Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 01-09-2021 16.49.02

La lega della Felce Nera
 
LA LEGA DELLA FELCE NERA


“Ecco, il malvagio concepisce ingiustizia,
è gravido di cattiveria, partorisce menzogna.”

(Salmo 7)

<<Felce di luoghi silenti e sogni intorpiditi,
fiore del mistero e dell'oblio di un castello semichiuso, le cui torri si perdono nelle nuvole che passano, arrossando l'ultimo crepuscolo d'Estate.>>
(Chretien de Loff, “Il fiore del mistero”.)





Nella felice e amena Afragolignone, dove ad Ovest scorreva placido il corso del Lagno e ad Est si estendeva la selvaggia e misteriosa brughiera, sorgeva improvviso e fantastico il bosco di Suession.
Querce frondose, robusti olmi ed alti noci si inerpicavano verso l'alto, con i loro lunghi ed intricati rami che in danze immaginarie tendevano al cielo come perdute divinità ammutolite dall'unica Fede. Antiche rovine, di un'epoca remota e dimenticata, giacevano silenti fra dossi ammantati di bacche ed agrifogli, tutt'uno con quel paesaggio vasto e tortuoso, dove miti e leggende riposano mai dome fra i crepuscoli dormienti.
Oltre queste felici selve sorgeva l'antica città di Suession, un tempo conosciuta come Akeru, avvolta da un'atmosfera sognante e nebulosa. Alcuni raccontavano che tale luogo fosse stato stregato da una potente strega appena dopo la sua fondazione, altri invece giuravano che un alchimista l'avesse maledetta con i suoi innaturali e sacrileghi esperimenti. Al di là di ciò a molti pareva che questo luogo fosse ancora sotto l'influsso di una qualche magia, capace di tenere sotto scacco le menti della povera e brava gente di queste contrade. Essi infatti credono ad ogni sorta di tradizione o diceria, molti dei quali sarebbero pronti persino a giurare di aver visto oscure ed indicibili visioni, o di aver udito ogni sorta di voci ed ogni genere di musica nell'aria. Tutto dunque in queste terre abbonda di storie fantastiche o racconti crepuscolari.
E proprio su un verde e stretto sentiero che tagliava il sottobosco, due goffe figure avanzavano sotto il primo Sole di Settembre.
Una appariva come i villani del posto, grossa e tozza, vestita di pelli, stretti calzoni e calzari stretti da lacci fino al polpaccio.
L'altra invece era simile ai mendicanti non rari in questi luoghi, con indosso un lungo e logoro mantello, dai piedi scalzi e un buffo cappello sul capo.
Discutevano di una strana faccenda, udita nella locanda da poco lasciata, in cui due lestofanti destinati alla forca erano scappati senza che nessuno ne comprendesse il modo.
Come poi spesso accade in tali situazioni, dove manca la conoscenza dei fatti ecco che sovente giunge il folclore, l'impensabile e la stupidità.
Così almeno affermava il grosso villano, ammonendo il mendicante di non indugiare oltre nel considerare tali voci, essendo quelli in cui vivevano tempi difficili, dove ogni parola è pesata dalle autorità.
Il mendicante, di contro, ribadiva che quelle erano le parole udite nella locanda e che di certo coloro che le avevano professate non erano sembrati folli o sciocchi.
“Pare invero” disse il mendicante “che i due lestofanti non fossero soli la scorsa notte alla gogna. A giurare ciò sono stati addirittura alcuni soldati di sua eccellenza lo sceriffo di Suession. Mi pare perciò di non poter negare ciò che affermano invece con forza uomini d'armi, non certo avvezzi a temere uomini o spettri.”
“E cosa avrebbero visto quei soldati vicino alla gogna?” Chiese poco convinto il villano.
“Pare un grosso lupo, dalle fauci spalancate, gli occhi come tizzoni ardenti ed un pelo fulvo e crespo. Invero solo Cerbero, il cane degli inferi, potrebbe apparire così a noi mortali.” Facendosi il Segno della Croce. “Fatto sta che dopo l'ululato di quella spaventosa belva, i due lestofanti erano spariti, con la gogna senza più alcuna testa bloccata fra le sue assi.”
“Mi pare chiaro che un loro complice” ipotizzò il villano “abbia usato il suo fedele cane per spaventare i soldati e liberare così i due compari.”
“Dici?” Fissandolo il mendicante. “Eppure nessuno ha visto alcuno avvicinarsi alla gogna, inoltre il cane pare sia scomparso nel nulla, come i due marrani che erano in attesa del patibolo.”
“La gente nelle locande beve troppo e parla anche di più.” Osservò il villano. “Un vinello leggero e una donna facile rendono una serata al tavolo parecchio fantasiosa.”
In quel momento i due sentirono dei cavalli avvicinarsi.
Videro allora un nobile drappello uscire dalla boscaglia.
Esso era guidato da tre uomini, due dei quali cavalieri, ingentiliti da sfarzose divise di lamè e ricoperti da armi damascate recanti lo stemma dei Taddei.
L'altro invece appariva abbigliato come un alto prelato, con il suo mantello foderato alla moda di Normandia e ingentilito da un'ampia pelliccia d'ermellino sulle spalle.
Al collo gli pendeva un pesante Crocifisso in oro e gemmato.
In breve quegli uomini raggiunsero i due sul sentiero ed il chierico li interrogò:
“Bravi figlioli, ditemi... è lontana Suession da questo bosco?”
“Monsignore, non più di tre leghe buone.” Rispose il villano. “Di certo i vostri palafreni sapranno giungervi con passo svelto prima del tramonto.”
“E ditemi ancora, amici miei...” ancora il chierico “... è in questo distretto avvenuta la faccenda dei due evasi?”
“Oh, non si possono dire evasi, monsignore.” Lesto il mendicante.
“Cosa intendi, figliolo?”
“Monsignore, evasi sono coloro che fuggono...” rispose il mendicante “... ma qui tutti giurano di non averli veduti scappare dalla gogna.”
“Ti prendi gioco di noi, cane?” Uno dei cavalieri.
“Non potrei esser tanto stolto da pensarlo, milord!”
“Allora spiegati bene o ti infilzo come un tordo, bestia!” Minacciò il cavaliere.
“Mi sia testimone San Rocco, messere, che racconto solo quanto udito in giro!”
“Allora sarai stato ingannato da tali dicerie, figliolo.” Mormorò il chierico.
“Oh si, lui è tonto ed ignorante, monsignore.” Il villano al chierico, indicando il mendicante.
“Di cosa erano accusati i due lestofanti?” Fissandoli il religioso.
“Di eresia mi pare, monsignore.” Il villano grattandosi il grugno.
“Oh, in realtà molto di più, sembra, monsignore.” Sorridendo il villano.
“Ossia?” Il chierico con tono severo.
“Pare, o così almeno raccontano, monsignore, che i due felloni si intrattenessero spesso con una donna di malaffare...”
“E questo, pur essendo un peccato e una colpa, meritò loro la gogna?” Perplesso il chierico. “Sono delitti dell'anima e richiedono orazioni e digiuni per riceverne il perdono.”
“Oh, monsignore, ma voi dite questo perchè la Grazia Divina vi rende alieno al male e alle cattive intenzioni...” gesticolando il mendicante “... ma sappiate, con licenza per il vostro abito e rispetto alla vostra morale, che quella donna non usava solo prostituirsi, ma pare che venerasse il diavolo in persona.” Facendosi il Segno della Croce.
Gli uomini a cavallo non badarono più ai due, spronarono i cavalli e ripresero il cammino, diretti a Suessuion, che dopo un po' apparve sognante ed incantata sulle acque calme del Lagno.
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Lady Gwen 01-09-2021 20.54.20

Molti avrebbero detto che la vita degli aristocratici poteva essere vuota, effimera, piena di nulla e forse avevano ragione.
Ma avremmo mentito, se non avessimo detto che vi erano molti modi per rendere questa vita piena e soddisfacente, o almeno un po' più impegnata, se non volevamo esagerare nell'enfasi.
Era passato già un anno da quando avevo istituito un salotto culturale, in prevalenza artistico, nella mia residenza.
Per essere più precisi, nell'elegante Casino che si trovava nell'ampio parco della stessa dimora, che attraversavo a cavallo o più semplicemente passeggiando.
La nobiltà dava indubbi vantaggi, nonché il possedere il discreto contado in cui vivevo, a metà fra la città e la campagna, per avere le comodità e gli svaghi dell'una e dell'altra.
Il mio circolo era stato fin da subito apprezzato, complice la notevole biblioteca che mettevo a disposizione di rinomati intellettuali, scrittori, artisti e personalità colte d'ogni tipo, quando invece unicamente aristocratici che desideravano più semplicemente arricchire la loro cultura ed erano sempre i benvenuti.
Trovavo che fosse un modo quanto mai notevole per impiegare le proprie risorse ed il proprio tempo ed anche in quel momento, intrattenendomi in discussioni di un certo rilievo col fitto pubblico del salotto, mi sentivo enormemente soddisfatta, mentre il Sole morente incendiava le pareti candide, impreziosite da stucchi arditi e grandi dipinti realizzati col gusto vigente.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...4cc3a3058b.gif

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Guisgard 02-09-2021 01.22.35

Il Sole tendeva a baciare l'Occidente, irradiando con i suoi raggi quell'angolo di cielo in una gloria di nuvole dorate.
La campagna si tingeva così di un rosato sbiadito, candido e ovattato.
Ad un tratto la giovane Nioia, la servetta di palazzo, avvertì Gwen di un drappello di nobili signori passato appena prima per quei campi.
"Uno di loro sembrava un principe." Disse la giovane a Gwen. "Oh, ma un principe della Chiesa, madamigella. Aveva infatti un bellissimo e grosso Crocifisso d'oro e tempestate di gemme al collo." La piccola pettegola. "E a seguirlo vi erano poi degli aristoratici cavalieri in divisa, madamigella." Annuendo. "Forse sono qui per la storia di quegli evasi scomparsi nel nulla. A Suession infatti, mi ha detto Matt lo stalliere, non si parla d'altro." Fissandola.

Lady Gwen 02-09-2021 01.28.44

Ero persa nei miei pensieri, a guardare il tramonto oltre le volute di fumo della sigaretta, quando sentii Nioia, la mia domestica, riferirmi l'arrivo di un drappello di persone più che rispettabili.
"Sì, ho sentito di quel fattaccio avvenuto in città, davvero una strana storia, che sicuramente avrà già fatto nascere superstizione e dubbie voci..." scuotendo appena la testa.
"Sarei davvero curiosa di scoprire cosa vanno cercando e come mai si siano disturbati a tal punto. Del resto, non ci sarebbe stata necessità, se fosse stato un fatto di poco conto."

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Guisgard 02-09-2021 01.36.18

"Pare, damigella, che sia stato il vescovo stesso ad inviare quegli uomini." Disse Nioia a Gwen. "Matt ha sentito questa notizia alla locanda. Molti parlano di strani fatti, persino di un grosso lupo infernale corso a liberare i due lestofanti. Insomma, non vorrei dirlo, ma parecchi credono ci sia lo zampino del demonio. O chissà, di qualche antica maledizione posta su Suession secoli fa." Con tono teatrale la giovane pettegola.

Lady Gwen 02-09-2021 01.42.23

Ascoltai la storia del demonio e tutto il resto, alzando gli occhi in su.
"Nioia, sai che non amo tali farneticazioni popolari, per carità..." commenti laconica, spegnendo la sigaretta e riponendo il bocchino nell'elegante custodia in legno smaltato.
"Essendo dei lestofanti, avranno certamente trovato un modo per approfittare della situazione e sfuggire alla legge, come ogni criminale che si rispetti. Ed il vescovo di sicuro vuole mettere a tacere tali assurdità superstiziose."

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Guisgard 02-09-2021 01.46.31

Nioia sorrise ed annuì a Gwen, non tanto per convinzione, ma piuttosto come chi per rispetto accetta la volontà di chi le è superiore per nascita.
Poco dopo Stevar, il vecchio maggiordomo di palazzo, venne ad annunciare a Gwen l'arrivo del borgomastro Belvon e di sua moglie, assidui frequentatori del circolo culturale della padrona di casa.

Lady Gwen 02-09-2021 01.53.55

Nioia non insistette più con quelle assurdità e poco dopo il mio maggiordomo, Stevar, mi avvisò di una visita molto gradita.
Il borgomastro e consorte.
"Ma certo, falli accomodare entrambi" dissi, alzandomi per andar loro incontro.

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Guisgard 02-09-2021 02.06.26

Il borgomastro Belvon era un uomo biondo e robusto, dalla parlantina decisa e vivace, il carattere focoso ed i modi spicci.
Sua moglie invece era una rispettabile dama del tempo, educata e pacata, senza grilli per la testa.
Gwen li ricevette nel salone e fece servire loro del tè con pasticcini.
"Madamigella, siamo qui perchè vorrei che mi consigliaste altre letture." Disse la moglie di Belvon. "Quei libri da voi suggeriti sono stati davero una sorpresa." Bevendo il tè.
"Io invece temo che a breve qui a Suession vorrano leggere bestiari medioevali." Divertito il borgomastro. "Con la storia dell'evasione molti vedono già un mostro o una misteriosa bestia in questi nostri boschi." Deridendo quel genere di credenze.

Lady Gwen 02-09-2021 02.14.53

Erano una strana coppia, i coniugi appena giunti.
Lui dal carattere dirompente, lei oltremodo pacata.
Davvero curioso osservarli insieme.
"Ma naturalmente. Tutti i libri sono a vostra completa disposizione, colta e sensibile come siete troverete qualcosa di vostro gradimento" sorridendo, mentre prendevo un sorso di tè.
Ridacchiai poi alle parole di Belvon.
"Avete ragione, purtroppo. Temo stiano dando un po' tutti di matto, in questi giorni" sospirando "Proprio ora sono stata avvisata dell'arrivo della delegazione del vescovo a tal proposito. Cosa sapete dirmi?"https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...c3cab1f69e.gif

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Riku966 02-09-2021 02.15.24

Si diceva che la vita di una borghese fosse semplice, piena di privilegi e di illimitate possibilità. Ma cosa ne sapevano gli altri? Cosa sapevano di ciò che doveva patire una ragazza, unica femmina tra altri tre fratelli uomini, discendente di una famiglia borghese in lenta rovina?
Ero chiusa in camera mia, i lunghi capelli castani a ricadermi sulle spalle, mentre il mio riflesso allo specchio continuava a scrutarmi.
Erano occhi cerulei, i miei, quelli che mi osservavano e i segni della stanchezza erano fin troppo evidenti.
Ma dovevo mostrarmi splendida, apparire fresca come una rosa in previsione di un possibile incontro con il mio promesso sposo, oppure con qualche collega di mio padre o dei miei fratelli.
Non c'era posto per me, Queenie Williams, per cose futili come una notte passata insonne, il desiderio di poter scegliere chi amare.
No, io dovevo fare quanto la mia famiglia ordinava e seguire le direttive dei miei. Null'altro mi era concesso.




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Guisgard 02-09-2021 02.33.08

"Si, ho sentito del loro arrivo." Disse Belvon a Gwen. "Mi è stato riferito dallo sceriffo Goz. Immagino sua grazia il vescovo voglia mettere ordine in questa faccenda prima che la superstizione alteri il tutto." Mangiando un pasticcino. "Comunque, incontrerò il messo vescovile stasera, ricevendoli a casa mia."
In quel momento entrò Stevar.
"Madamigella, è giunto un biglietto per sua eccellenza." Il vecchio maggiordomo a Gwen, ma indicando il borgomastro.
Questi allora aprì il biglietto consegnatogli da Stevar e lo guardò, restando profondamente stupito dal suo contenuto.
"Cosa c'è scritto, caro?" Chiese sua moglie perplessa per la reazione del marito.




La sua immagine riflessa sullo specchio, quegli occhi vuoti, l'espressione stanca e disillusa sul vetro liscio.
Infiniti pensieri si addensavano nell'animo di Queennie, presto mutati in inquietudini.
Ad un tratto, a destarla, giunse il bussare sulla porte da parte di qualcuno.
Era suo fratello Gret.
"Ehi, piccola." Disse Entrando. "Tutto bene? Perchè te ne stai in casa tutta sola? Fuori c'è un bellissimo tramonto. Devo portare delle pernici al marchese De Fatulon. Nostro padre le ha trovate nel bosco e spettano quindi al marchese. Vieni con me?"

Lady Gwen 02-09-2021 02.43.10

"È esattamente ciò che ho detto io stessa, difatti" annuendo concorde.
"Bene, attendo altri sviluppi, dunque."
Tornò però Stevar, che comunicava l'arrivo di un biglietto per Belvon.
Il borgomastro lo aprì, ma la sua reazione non sembrava essere delle migliori, tanto che sia io che la moglie lo guardammo perplesse ed un po' allarmate.
"Brutte notizie, Milord?" chiesi, in allerta.

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Riku966 02-09-2021 02.44.28

Spazzolai i capelli in un gesto ipnotico, la mia immagine riflessa nello specchio, quando i miei pensieri furono interrotti dal suono sordo della porta.
Quando questa si aprì, sulla soglia si palesò l’immagine di mio fratello Gret.
“Ciao, Gret.” salutai per poi alzarmi dalla sedia “Non sapevo che nascondessi un animo romantico.” dissi in risposta al suo commento sui tramonti “Ti accompagno volentieri, ma speriamo che il marchese non si perda in troppe chiacchiere.” scherzai per poi incamminarmi fuori dalla stanza “Sai dove si trova nostro padre e perché ha chiesto a te, di andare a fare la consegna?” domandai curiosa.


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Guisgard 02-09-2021 02.54.01

I due ragazzi lasciarono poco dopo la loro casa, imboccando il sentiero che conduceva al palazzo del marchese.
Il tramonto aveva ceduto il passo ad un sognante crepuscolo, che proiettava sulla campagna lunghe e misteriose ombre.
"Dopo il tramonto nostro padre non ama uscire per la campagna." Disse Gret a Queennie. "Così tocca a me, il figlio maggiore, portare queste pernici al marchese."
Vi giunsero dopo circa una mezz'ora e trovando a riceverli uno dei servi del nobiluomo.
Ma proprio in quel momento udirono dei cavalli.
"Il machese è già di ritorno." Mormorò il servitore ai due ragazzi.





"In verità..." disse Belv guardando il biglietto stupito "... non saprei come giudicare questo biglietto..." mostrandolo poi a Gwen ed a sua moglie.
Il biglietto era in realtà un foglietto bianco, senza neanche una parola, recante solo uno strano disegno: un'edera nera stilizzata.
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Lady Gwen 02-09-2021 02.56.52

Aggrottai la fronte e guardai il biglietto che mi mostrò.
C'era disegnata sopra un'edera nera.
"Molto molto strano..." mormorai.
Guardai Stevar.
"Chi è stato a consegnare il biglietto, poco fa? Era una persona in particolare? L'abbiamo mai vista qui in giro?"

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Riku966 02-09-2021 03.12.48

Ci lasciammo la casa alle spalle, imboccando il sentiero che ci avrebbe condotti al palazzo del marchese.
“Magari ha paura del buio.” supposi ironica “Beh, dai, almeno sei in mia compagnia.” aggiunsi con fare complice.
Giunti a casa del marchese, un servitore ci informò che l’uomo stesse arrivando.
Non dovevamo fare altro che attendere.


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Guisgard 02-09-2021 15.30.20

Quando Maday entrò nella stanza fu subito colpito dal pungente ed esotico profumo del tè all'aroma di sandalo indiano, che sembrava aver intriso le ricche pareti di velluto di quell'ambiente.
Scorse allora la sagoma, sprofondata nella poltrona in stile Luigi XVI, di Minsk che sorseggiava l'ennesima tazza di quell'ambrata bevanda, tutto assorto nella lettura di un libello al punto che non si accorse dell'arrivo del suo assistente.
Minsk era stato da poco nominato Giardiniere della Repubblica, ossia il più alto grado a Uaarania fra i dottori esperti in botanica e scienze naturalistiche.
“Leggevo l'articolo da parte del responsabile del Comitato di Salute Pubblica, in merito al caso da noi brillantemente risolto su quel dottor Bannd, soprannominato dai giornali l'avvelenatore di Bacco.”
“Si, rammento il caso.” Annuì Maday.
“Uomo eccentrico, pagato da alcuni fanatici vicino alla Chiesa di Roma, per avvelenare i vitigni intorno a Uaaropolis.” Mettendo via il libello Minsk. “In verità il caso non ci occupò più del tempo del previsto, una volta ottenuto il quadro psicologico del nostro sospettato. Gli uomini credenti, i Cattolici, gli Ebrei e gli Islamici più di tutti, sono invero sciocchi e prevedibili. Il loro fanatismo rende nulla ogni possibile piano e strategia da parte loro. Non a caso, a differenza di quasi tutti gli altri devoti di qualche credo religioso, hanno così poca fantasia da non essere riusciti ad inventarsi più di un Dio in cui credere. Sotto questo aspetto prediligo di gran lunga satanisti e pagani, di certo più fantasiosi nel fantasticare su un gran numero d demoni e dei.” Divertito. “La mente umana, amico mio, gode di due sfere intellettive... una volontaria e l'altra involontaria. In quest'ultima agisce ciò che non possiamo controllare, come l'istinto, i cinque sensi e la memoria. Sono perciò l'imprevedibilità di un uomo, ma ciò nei Credenti è invece limitante, essendo loro ossessionati unicamente dal loro Credo.” Finendo il suo tè. “Ma immagino tu sia qui per dirmi qualcosa, giusto?”
“Esatto.” Annuì Maday. “Tu mi pare fossi in cerca di un nuovo caso, capace di intrigarti ed occuparti, vero?”
“Naturale.” L'altro.
“Ebbene nella vecchia Afragolignone, sempre generosa di casi umani di rara ignoranza e fanatismo, sembra ci sia una certa questione salita alla ribalta ultimamente, al punto da smuovere persino il vescovo di Suession.” E gli mostrò un estratto del gazzettino locale.
“Due briganti fuggiti nel nulla mentre erano alla gogna sulla banchina di San Cuono, sulla costa Ovest del Lagno. Secondo la testimonianza di alcuni soldati la loro sparizione sarebbe stata subito successiva alla comparsa di uno spaventoso lupo, descritto grosso come un vitello, dal pelo fulvo e dalle fauci simili a quelle di un leone.” Per poi gettare in terra il foglio Mink. “Amico mio, mi porti l'ennesimo caso di una misteriosa belva apparsa in quelle lande selvagge?” Sbuffando annoiato. “E' vero che studio piante ed animali particolari, ma l'ennesimo licantropo o simili li trovo alquanto avvilenti.”
“Forse avresti dovuto continuare a leggere, Minsk.” Mormorò Maday. “Ciò che troverai interessante credo sia l'accusa su quei due rei... eresia.”
A quella parola Minsk portò i suoi occhi neri e profondi in quelli di Maday, illuminati da un vivo ed improvviso interesse.
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Guisgard 02-09-2021 15.56.43

Stevar guardò Gwen.
"In vertità, madamigella, rammento il suo abito scuro e lungo, il bavero alto ed il tricorno sul capo.Gli occhi erano il solo anglo di viso scoperto, ma l'ombra del copricapo ne celava il taglio ed il colore." Disse alla sua padrona.
"Si tratterà di uno scherzo." Ridendo Belvon mentre strappava il foglio con lo strano simbolo impresso. "Magari di qualcuno analfabeta che ha pensato bene di ovviarealle sue carenze con questo disegnino." Divertito.
"Uno scherzo sciocco e senza motivo direi." Mormorò sua moglie.




Ad un tratto arrivò il marchese, accompagnato da alcuni suoi bracconieri.
Era un uomo alto e robusto, dallo sguardo penetrante.
Fissò prima Gret, poi le pernici.
"Chi" disse seccato "ha cacciato nelle mie terre?"
"Nessuno, mio signore." Rispose Gret. "Queste pernici sono finite in un fossato scavato da nostro padre per catturare le volpi. Così le abbiamo subito portate a voi."
"Ed io dovrei credervi?" Tuonò, per poi fissare Queennie che era accanto a suo fratello.

Lady Gwen 02-09-2021 16.00.27

La descrizione di Stevar era parecchio insolita, ma non faceva scattare alcuna scintilla, nella mia memoria.
Il borgomastro, tuttavia, non sembrava granché impressionato, tanto che strappò il foglio liquidando l'accaduto come uno scherzo.
"Beh, se ne vedono tante, di cose strane, di questi tempi..." finendo il mio tè.

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Guisgard 02-09-2021 16.03.28

Belvon e sua moglie si trattennero ancora presso il palazzo di Gwen, conversando perlopiù di libri e senza portare più il discorso su quello strano biglietto ricevuto dal borgomastro.
Poi, dopo un'oretta, dovendo ricevere in casa propria il messo del vescovo, Belvon e sua moglie si congedarono dalla nobile ragazza e andarono via.

Lady Gwen 02-09-2021 16.10.08

Il discorso sul curioso accaduto decadde, come forse era opportuno, trattandosi quasi sicuramente di uno sciocco scherzo.
Discorremmo, com'era prevedibile, di libri e tematiche culturali, dalle più leggere alle più impegnate.
Circa un'ora dopo, gli ospiti andarono via ed io diedi disposizioni a Nioia per la cena, andando a cambiarmi mentre il pasto veniva preparato nelle cucine dalla servitù.

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Guisgard 02-09-2021 16.17.32

La cena fu servita e la serata trascorse serena, mentre l'imbrunre cedeva il posto al buio.
La brughiera appariva silenziosa, vasta e dormiente, con le prime stelle che si accendevano nell'immensa volta celeste.
Verso Mezzanotte però, all'improvviso, Gwen sentì Nioia urlare.
Gridava forte, come spaventata e senza riuscire a far capire una parola di ciò che urlava.

Lady Gwen 02-09-2021 16.26.00

La cena e la serata trascorsero pacifiche ed illuminate dalle numerose stelle che impreziosivano il cielo notturno.
Essendo già sopraggiunta la mezzanotte, avevo già indossato la lunga camicia da notte e pettinato con cura i lunghi capelli; stavo per andare a dormire, quando le urla di Nioia mi atterrirono.
Indossai una vestaglia e scesi giù.
"Nioia, cos'hai da strillare tanto?" le chiesi stranita, poichè mai aveva avuto una simile reazione.

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Guisgard 02-09-2021 16.28.58

"L'Inferno..." disse attonita e con gli occhi fuori dalle orbite Nioia a Gwen "... l'Inferno!" Strillò. "L'Inferno in terra!" Fuori di sè dalla paura.

Lady Gwen 02-09-2021 16.32.52

Continuava ad urlare spalancando gli occhi, senza che riuscissi a capire.
Le diedi allora un paio di buffetti deciso sulle guance per provare a farla ritornare in sé.
"Nioia. Dimmi cosa accidenti sta succedendo. Subito" con tono autoritario, sovrastando le sue urla.

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Guisgard 02-09-2021 16.35.47

"Là fuori..." disse Noiria, ora un pò meno isterica dopo quei buffetti "... là fuori, l'Inferno!" Indicando a Gwen le porte che davano sull'ampia terrazza.

Lady Gwen 02-09-2021 16.37.32

Sbuffai.
"Per l'amor del cielo, davvero non so perchè io continui a perdere tempo" commentai, vedendo che non vi erano speranze di cavarle qualche informazione.
Uscii allora nella terrazza, per tentare di capire cosa l'avesse sconvolta a tal punto.

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Guisgard 02-09-2021 16.44.10

Gwen allora uscì sulla terrazza e davanti a lei si mostrò uno spettacolo terribile.
Uno spaventoso incendio era scoppiato nella brughiera, visibile anche se a diversi chilometri dal palazzo.
Un averno di fuoco che illuminava a giorno parte della notte.
E fra quelle fiammate alte molto più dei secolari alberi, Gwen udì alzarsi un trribile ululato.
Nessun lupo avrebbe mai potuto emettereun suono simile.
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Lady Gwen 02-09-2021 16.53.44

Ciò che mi si presentò davanti agli occhi, fu una cortina infuocata.
Era parecchio lontana dal palazzo, per fortuna, ma appariva vicinissima, così come la pizza di legna bruciata e la cenere sospinta dal vento.
Sentii un ululato, inquietante sì, ma anche parecchio inusuale per i lupi di queste zone, se mai ce ne fossero.
Era uno scenario terribile, dovevo ammetterlo, anche se ciò non giustificava la follia di Nioia.
Ad ogni modo, non c'era nulla che potessi fare, se non sperare che si estinguesse presto.

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Altea 02-09-2021 17.22.38

Dormivo tranquillamente nel mio ampio letto e nel mio ampio appartamento nel palazzo taddeide, ormai erano da secoli che era nostra dimora.
Prima avevo cenato con la mia famiglia, quando mio fratello Simon, mio nonno Mandus e mio padre Lawrence iniziarono a parlare di patiboli e altre strane storie.
Sbuffai osservando annoiata mia sorella Costanza e mia madre e mi ritirai gentilmente, era mai possibile i De Bastian dovevano sempre parlare di politica a cena.
Entrai adirata e Petronilla mi chiese cosa fosse accaduto, non risposi e lei comprese che non era certo il momento di parlarne.
Mi preparò per la notte ed andai a dormire ma fu una notte strana ed agitata, all' insegna di un sogno molto strano.

Vagavo per un giardino quasi abbandonato ma pieno di fiori e rose,
alti alberi dai forti fusti emanavano il profumo della loro linfa e spiccava un edificio.
Volevo sapere se quel luogo fosse disabitato ma mentre camminavo udii una voce.
"Una donna tutta sola di notte? Questa poi, ci vuole coraggio? Una nobildonna per di più"
"E io potrei dire un uomo codardo in piena notte che non ha il coraggio di mostrarsi a una nobildonna. Sapete, non è che siamo tutte tacchi a spillo e merletti...anche quello certo...ma porto una spada che si chiama Volpe Ambrata e ho un forte cavallo e pure un carattere di fuoco, non mi fate paura".
Vidi una sagoma e udii la risata, e dei fruscii "Lo dicevo per il vostro bene, potreste incappare in strani individui durante la notte, cosa vi porta qui?"
Mi stavo innervosendo "Sarebbero anche affari miei ma visto sono una nobildonna risponderò, amo la notte, amo vedere i suoi misteri e quelli della luna ma non preoccupatevi, torno a casa in orari non pericolosi
.
Ancora una risata "Nessuna ora è meno pericolosa di un' altra, lo dico per il vostro bene milady".
"Grazie milord...se siete milord..ma come detto so arrangiarmi da sola"
Vidi arrivare altre figure e poi l' uomo misterioso mi getto uno strano fiore dal profumo intenso, lo presi e lo annusai e crollai in un lungo sonno.
Mi svegliai ed attorno a me vi erano dei fiori, mi alzai spaventata e vidi un biglietto..."Mi perdonerete, una dama come voi deve essere ricoperta dai fiori più meravigliosi, vicino uno strano simbolo".

https://lartedeipazzi.files.wordpres...aide.jpg?w=739

Guisgard 02-09-2021 22.45.45

La brughiera bruciava senza sosta, fra fiamme gigantesche che danzavano come impazzire nel cuore della notte illuminta a giorno.
Gwen guardava quello spettacolo spaventoso e grandioso, che pareva minacciare di distruggere tutta la brughiera.
Ma poi,di colpo, il vento si placò, svanendo nel nulla.
L'aria che aveva alimentato qull'Averno di colore ora era scomparsa e dopo un'ora l'incendio pareva perdere vigore.
All'alba era praticamente spento.

Lady Gwen 02-09-2021 22.52.47

L'incendio divampava sempre di più, era uno spettacolo incredibile da guardare.
Terrificante, ma affascinante.
Di colpo, poi, il vento cessò e le folate non trasportarono più le fiamme in giro per la vegetazione.
Infatti, l'incendio si affievolì, fini a sedarsi del tutto all'alba.
Per fortuna, quest'ultima si era portata via anche questo incubo.

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Guisgard 02-09-2021 23.28.47

All'alba l'incendio era cessato e solo una coltre di fumo aleggiava sulle cime degli alberi più alti, con l'aria del mattino intrisa ancora di ciò che era accaduto la notte prima.
Matt, il giovane stalliere, era andato a Suession di primo mattino e verso Mezzogiorno fece ritorno al palazzo di Gwen.
Subito Nioia gli corse incontro per sapere cosa si dicesse in città di quello spaventoso incendio.
Gwen vide i due giovani parlare da una delle finestre che davano sul cortile.

Lady Gwen 02-09-2021 23.32.14

Al mattino Nioia mi aiutò a prepararmi e dopo che ci andata via, la vidi parlare con Matt in cortile.
Gli occhi avevano smesso di bruciare per via del fumo e dopo aver sciacquato il viso con dell'acqua fresca, scesi anch'io, raggiungendoli.
"Dunque, Matt. Notizie dalla città?" Mi informai, godendomi il caldo Sole del mattino.

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Guisgard 02-09-2021 23.40.58

Nell'udire la voce di Gwen i due giovani si voltarono subito verso di lei.
"Si, padrona." Disse Matt annuendo. "In città non si parla d'altro che di quell'incendio, insieme alla storia dei due evasi di qualche notte fa. Pare sia andato a fuoco un capanno presso la banchina nella contrada di Mulino Vecchio, sulla sponda del Lagno. Il mugnaio, che viveva lì con alcuni braccianti, è stato trovato... beh... carbonizzato su una macina... pare si fosse riparato lì per sfuggire alle fiamme. Dei braccianti non si sono avute più tracce, ma secondo lo sceriffo il fuoco li ha letteralmente consumati."

Lady Gwen 02-09-2021 23.45.35

Arricciai il viso in una smorfia.
"Che evento infausto..." commentai, scuotendo la testa.
"È comunque un bene che l'incendio non si sia propagato oltre" commento pratica.
Forse con una punta di cinismo, dall'esterno, ma certamente avrebbe potuto provocare danni ancora più ingenti.
"Certo è che si dovrà capire la natura di tale incendio, ammesso sia facile individuare qualche prova..."

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Guisgard 02-09-2021 23.57.13

"Stanno indagando gli uomini dello sceriffo, padrona." Disse Matt a Gwen. "Pare sia stata colpa del forno per il pane." Aggiunse.
In quel momento si sentoron dei cavalli.
Gwen vide arrivare davanti ai cancelli del suo palazzo lo sceriffo e alcuni dei suoi uomini.
https://api.superguidatv.it/v1/movie...ps/1?width=720

Lady Gwen 03-09-2021 00.02.49

"Oh beh, useranno certamente più cautela, d'ora in poi" asserisco con tono ovvio.
Dopo non molto, udii uno scalpiccio di cavalli.
Mi avvicinai ai cancelli del palazzo e notai lo sceriffo con alcuni suoi uomini.
"Messere, qual buon vento?" Con sorriso cordiale e le mani intrecciate in grembo.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...9969bf4628.jpg

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Guisgard 03-09-2021 00.08.15

Goz, lo sceriffo di Suession, era un uomo robusto, dai modi spicci e dall'aspetto poco raffinato.
Salutò Gwen toccandosi il cappello e le sorrise.
"Stiamo cercando di capire cosa abbia causato l'incendio presso il Mulino Vecchio, sul Lagno." Disse. "Voi avete veduto qualcosa o qualcuno poco prima di esservi accorta dell'incendio, madamigella?"


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 18.48.46.

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