Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 07-05-2015 18.52.01

Il Castello di Fougeres - Francia
 
In questo periodo sto ammirando i Castelli della Bretagna, in Francia.
Oggi vi parlerò del Castello di Fougeres...

"Fougères è un sito fortificato dal tempo dei Romani, incrocio fra le strade provenienti da Bayeux a Rennes e da Chartres a Carhaix. Alla fine del 10° secolo fu eretto il castello, un semplice mastio su un rilievo roccioso emergente da una palude circondato da palizzate in legno. Presto divenne una delle principali roccaforti del ducato di Bretagna, sovente assediato, distrutto e ricostruito tra l'11 e il 15° secolo. Oggi si presenta offrendoci un completo panorama dell'architettura militare, dall'epoca basso medievale fino a quella delle artiglierie."

Il lungo perimetro delle sue mura ne fanno uno dei complessi fortificati più vasti d'Europa. Le fortificazioni della città, oggi restaurate, sono complementari al castello, tanto che Fougères è considerata la Carcassone dell'Ovest. Dal 1166, anno della ricostruzione interamente in pietra del castello, per chiunque giunge sulla cresta delle colline della valle du Nançon, il castello appare improvvisamente, recinto potente che sfida il tempo e gli uomini.

Nella quadrata e massiccia tour de la Haye Saint-Hilaire si apre la porta principale, risalente al 12°/13°secolo. Da qui si accede al vasto recinto interno, esteso interamente sulla roccia, lungo 130 metri e circondato da 320 metri di cortine murarie. L'entrata, attraverso una seconda porta, era difesa dalla Tour du Coëtlogon, oggi in rovina, quadrata come la precedente e costruita sulle fortificazioni originarie.

Sulla destra, un cammino di ronda ricavato nello spessore del muro, ci porta alla Tour de Coigny, del 13° secolo ma eretta su una preesistente costruzione. Nel 17° secolo la torre fu trasformata e oggi ha perso gran parte del suo arcigno aspetto guerriero. Proseguendo lungo il camminamento si giunge alla cilindrica Tourelle de Guibé, dalla quale si poteva sorvegliare tutti i bastioni del fronte nord. Tornando indietro, dalla sinistra della Tour du Coëtlogon, saliamo sulla cortina sud attraverso la Tour du Cadran, oggi rasata al livello del parapetto. Possiamo ammirare alcuni resti d'epoca romana e, addossate alla cortina, le rovine della residenza signorile, in particolare la Grande Sala con le sue colonne, di fronte alla quale si erge un bel pozzo rinascimentale di granito.

Arrivati alla Tour du Cadran, la cortina sud prosegue incurvandosi. Già alta, fu rafforzata nella seconda metà del 15° secolo, dopo le distruzioni subite da Fougeres nel 1449, con le due Tour Raoul e Surienne, precedentemente denominate Françoise e Tourasse, con mura di sette metri di spessore per resistere meglio all'artiglieria e ospitare i cannoni che dovevano spazzare i canali. A conferma che la robustezza non esclude la bellezza la pietra usata per gli apparati difensivi a sporgere è veramente splendida e ricca di ornamenti.

Si giunge al cortile interno, sorto attorno al vecchio mastio distrutto nel 1166, del quale restano le fondamenta poligonali: un diametro di oltre 20 metri alla base, pareti di 5 metri di spessore ci suggeriscono qulle che erano le sue dimensioni, decisamente straordinarie anche per l'epoca.

La Tour du Gobelin, leggermente conica, e la Tour Mélusine, cilindrica, rinforzano questa zona del castello. Nel seminterrato di quest'ultima vi sono le prigioni. Dalla piattaforma superiore si abbraccia un vasto panorama sulla città e su tutto il sistema idraulico di difesa del castello. La costruzione della nuova strada per Rennes ha portato alla demolizione di una parte del castello, la 'Poterne', una proiezione triangolare sul fronte posteriore collegata al recinto con ponte levatoio.

tratto dal sito "europamedioevale.it"

http://i61.tinypic.com/5xv8qq.jpg

Taliesin 08-05-2015 10.52.44

Alla mia Bretagna...

"Tra i flussi incontaminati di suoi fiumi precisi e i rivoli salmastri,
come accasciati alla densità del suo paesaggio incontaminato,
respiro il verdeggiante e scomposto crinale che sovrasta il tuo passato,
dove i cesari di roma calpestarono le tue perdute divinità dei boschi,
ed il dio unico rosseggiava di rivoli di sangue la tua eterna conversione,
mentre dall'alto dei merli e degli splati, sospesi sui tetti delle case,
si generava la magnificienza della tua bellezza, mia eterna rimembranza..."

Taliesin, il Bardo

p.s. grazie per quest'ennesima cartolina dal passato milady altea.

Altea 08-05-2015 18.23.12

E grazie a Voi, caro Taliesin per aver impreziosito questo scritto..anzi arricchitto.


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