino privato per le clienti e volevo sentire gli ultimi accadimenti.
Eppure ero perplessa sul dottore Misk..primo come mai quella veloce risposta se posi la mia idea in carrozza e il dottore abitava lontano..a Nord..secondo appunto il notaio non conosceva il luogo dove abitasse e come avrebbe fatto recapitare la risposta e strano visto il notaio stesso curava i suoi affari in queste zone. Terzo era strano per un giovane non trovare allegria in un luogo..e per ultima si parlava di..una fortuna..nella lettera alla fine.
Scacciaii quei sospetti da scrittrice, forse era solo un tipo schivo e riservato.
Indossati un vestito da passeggio nero con sfumature violacee e un corpetto lilla..era l' unico vezzo mi permettevo sotto i vestiti neri..io che amavo gli abiti, pizzi e merletti. Indossai un cappellino ed uscii.

Dacey Starklan 21-06-2016 08.34.56

Ringraziai l'uomo, soddisfatta di quell'acquisto.

Finalmente avevo qualcosa di mio, unicamente mio, qualcosa che non derivava dal passato ma che in un qualche modo me lo ricordava. Come un monito.

<< Un indirizzo?>> replicai dopo quell'istante in cui mi ero distratta, << al momento alloggio all'hotel Savoy ma conto di trovare quanto prima una residenza in città >> spiegai scrivendo velocemente su un bigliettino il numero esatto della mia stanza.

Diedi un acconto sulla cifra intera, che avrei completato una volta ricevuto il quadro.

Era sempre meglio usare quelle piccole accortezze.

Fatto quello uscii dal negozietto.

Lady Gwen 21-06-2016 11.09.47

Continuavo ad accarezzargli i capelli, mentre lo ascoltavo.
Era così anche per me, forse anche di più, vista la mia "natura", e potevo capirlo.
Presi il suo viso fra le mani.
"Theris, c'è qualcosa che devi dirmi?" fissandolo "E poi, dove dovrei nasconderlo?"

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Clio 21-06-2016 16.05.33

Aprire l'elsa.
Si poteva aprire l'elsa?
La cosa mi sembrò subito intrigante e affascinante.
Scoprire il nome dell'artigiano poteva essere un passo verso la mia identità.
Così sorrisi al simpatico negoziante e annui.
"Si, certo.." Sorridendo "Apriamola..".
Chissà quali tesori nasconde, pensai.

Guisgard 21-06-2016 17.02.22

Altea lasciò il suo palazzo in carrozza, per poi tuffarsi nelle strade cittadine animate da un alone giallastro e fresco, con lunghe ombre che velavano gli alti edifici rinascimentali dalle finestre e balconcini incorniciati da fregi Barocchi affacciati su botteghe e negozi.
Il Sole del primo pomeriggio assumeva riflessi quasi perlati sotto un cielo azzurro e terso, screziato appena da alte nuvole di un bianco vivissimo che naufragavano oltre l'orizzonte cittadino e caotico.
La carrozza avanzava con incidere lento per la folla che rigurgitava tra marciapiedi e piazzette, con i tram a cavallo e i gendarmi in sella ai loro destrieri che rallentavano la circolazione.
Poi ad un tratto il traffico aumentò e la circolazione si bloccò del tutto.
“Perdonate, madama...” disse il cocchiere ad Altea aprendo lo sportellino interno “... ma sembra che oggi ci sia più traffico del solito... chissà perchè mai...”

Altea 21-06-2016 17.08.41

Guardavo fuori dal finestrino dalla carrozza...era passato tanto tempo da quando non avevo ammirato il paesaggio artistico e bucolico della città e goduto di quel sole che sembrava ravvivare il mio viso pallido.
Ma la carrozza rallentava e il cocchiere aprì lo sportellino "Non capisco nemmeno io..eppure non vi è alcuna ricorrenza...sentite aspettate in quella piazza, la bottega non è lontana e posso raggiungerla tranquillamente a piedi, cosi capirò pure cosa stia succedendo..non preoccupatevi..non mi succederà nulla" scesi dalla carrozza e lentamente mi addentrai tra quella folla per raggiungere la sartoria, evitavo di guardarmi in giro ma le mie orecchie erano ben tese.


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