Altea entrò nella sua camera che le sembrò sicuramente accogliente e di certo molto per una semplice cameriera.
Di certo era stato generoso il padrone di casa. Un piccolo balconicino dava sul mare sottostante e su parte del cortile interno. Qui lei notò qualcuno. Un uomo seduto su una panca ed intento a dipingere l'orizzonte. |
Aggrottai la fronte.
"Nausea?" dissi confusa. "Ero in un'altra cabina, perché sono qui? Mi ha portato lei?" alzandomi a sedere e portando subito la mano sul calcio freddo della pistola sotto la maglietta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Vidi delle vetrate aperte, le tende si muovevano con la brezza del mare e stupefatta vidi un terrazzino meraviglioso.
Il mio viso si illuminò, il sole entrava radioso e potevo vedere la distesa infinita del mare. Poi lo sguardo si pose su un uomo, stava dipingendo...fatto normale visto la vista mozzafiato..ma la cosa mi incuriosiva e cercai di osservare la figura, i suoi tratti...forse era lui il padrone di tutto questo, magari era un artista, un pittore. |
Gwen cercò la pistola e si accorse che era al suo posto.
Possibile che nessuno si era accorto dell'arma? "L'ho portata nella mia cabina." Disse l'uomo. "Qui è più pulito e si sentono meno i versi degli animali. Permetta mi presenti... sono il professor Mizzar." Porgendole la mano. |
Ringraziai l’uomo, congedandolo.
Volevo godermi la mia stanza. Era decisamente grande, persino più grande della mia, sistemata in un bellissimo attico in città. Vidi subito l’idromassaggio e accesi l’acqua, decisa a godermi un bel bagno rilassante. Uscii sul balcone, per godere la meravigliosa vista, approfittando anche per aggiornare il regista e proprietario della villa del mio arrivo. |
Altea guardò quell'uomo nel cortile che dipingeva il mare.
Era di spalle e non poteva vederne il volto. Era bruno, con i capelli appena lunghi. |
La pistola era al suo posto, era strano che nessuno l'avesse notata, ma era meglio così.
L'uomo che avevo di fronte, tuttavia, non sembrava avere intenzioni negative. Beh, meglio per lui. Disse di chiamarsi Mizzar. "Gwen, piacere di conoscerla" stringendogli la mano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Dacey uscì sulla terrazza, godendosi la meravigliosa vista.
Quel luogo era sospeso tra mare e terra, dove l'acqua appariva limpida ed il litorale si frastagliava di leggere alture su cui pendevano costruzioni di ogni tipo, fra case e strutture turistiche. L'orizzonte pareva perdersi nella sfocata foschia in lontananza, come se fosse l'orlo di pagine di infiniti romanzi di amori ed avventure. Nel giardino vi erano alcuni pappagalli dal pumaggio vivace e delizioso, quasi fossero lì per un vezzo del proprietario per abbellire la villa. |
"Le farà bene restare a letto ancora un pò." Disse Mizzar a Gwen. "Camminare su questa nave non è il massimo. Per chi non è abituato può essere sgradevole. Vuole bere qualcosa? Tè o succo di frutta?"
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Bere.
Bere qualcosa. Una sensazione improvvisa come promemoria. "Io devo prendere..." mi schiarii la voce "Devo prendere un farmaco, è nella valigia, in cabina. Può accompagnarmi?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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