Camelot, la patria della cavalleria

Le prime volte di Bedivere.
Coppia: Bedivere/Kai
le avvertenze direi che sono ovvie.

Le prime volte

I.

La prima volta che Bedivere vede Kai è a Badon. Bedivere sa dell'esistenza di Kai, sa che da qualche parte (probabilmente Camelot) esiste questo fratellastro del re, aspro, dalla lingua tagliente e relegato a fare il siniscalco più che il cavaliere.
Ma prima di Badon, Bedivere non l'aveva mai visto. Aveva sentito delle storie da Lancillotto, che per Kai prova un astio profondo, e da Gawain, che non dice mai una parola negativa su nessuno.
Artù non parlava mai di Kai perché quando lo nominava lui tutti, irrimediabilmente, si ricordavano di quella volta che Kai volle arrogarsi il diritto di portare Excalibur, la spada magica.
La prima volta che Bedivere vede Kai, tutto ciò che ha sentito su di lui scompare.
Kai è alto, molto alto, slanciato, ha un'aria un po' goffa come di qualcuno che non è abituato al proprio corpo. Ha le labbra sottili, il volto pieno di lentiggini che continuano anche nel colletto della tunica e dell'armatura. Gli occhi sono verde scuro e scrutano e vedono tutto.
I capelli rossi come il fuoco.
La prima volta che Bedivere vede Kai, si innamora di lui.

II.

La prima volta che Bedivere parla con Kai, ne rimane scottato.
Kai parla velocemente, ha una risposta per tutto e sembra cogliere doppi sensi e arroganti sfide dove non ve ne è traccia. Si infervora per un commento negativo e Bedivere osserva affascinato il modo in cui il siniscalco ribatte aspramente a Lancillotto.
"Vi siete deciso a unirvi a noi, vedo."
"Al contrario vostro io eseguo gli ordini del mio signore, sir Anima-libera-dalla-Francia."
"Sembra che siate bravo solo a questo, allora, eseguire ordini," continua Lancillotto e Bedivere sente un'ondata di desiderio sommergerlo e si immagina cose e lati di Kai che probabilmente non dovrebbe nemmeno pensare.
"Sono sicuro che sir Kai abbia dei doveri importanti a Camelot," interviene Bedivere.
Kai lo fulmina, in ogni senso possibile. "E sono sicuro che voi abbiate qualcosa di utile da fare per far andare avanti questa dannata guerra piuttosto che stare a guardare cosa fanno i soldati, sir sconosciuto."

III.

La prima volta che Bedivere tocca Kai è qualche mese dopo.
Sono tornati a Camelot e Artù ha nominato Bedivere il capo delle guardie, nonostante la gelosia di Kai e Lancillotto.
I corridoi sono deserti e Bedivere non si aspetta di vedere il giovane siniscalco su uno dei divanetti della servitù, a leggere un enorme tomo.
E la cosa lo tenta, Bedivere non può resistere. Lo raggiunge e Kai lo ignora, probabilmente incurante del fatto che l'altro uomo non è chiunque ma sir Bedivere.
E' con un sospiro, per darsi coraggio, che Bedivere appoggia una mano sulla spalla del siniscalco.
"Cosa state leggendo?"
Kai alza lo sguardo di fuoco e Bedivere attende, sperando di non aver distrutto tutto, per sempre.
"Ed io pensavo che non sapeste nemmeno leggere."
"Sicuramente non bene come voi."
"Sicuramente," sorride Kai e torna a leggere il proprio libro.

IV.

La prima volta che Bedivere bacia Kai è nella fortezza del crudele Gwrnach. Perché Kai è lì, con il sangue che scende dalla fronte, dopo la battaglia, appoggiato al muro.
Sta pulendo la propria spada ma il sangue continua a gocciolare sopra di essa e Bedivere non riesce a trattenersi. Prende le spalle del cavaliere e lo volta verso di lui, incurante della spada che cade a terra.
Kai lo osserva confuso, inizialmente spaventato che lui possa essere un nemico sfuggito alla morte, ma poi gli sorride e Bedivere lo bacia.
L'altro si irrigidisce e Bedivere si stacca da lui, guardando per terra, e toccandosi il volto sporco del sangue del siniscalco.
Kai, con il suo modo goffo di fare le cose così opposto all'eleganza della sua mente, alza una mano e la appoggia al viso di Bedivere, accarezzandolo leggermente.