Camelot, la patria della cavalleria

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Destresya 11-09-2018 02.28.20

Era davvero orrendo, sporco e lurido.
Lo guardai senza celare il disprezzo, senza nascondere il disgusto che mi provocava.
Poi questo si mise anche a parlare, chiedendo del vino.
Lo squadrai da capo a pieni e poi schioccai le dita, indicandolo.
"Dategli da bere!" ordinai.
Poi fissai il mendicante con sguardo severo.
"Vediamo se le tue informazioni valgono la tua vita..." iniziando a giocare con un coltello poggiato sul tavolino poco distante.

Guisgard 11-09-2018 02.44.09

La bocca di Elv scivolava sul bianco collo di Gwen, con le labbra, la lingua, assaporandone ogni tratto.
Poi cominciò a mordicchiarla piano, fino a posare i denti aguzzi sulla sua pelle.
Allora premette e Gwen avvertì i canini penetrare nel suo collo, premere e succhiare.
Un lento scorrere di sangue e passione, un succhiare piano e sensuale, tenendola fra le braccia.
Un rituale erotico, proibito, assaporandone il sangue.
Allora tornò a cercare la bocca di lei ed ancora si incatenarono in un bacio, dove lei prese a bere il suo stesso sangue dalle labbra e dalla lingua di lui.

Guisgard 11-09-2018 02.44.20

Avidamente il mendicante cominciò a bere il vino, pulendosi poi con la manica lercia del suo vestito.
“L'ho veduta, madama...” disse annuendo “... l'altra notte... era sul crostone... chiunque al mio posto sarebbe ammattito o avrebbe perso l'anima...” annuendo e facendosi il Segno della Croce “... si... l'ho veduta... e le campane suonavano... un lento rintocco... lento e funereo...”
“Che idiota.” Commentò Lila.

Lady Gwen 11-09-2018 02.59.17

Inizialmente, assaporò con le labbra e la lingua il nettare vitale che sgorgava dalla pelle nivea.
Poi sentii di nuovo quei piccoli morsi maliziosi, che sfociarono in quel morso tanto agognato.
Gemetti urlando, di dolore e di piacere, quando i suoi denti affondarono completamente nella carne.
E succhiò quel sangue, che era solo suo e di nessun altro, così come il suo sangue era mio.
Un patto che nessun matrimonio o legame avrebbe potuto mai eguagliare.
Mi sentivo totalmente sua, nel senso più alto del termine.
Era passione, era desiderio, era erotismo, sensualità senza limiti e senza paragoni.
Impazzivo mentre stringevo forsennatamente i suoi capelli con una mano e la sua camicia con l'altra, perdendo la testa durante quel contatto così intimo.
Poi, cercò le mie labbra, un gemito soffuso mi sfuggì quando i suoi denti lasciarono il mio collo ed io assaporai il suo gusto dolcissimo condito dal sapore del mio sangue, che era totalmente diverso, sulle sue labbra, tingendole di scarlatto e brillando come rubini.

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Destresya 11-09-2018 03.04.24

Osservai quel vecchio mentre prendeva il vino e parlava.
Più lo guardavo, più mi sembrava inutile e sporco.
Farneticava di un fantasma, e si fece addirittura il segno della croce!
Che diamine!
Un’espressione disgustata apparve sul mio viso.
Poi il mio sguardo passò a Lila e Best.
“Fatemi capire, questo vecchio ubriacone è utile alla nostra missione perché?” Con aria scocciata.

Guisgard 11-09-2018 03.08.34

Si, aveva ragione, quel bacio era molto di più.
Un patto, un giuramento, una lunga promessa fra due spiriti affini, legati dalla notte e dall'eternità.
Una cupa ed oscura poesia.
Una rosa nera dai petali tinti di quel rosso vivo.
Lo stesso sangue che ora Gwen gustava dalle labbra di Elv, in quell'amplesso carnale, proibito, maledetto ma assolutamente unico.
E come tutte le cose uniche, era dunque anche inviolabile.
Un'inviolabilità oscura, pagana, remota e perduta, ma che apparteneva solo a loro.
Lei si sentì preda del vigore di lui che la prese in braccio.
In un attimo furono sul terrazzo della magione, da cui si dominava l'intero bosco, la notte ed anche i suoi segreti.
“Fuggiamo fino all'alba...” disse tenendola in braccio “... facciamo l'amore tutta la notte, fino ad impazzire, a perderci, a smarrirci ed a ritrovarci oltre l'aurora, al di là dei giorni e del Tempo stesso... che per noi non ha più segreti...” e la baciò ancora.

Guisgard 11-09-2018 03.11.16

“Parla di un fantasma, madama.” Disse Best a Destresya.
“L'ho detto che era inutile.” Sbuffando Lila. “L'unica cosa certa è che il vecchio De Goth vuol vendere il castello... se accadesse cosa ne sarà della missione? Del tesoro, madama?”

Destresya 11-09-2018 03.14.09

Fissai Best.
“Si, questo l’ho capito anche io, grazie!” Alzando gli occhi al cielo.
Poi parlo Lila e mi parlò del fatto che se Goth voleva vendere il castello.
Sapevo anche quello.
“Beh, compriamolo noi, no?” Con aria di sfida “Questo ci permetterà di entrare nel castello, girare.. e naturalmente se riusciremo a comprarlo avremo tutto il tempo per cercare l’Aureo di Uaarania...” guardando i due.

Guisgard 11-09-2018 03.15.51

"Si, madama." Disse Lila soddisfatta. "E' la mia idea sin dall'inizio di questa storia."
Best allora buttò fuori il mendicante dal palazzo.

Lady Gwen 11-09-2018 03.16.35

Era un contatto proibito, oscuro come le nostre anime, ma per questo era irrinunciabile.
Era intenso, nostro.
Una nostra intimità segreta e perversa che non ci saziava mai, lasciandoci sempre prede di quel costante desiderio.
Ed era meraviglioso, inebriante.
Mi prese in braccio uscendo fuori sul terrazzo, nella sera opaca abbandonata dalla Luna assente che dominava sul bosco.
Sorrisi, persa come non mai, alle sue parole.
La bramosia incessante che mi animava era la stessa e non potevo non darle ascolto.
"Non aspetto altro..." sussurrai, prima che mi baciasse ancora, mentre io stringevo il suo viso fra le mani.

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