Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gaynor 23-01-2016 10.13.34

"E sia" risposi a Frate Roberto "ho capito che non mi direte nient'altro... Vi lascio dunque la buona giornata, se avete bisogno conoscete la mia casa..."
Rimontai in sella ad Elinor per raggiungere il palazzo, ma quando vi arrivai ebbi l'impulso di non fermarmi. La mia vita scorreva lenta e monotona, non mancavo di nulla e mi ritenevo fortunata, ma le giornate erano sempre uguali l'una all'altra. Mai un soffio nuovo, un guizzo di passione, solo i miei libri a tenermi compagnia. Il palazzo comprendeva una piccola torre che racchiudeva il mio mondo. Tante scale ed una sola stanza, dove predominava il color lavanda, in cui mi rifugiavo per leggere e sognare ciò che non ero e non sarei mai stata.
L'incontro con i briganti aveva scosso la tranquilla routine della mia vita, ed io desideravo riprovare quella strana emozione di chi vive un'avventura diversa, quel brivido provocato dall'ignoto, l'adrenalina dovuta alla paura, il cuore che batte forte...
Decisi così di deviare per il bosco, che di giorno sembrava del tutto innocuo. Non sapevo nemmeno io cosa sperassi di trovare e certamente il buonsenso trovava quell'idea malsana, ma c'era qualcosa che mi spingeva a farlo e decisi che quel qualcosa andava assecondato.

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Altea 23-01-2016 15.26.01

Sembrava un po' svagato ..insisteva su quella prostituta come fosse il suo ultimo ricordo...comunque si presentò e feci un leggero inchino " Siete un nobile Milord..i miei omaggi, il mio nome è Altea e si..vivo sola qui...da due giorni, comunque non preoccupatevi..Non mettete a repentaglio il mio onore, io..non sono accompagnata a nessuno...Fiorenza niente meno".
Improvvisamente quelle ultime mie parole mi fecero ammutolire..io l' Amore Vero lo avevo giurato solo a un uomo, lo avrei aspettato ovunque lui fosse a costo di rimanere sola per tutta la vita.

Stendevo i panni, sentivo il suo sguardo dietro me e sorrisi voltandomi ad osservarlo.
"Non dovresti fissarmi così..mia mamma ti manderebbe via coi suoi modi bruschi, lo sai" ridendo.
"Lascia stare tutto e andiamo alla chiesetta Altea" lui prendendo la mia mano.
La mano sospesa per poi prendere la sua, scappammo e in breve ci trovammo alla chiesetta, mi stesi sull' erba mentre lui giocava con un filo d' erba guardandomi.
"Sai.." dissi fissandolo "dicono che la chiesetta di San Michele sia fatta a somiglianza della Chiesa di Santa Maria a Fiorenza, chissà perché.." .


Mi destai da quel ricordo e osservai ser Alvaro.."Va bene, io non dico nulla di me e voi è giusto manteniate i vostri segreti, mi potete aiutare a sistemare la casa? Poi se volete sostare qui, posso portarvi in taverna dove lavoro o se volete posso chiedere a frate Roberto di ospitarvi..o forse siete solo di passaggio. Non dovete dire dove abito a nessuno, e vi do un consiglio..non nominate mai i Taddei, Capomazda e ciò che li riguarda o il barone vi getta nella forca. Avanti, venite con me e se volete potete raccontarmi di Voi" e gli feci cenno di seguirmi salendo le scale.

Guisgard 23-01-2016 16.39.53

"Bene, allora vedi di non farci perdere tempo..." disse con disprezzo uno dei militari a Gwen "... ci devi dieci Fiorini. Subito."

Guisgard 23-01-2016 16.45.12

Dacey lasciò la sua Chandra libera di bruciare la fresca erba della campagna, mentre il barone si lanciò al galoppo con il suo cavallo lungo i pendii che annunciavano il margine della vallata.
Per un attimo Dacey restò da sola, col barone distante da lei.
Forse avrebbe potuto anche tentare la fuga, scappare da quella prigione dorata, ma qualcosa le sconsiglio' di coltivare ancora tale audace proposito.
Infatti poco distanti da lei stavano due balestrieri del barone a guardia della campagna.
Un passo falso e la principessa sarebbe stata trafitta mortalmente.

Guisgard 23-01-2016 17.02.39

A quelle parole di Clio, subito le sue due amiche si alzarono ed annuirono con docili sorrisi.
"Voi non andrete da nessuna parte invece." Disse con tono risoluto uno dei tre soldati.
"Suvvia..." fece Estea "... dei buoni soldati come voi avranno di certo di meglio da fare che badare a tre innocue ragazze."
"Al diavolo!" Esclamò il militare. "Prima provocate e poi vi tirate indietro? Ora verrete con noi nel bosco, sgualdrine!"

Guisgard 23-01-2016 17.10.31

"In verità" disse Alvaro ad Altea "io non ho mai udito i nomi di cui dite, milady. Chi sono dunque questi Taddei e icche' non si può favellar di loro in codesto loco?" Seguendola.

Clio 23-01-2016 17.10.45

Sorrisi appena a quelle parole dei soldati.
"Provocato?" Con aria innocente "Abbiamo solo fatto conversazione..." Alzando le spalle.
"Lasciate perdere, è meglio per voi.." Con lo sguardo deciso per un momento, per poi tornare a sorridere.
"Buona giornata signori..." Spostando lo sguardo sulle due ragazze.
"Dem!" Con tono deciso alle ragazze.

Dacey Starklan 23-01-2016 17.12.34

Lasciai le redini sciolte, rilassandomi finalmente all'aria aperta. Cercavo di non pensare alla prigionia, ero inutile scappare visti i balestrieri che non si sarebbero fatti alcuna remora a colpirmi.

Decisi invece di smontare per passeggiare un po' accanto alla cavalla, mentre il barone era lontano

Guisgard 23-01-2016 17.23.56

Dopo un bel po' di cammino, Gaynor in sella alla fedele cavalla giunse in una piccola radura del bosco, in mezzo alla quale una secolare quercia dalle grosse dimensioni estendeva in ogni direzione i suoi rami nodosi.
Allora la nobile dama udì un melodico gorgoglio che lento e costante sembrava abbracciare lieve la fredda atmosfera di quel luogo.
Si accorse così che poco distante scorreva un tenero e trasparente rio che finiva dopo una bassa cascatella in un piccolo stagno.
Le acque di quello specchio d'acqua erano di un verde leggero, rese così dai raggi del Sole sulle foglie della vegetazione circostante.
E la dama nel vedere lo stagno scorse una figura che proprio in quel momento usciva dalle increspature dell'acqua.
Era un uomo intento a lavarsi che canticchiava mentre l'acqua scorreva sul suo corpo robusto e vigoroso.
Completamente nudo e chinato su un basso sasso levigato che spuntava nel cuore dello stagno, l'uomo strofinava e sciacquava ogni parte del suo corpo, certo che nessuno sguardo indiscreto potesse giungere a spiarlo.

Lady Gwen 23-01-2016 17.34.04

Dieci Fiorini.
Era l'esatto incasso di quel giorno.
A malincuore mi avvicinai alla cassa sul bancone, su cui poi tintinnarono le monete.
Prima di metterle sul bancone, però, mi tolsi un piccolo sfizio: le incantai mentre le prendevo in mano, così che per un attimo, toccandole, sembrassero incandescenti, ma era un incanto che durava pochi istanti, non lasciava tracce, ma soprattutto non veniva notato nel momento in cui veniva lanciato, era un incantesimo non verbale, quindi non si erano accorti di nulla.


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