Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 11-01-2012 20.34.13

I due monaci si scambiarono un rapido sguardo.
“Potrebbe essere un segno l’aver incontrato questo giovane…” mormorò Jovinus, indicando Cavaliere25 “… e sia! Sia fatta la Volontà del Signore! Andiamo ad imbarcarci!”
“Dio sia lodato!” Esclamò Plautus.
I tre raggiunsero il Carrozzone ed acquistarono tre biglietti di colore bianchissimo.
Un attimo dopo erano già a bordo.

Guisgard 11-01-2012 20.37.05

Altea, decisa, acquistò due biglietti, uno per sé e l’altro per il suo maestro, di un vivissimo arancione.
“Siete davvero incorreggibile!” Disse il maestro salendo a bordo con lei. “Sapete?” Ridendo. “Di questo passo faticherete a trovare marito! Gli uomini non amano troppo le donne decise e audaci come voi!” Scoppiò a ridere. “E sia… vi devo un Taddeo!” Poi sbiancò. “Un momento, i miei libri!” Non viaggio mai senza uno dei miei libri dietro!” Fece come a voler tornare indietro, ma ormai le porte erano state chiuse e l’ancora issata su.
“Spiacente, signore.” Fermandolo il marinaio. “Ma il Carrozzone è pronto a partire.”
“Ma, i miei libri?”
“Signori, vi prego di salire sul ponte…” sorridendo il marinaio “… il favoloso Goz darà a tutti i passeggeri il benvenuto a bordo.”

cavaliere25 11-01-2012 20.37.34

Eccoci dissi siamo pronti a partire anche noi rivolgendomi hai due monaci poi guardandomi intorno dissi ma che compito avrei nella vostra nuova chiesa ? io sono solo un boscaiolo e vi posso solo procurare legna però imparo in fretta se qualcuno mi insegna un lavoro e continuai a guardarmi in torno ero curioso felice non sapevo neanche io cosa ero in quel momento

Guisgard 11-01-2012 20.40.29

Elisabeth e Daniel non ebbero neanche il tempo di parlarsi, che subito un marinaio li raggiunse.
“Signori, vi prego di seguirmi sul ponte.” Disse. “Stiamo partendo e il grande Goz darà lì il benvenuto a tutti i passeggeri."

Altea 11-01-2012 20.45.09

Con gioia salimmo nel Carrozzone, alle parole del maestro scoppiai quasi in una risata "ma io, milord, non cerco un marito in questo viaggio..dite sono troppo audace?". Poi il maestro si ricordò dei suoi libri, cercò di uscire ma ormai quel portellone era chiuso, la nostra avventura avrebbe avuto inizio...positiva o negativa? fissavo quel bel biglietto aranciato, del colore del bel sole d'Oriente. "Mio maestro, penso avremmo cosi tante cose da scoprire e vedere in questa avventura che i libri non serviranno, e poi voi portate la conoscenza dentro di voi" risposi sorridendo e cercando di rassicurarlo. Presi la sua mano e lo portai sul ponte della nave dove tale Goz doveva darci il benvenuto

elisabeth 11-01-2012 20.48.44

Guardai il giovane prima di seguire il marinaio sul ponte.....avremmo avuto tutto il tempo per conoscerci.......raggiungemmo il ponte della nave...dove vidi tutte le persone che erano salite a bordo......l'aria fresca mi tolose l'oppressione che avevo al petto.....e mi appoggiai al parapetto........mi strisi nel mantello......e aspettai....che questo Goz facesse la sua apparizione...........ma la mente andava alla donna.......quel Carrozzone....non doveva essere poi cosi' luogo di meraviglie.......per un Taddeo.......cosa ci avrebbero offerto per un taddeo......

Guisgard 11-01-2012 20.57.02

“Non posso aiutarti circa quei tuoi sogni…” mormorò il vecchio cavaliere prendendo sottobraccio Talia “… tu hai una sensibilità che io non posseggo… io ho gli occhi ed il cuore di un guerriero… tu quelli più grandi e luminosi di una sibilla, di una pizia… tutto è dentro di te… tra le tue sensazioni ed i tuoi stati d’animo... sono quelli che ti fanno percepire questi messaggi… la verità ha infiniti volti e si mostra spesso in modi indefiniti ed enigmatici… le tue visioni hanno un significato… sta a te comprenderlo, ragazza mia…”
I due si avviarono verso il casale.
“Si, ho visto il Cervo Bianco…” riprese il vecchio maestro “… la vita è spesso scandita da segni… e quell’animale ricorre continuamente nella mia vita… vedremo se i tuoi fratelli riusciranno a prenderlo.” Fissò Talia e scoppiò a ridere. “Quei fiori ti somigliano, sai?” Guardando la collana al collo di Talia. “Sono freschi, puri, semplici… ma anche molto forti… e tu dovrai esserlo, ragazza mia… dovrai essere forte, perché il cammino non sarà facile…”
Raggiunsero così il giardino davanti al casale e mangiarono un pò della frutta che cresceva lì.
“Presto i tuoi fratelli ritorneranno…” disse il vecchio cavaliere “… forse in trionfo, o, molto più probabilmente, con la coda fra le gambe…” accennò un sorriso “… forse solo due dei tuoi fratelli sono in grado di catturare il Cervo Bianco… ma forse solo uno di loro due era destinato a vederlo…” un velo d’inquietudine attraversò il suo sguardo “… attendi qui il ritorno dei nostri aspiranti cavalieri…” alzandosi lui “… io mi recherò nella Cappella per pregare…” baciò Talia sulla fronte e si diresse verso la Cappella del casale, lasciando la giovane in balia del vento e delle sue inquietudini.
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Daniel 11-01-2012 22.02.06

Un uomo ci portò sul ponte ma chi era quella donna? Mi avvicinai a Elisabeth che si trovav sul ponte..
<<Salve Milady.. Io sono Daniel apprendista Mago dominatore dei quattro elementi..>> Sorrisi e poi le dissi ridiventando serio..
<<Quella donna.. Mi sembra di averla già vista.. La sua Aura era malagità allo stato puro.. La sua anima si nutre di morte e sofferenza.. Non ricordo di dove l'ho vista.. Ricordo solo di essere scappato da lei..>> Rimasi per qualche istante in silenzio e poi dissi
<<Ma scusate non vi faccio parare voi siete?>> dissi sorridendo

Guisgard 12-01-2012 01.21.36

Tutti i passeggeri si ritrovarono così sul ponte.
Altea ed il suo maestro, Cavaliere25 con i due monaci e poi Gaynor, Elisabeth con Daniel che le stava rivolgendo qualche domanda proprio in quel momento.
Ma nuovamente si udì il suono della campanella e il tempo sembrò come fermarsi.
I due ragazzi, che avevano annunciato nella piazza di Camelot l’arrivo del fiabesco Carrozzone, apparvero ai presenti.
Erano abbigliati alla moda dei marinai del Sud e anche nelle loro espressioni si poteva riconoscere quell’innata audacia, ma qualcuno la definirebbe furbizia, che caratterizza coloro che vivono sulle sponde del Mediterraneo.
“Signori e signore…” cominciò a dire uno dei due “… tutto è pronto… che il viaggio abbia inizio!”
Uno squillo di tromba e il Carrozzone, come per magia, cominciò a muoversi, seguendo la calda e tranquilla corrente del fiume Calars.
Il viaggio era finalmente cominciato.
Camelot, pian piano, si allontanò sempre più, fino a scomparire definitivamente appena quell’imbarcazione di fascino, mistero e sogno voltò l’ansa del fiume.
Poi, senza alcun preavviso, la porta che conduceva nella stiva si aprì e nell’aria si udì qualcuno canticchiare.
Un attimo dopo si mostrò un uomo di robusta corporatura, dai modi spicci e poco raffinati, che avanzava con un’andatura dinoccolata.
Un grosso mantello avvolgeva il suo corpo ed un ampio cappello impediva ai presenti di poterne vedere bene il volto.
L’uomo estrasse da una tasca un Taddeo e lo lanciò in aria, per poi riprenderlo al volo.
“Testa o Croce?” Chiese a uno dei marinai sul ponte.
“Testa, signore.”
“Sbagliato, ragazzo!” Disse l’uomo al marinaio, mostrando la faccia della moneta sulla sua mano. “Croce! Vuol dire dobbiamo aver timor di Dio! E’ un monito!” Fissò poi i passeggeri. “Questo è un Taddeo, amici… una semplice moneta… per legge non può essere rifiutata, perché reca il volto del re su una delle sue facce, mentre la Croce è impressa sull’altra… questo è il prezzo che vi è stato chiesto per raggiungere ciò che nessun altro, prima di voi, ha mai visto… un Taddeo… cosa vi è di più effimero? Reca il volto del Magnanimo, ma domani potrebbe raffigurare uno dei suoi figli, forse il Cerimonioso o il Temerario. O forse i duchi si ribelleranno per rivendicare la separazione delle due corone e allora altre monete saranno coniate, con altri volti di re… eppure, nulla potrà mai invalidare il vostro biglietto… conservatelo dunque con cura, amici ed amiche…” si voltò verso il fiume “… non sappiamo cose troveremo laggiù… forse ognuno di noi ci vedrà qualcosa di diverso, o qualcun altro non vedrà nulla… perché si è deciso di risalire questo fiume millenario? Forse perché da piccolo, nelle afose giornate d’Estate, sul suo orizzonte mi apparivano miraggi di civiltà perdute… o forse perché una volta mio nonno pescò, proprio in questo fiume, un pesce che poi lo implorò di rimetterlo in acqua con la promessa di mostrargli un giorno un mondo da favola… o, chissà, perché spero che queste calde acque siano in grado di guarire da ogni male… o solo perché sono stanco del mondo che si trova da quest’altra parte del fiume…” restò poi in silenzio per diversi istanti.
“Non lo so perché proprio questo fiume…” riprese “… so solo che con un semplice Taddeo voglio acquistare il mio sogno più grande… un sogno che ho cercato ovunque… e ora mi resta ignota solo la terra da cui il Calars nasce…” fissò nuovamente i passeggeri “… un amico una volta mi disse che la felicità va conquistata, no attesa… e noi stiamo andando a cercarla, amici miei… e ci costerà, forse, solo un Taddeo.” Lanciò nuovamente in aria la moneta, per poi riprenderla al volo.
E di nuovo uscì la faccia del Taddeo con impressa la Croce.
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Parsifal25 12-01-2012 01.57.57

Sembrava che il mio padre adottivo si fosse incarnato in questo nuovo corpo....non conoscevo il nome di quel cavaliere ma suppongo che le sue gesta erano sicuramente avrebbero varcato i confini.
"Nobile cavaliere, la ringrazio per le parole che mi donate...ne farò tesoro." Mentre continuavo ad allenarmi con la spada, assimilando gli insegnamenti del Cavalier de' Punici porsi una domanda
"Perdonate il mio fare rozzo, dove siete diretto?"


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