Il canto del Fiore
 

Nel ritirarmi stanotte, dopo il mio ultimo giro d'ispezione per le strade di Camelot, sono stato colto da un canto solitario.
Un ignoto innamorato, giurando di aver veduto un Giardino nel quale fiorì il leggendario Fiore Azzurro, ne ha ricordato l'immagine, intrecciando da essa un canto per la sua amata dormiente...

“Si bagnano, tra i giunchi e le gemme del pruneto,
corone di bucolici ninfei, grevi nell'attesa di ore d'amorose e incantate brame.
Ma tra le foglie il castano, d'autunnali e caduchi soffi, non spegne ma accende i petali delle corolle.
Ancora, sotto questa loggia, s'attarda un levantino geranio che lascia al vento i suoi petali come pendagli ingialliti.
Vieni, prima che tramonti questa notte e sia logoro il suo incanto, come fuliggine che nell'aria brucia e si disperde.
Sorgerà, dal crepuscolo che precede l'alba, Venere benevola e illuminerà dei sogni l'ultima dimora.
Lì allora ti attenderò.
Nel groviglio di volte ed archi, dai meandri segreti e ammaliati, dove si odono dolci echi giunti da una remota cappella fiorita.
E là troverai, in un rosseggiante e odoroso Giardino, quel mio frutto, così dolce e tenero, d'amore per te.”
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Meravigliosa

Mi auguro, sir Guisgard, che quel innamorato possa aver trovato la sua dama in quel Giardino dove Ella è per lui l'unico Fiore a splendere.

E' stato scritto serbando nel cuore l'immagine immortale di quel Fiore meraviglioso.
Vi ringrazio, sir Uther.
Anche a nome di quell'anonimo innamorato.
E ringrazio anche voi, lady Altea.
Anche per queste vostre parole che certo giungeranno al misterioso autore di questi versi.

Vi sono cose per le quali non si può scrivere un commento a caldo... o almeno, io non posso, se non voglio risultare banale, trita e scontata...
o meglio... forse vi sono cose che non dovrebbero essere commentate affatto, giacché sono così lievi e delicate che qualsiasi commento io possa fare finirebbe per risultare pesante e un po' insulso...
Di norma mi attengo a questa regola: non commentare ciò che è così lieve e delicato che si commenta da solo.
Oggi, tuttavia... dopo averlo letto varie volte nei giorni scorsi... mi perdonerete, sir Guisgard, mio signore, se esprimo il mio stupore e la mia meraviglia per questo canto...
un canto che ha il sapore della poesia e la dolcezza dei sentimenti non gridati...
Un grazie a voi, mio signore, per averci resi partecipi, ed un lieve bacio a quell'anonimo cantore...

Sapete cosa penso ?......in ognuno di noi c'e' un canto meraviglioso che non riesce a librarsi......ma in ogni parte della terra...c'e' qualcuno che cogliendo il suo riesce a rendere al mondo il canto di ogni uomo......
Grazie a colui che così ha fatto.......

Allora chiedo venia sir..e spero di non essere apparsa scontata o banale ma penso siate cosi emozionante nel narrare i sentimenti del Cuore e di messer Amore e ogni volta per me è inevitabile non esserne partecipe.