Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gaynor 09-01-2012 22.57.57

Gaynor prese il biglietto dalle mani del ragazzo. La curiosità la stava divorando, per cui senza ulteriore indugio salì a bordo del Carrozzone. Andiamo ragazza, un'avventura imprevista ti aspetta!

Daniel 09-01-2012 23.14.54

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 42441)
Daniel era preso dal clamore generale, quando si trovò davanti una bellissima donna.
“Un apprendista mago dunque…” mormorò fissandolo con uno sguardo enigmatico “… in verità mi sembri più un fenomeno da baraccone… sentiamo, cosa fai? Leggi la mano? Amore, denaro e fortuna? O prevedi anche altro agli allocchi che vengono da te?”
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Feci un profondo inchino alla donna e le dissi:
<<Milady non c'è bisogno di leggerle la mano, lei sicuramente con la sua eterea bellezza avrà Amore e fortuna..>> La guardai quasi con sguardo sprezzante e le chiesi
<<..E visto che siete una così bella donna sareste anche così intelligente da saper dirmi dove porta quella nave?>> e indicando Il Carrozzone di Goz attesi la sua risposta..

Guisgard 10-01-2012 00.14.02

Il vecchio marinaio condusse Elisabeth nella stiva del Carrozzone, fino a raggiungere le caldaie.
“Questo è il cuore del nostro Carrozzone, milady!” Spiegò il vecchio. “Questa fornace è sempre accesa e consente all’imbarcazione di galleggiare e muoversi in ogni tipo d’acqua, sia dolce che salata.” Sorrise. “Guardate da questa parte poi…” indicando un grosso semiemisfero incastonato su un treppiedi. “Fissate con attenzione… questo è il nostro timone e la nostra mappa. Su di esso sono indicate tutte le costellazioni conosciute e tutte le terre comprese tra il Mar del Nord e le Colonne d’Ercole. Basta regolare costellazioni e rotta ed il gioco è fatto. Così siamo in grado di raggiungere qualsiasi meta, milady.”
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Guisgard 10-01-2012 00.35.06

“Scrivere è come vivere, respirare.” Disse il maestro ad Altea. “E nessuno può impedirci di vivere e respirare.” Si affacciò da una delle finestre, attirato dall’agitazione che dominava per le strade. “Quel Carrozzone sembra aver portato entusiasmo in città…” sorridendo il maestro “… e, se capisco ancora qualcosa osservando gli occhi di una ragazza, sento che voi ne siete attratta… allo stesso modo di tutti gli altri cittadini di Camelot… sbaglio, Altea? Non siete anche voi affascinata dalle promesse di felicità di quel Carrozzone? Un grande filosofo, Pietro Abelardo, ripeteva spesso che un uomo, per essere felice, deve sempre seguire il primo impulso… e il primo impulso viene sempre dal cuore. Cosa vi dice il cuore? Di seguire quel Carrozzone?”

Guisgard 10-01-2012 01.03.30

Gaynor salì a bordo del Carrozzone.
Attraversò il lungo corridoio, che presentava le stanze tutte chiuse, per poi ritrovarsi sul ponte dell’imbarcazione.
Un freddo vento soffiava sul canale, rendendo l’aria asciutta e profumata, così da mostrare tutto lo splendore di Camelot e della sua campagna.
Ad un tratto la ragazza sentì qualcuno cantare: era un marinaio.
“Salute a voi, bella signora!” Smettendo di cantare e togliendosi il berretto quello. “Salutate la vostra città? Non temete, non rimpiangerete Camelot… il nostro signore, il magnifico Goz, vi condurrà in qualche luogo da favola, sconosciuto ai più! E, probabilmente, vi cambierà la vita!”

Guisgard 10-01-2012 01.56.07

La misteriosa e bellissima donna fissò Daniel.
“Gli uomini” voltandosi verso la strada e guardando con disprezzo la gente che si avviava verso il canale “credono sempre che alla fine di ogni viaggio vi sia come meta ciò che più desiderano… patetiche debolezze di animi infelici e repressi…” tornando a fissare Daniel “… tu sei un piccolo ed insignificante illusionista… e l’uomo che si fa chiamare Goz non è poi tanto diverso da te…” accennando un lieve ed enigmatico sorriso “… anch’egli infatti è un venditore di illusioni… e lui stesso è vittima di quelle sue utopie, questo è il suo dramma…”

Guisgard 10-01-2012 02.06.56

Il monaco di nome Jovinus fissò sorridendo Cavaliere25.
“Un boscaiolo?” Disse voltandosi verso l’altro monaco che era con lui. “Sentito, Plautus? Questo si che è un segno di buon auspicio!”
L’altro monaco annuì.
“Mio buon amico, allora è il Cielo che vi manda.” Fece Jovinus rivolgendosi nuovamente a Cavaliere25. “Cercate un lavoro, dunque? Ottimo. Noi invece cerchiamo mastri costruttori e artigiani vari per la nostra chiesa. E voi ci sarete utilissimo. Siete pronto a venire con noi? Le terre del Nord hanno bisogno di pastori e ovili per i loro greggi dispersi.”
“Jovinus…” prendendo la parola Plautus “… qui c’è gran folla… meglio trovare un luogo più sicuro per la nostra Reliquia…” indicando lo scrigno che Jovinus aveva con sé.

Altea 10-01-2012 08.32.55

Il maestro si affacciò alla finestra e io mi avvicinai, vidi il fermento, la gioia delle persone nello sperare in qualcosa di migliore "Si, milord, ne sono attratta ma allo stesso tempo tal cosa mi inquieta." Lo fissai "Milord, voi che mi consigliate? Andiamo a vedere cosa potrebbe succedere in questa barca...delle meraviglie? Volete seguirmi in questo viaggio?...d'altronde la conoscenza è anche testare personalmente ciò che si legge nei libri".

cavaliere25 10-01-2012 10.53.28

Certamente dissi guardando il monaco Jovinus sarò ben felice di aiutarvi con la vostra chiesa che ne dite se andiamo a rifocillarci lo stomaco? domandai e aspettai una loro risposta

Lady Gaynor 10-01-2012 11.14.59

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 42458)
Gaynor salì a bordo del Carrozzone.
Attraversò il lungo corridoio, che presentava le stanze tutte chiuse, per poi ritrovarsi sul ponte dell’imbarcazione.
Un freddo vento soffiava sul canale, rendendo l’aria asciutta e profumata, così da mostrare tutto lo splendore di Camelot e della sua campagna.
Ad un tratto la ragazza sentì qualcuno cantare: era un marinaio.
“Salute a voi, bella signora!” Smettendo di cantare e togliendosi il berretto quello. “Salutate la vostra città? Non temete, non rimpiangerete Camelot… il nostro signore, il magnifico Goz, vi condurrà in qualche luogo da favola, sconosciuto ai più! E, probabilmente, vi cambierà la vita!”

"Salutare la mia città? Dio mio, ma quanto staremo via?" Gaynor realizzò tutto ad un tratto che si era imbarcata senza pensare ad avvertire nessuno. A corte ad una certa ora saranno in pensiero non vedendomi tornare, sapendo che ero semplicemente andata a comprare una stoffa... A questo pensiero, Gaynor tornò indietro per il lungo corridoio e si trovò di nuovo nel punto in cui era salita. Si guardòallora intorno in cerca di qualcuno che potesse portare un messaggio a corte. Trovò un paggio che stava proprio ammirando la strana imbarcazione, lo chiamò e gli disse: "Ehi tu! Quando torni a corte di' che Gaynor si è imbarcata sul Carrozzone in cerca di una nuova e meravigliosa avventura! Di' loro che non si preoccupassero..."


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