Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 25-10-2019 22.47.43

Alzai un sopracciglio con fare ironico.
"Perché, non lo facevamo già?" chiesi, retoricamente, con tono appena malizioso e divertito.
Poi, dal momento che sicuramente l'intrusione di Cappuccio Nero era stata intercettata, lui sparì, lasciando posto ad un'altra programmazione, che sembrava in tutto e per tutto un film, così iniziai a guardare la tv per capire cosa avrebbero trasmesso.

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Guisgard 25-10-2019 23.00.12

I ciliegi ed i mandorli in fiore adornavano la foresta dei Pugnali Silenti, che vasta e lussureggiante si estendeva fra le regioni sconosciute del Nord a ridosso dei monti e i pochi villaggi che sorgevano presso il corso del millenario fiume Lahgn.
Oltre questi piccoli raggruppamenti di capanne vi era la città Arkoryama, controllata dal potente shogun, signore della guerra e di queste terre.
I suoi empori, le locande e le botteghe potevano rappresentare molto per i viaggiatori, visto che oltre la città vi era solo la misteriosa foresta dei Pugnali Silenti, abitata, secondo la gente delposto, da antichi spiriti e demoni erranti.
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Altea 25-10-2019 23.05.24

Iniziai ad osservare quei paesaggi che da sempre mi avevano affascinata. Era strano, come essere lì tra la città e la Foresta. Socchiusi gli occhi e mi immersi in quella storia, era vero.. Avevo invidiato quella principessa orientale dalla collana antica e l'abito di diamanti.

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Guisgard 25-10-2019 23.10.47

Nel palazzo dello shogun, Altea, figlia del signore di Arkoryama, trascorreva quel lento pomeriggio autunnale, mentre dalle strade si sentivano salire le voci e le grida dei tanti che animavano la città fra botteghe e locande.
Quel giorno lo shogun non era nel palazzo e dunque sua figlia aveva ogni responsabilità.
Ad un tratto una delle ancelle arrivò, inchinandosi.
"Principessa..." disse ad Altea "... il filosofo Kakamusha chiede di essere ricevuto."

Lady Gwen 25-10-2019 23.14.05

Mi aggiravo silenziosa fra i sakura in fiore.
I fiori rosa sembravano piccoli gioielli che si stagliavano contro il turchese del cielo, dorati appena dal sole.
Erano rari i momenti che passavo in libertà.
Non certo da sola, o in silenzio.
A quello ero abituata.
Ero scappata da anni ormai da casa e nel momento in cui avevo iniziato ad intraprendere questa vita, quella che di solito non si addice ad una donna, avevo scoperto il piacere impagabile del silenzio, della solitudine, che ti portavano a riflettere, sì, ma anche a capire chi davvero meritasse si interromperlo, quel piacere.
E di certo, i miei compagni ne erano meritevoli.
Così come loro avevano ritenuto meritevole me di aggregarmi a loro.
Avevo scoperto la Confraternita del Loto Rosso poco tempo dopo essere scappata da casa, dove avevo lasciato una famiglia che voleva privarmi di una vita vera ed un fratello inetto e buono a nulla che mai nella vita avrebbe soddisfatto le loro aspettative.
Ma era un ragazzo.
E per loro, bastava ed avanzava.
Ma io volevo di più.
E dopo qualche mese di strazio e sofferenza per tirare avanti con qualche espediente, mi ero imbattuta in quel gruppo di folli affamati di vita ed avventure come me.
Combattenti e, alle volte, anche spie, che avevano lasciato tutto pur di vivere la vita che desideravano e per me non esisteva ideale più alto.
Mi sedetti ai piedi di un albero, il mormorio del fiume in lontananza, persa ad osservare la città, come sempre non vista, come ormai era per me consuetudine.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...0d5ca73846.jpg

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Guisgard 25-10-2019 23.26.21

Dalla collinetta si poteva abbracciare con uno solo sguardo l'intera città di Arkoryama che pullulava di contadini ed artigiani.
Gwen era lì a guardare, quando un fruscio, lieve e lento, si udì dietro di lei.
Allora apparve Ako, un ragazzotto abile nella tecnica del Bastone Tokay, anche'egli membro del Loto Rosso.
"Non guardarli, non saremo mai come loro." Disse alla ragazza.

Lady Gwen 25-10-2019 23.28.50

Vedevo tutta la città, brulicante di attività, come un enorme formichiere che poteva essere raccolto tutto in un solo sguardo.
Avvertii un lievissimo fruscio e all'istante afferrai la spada facendo saettate il capo e acuendo i sensi.
Ma era solo Ako.
Così rimisi a posto la spada e mi rilassai.
"Chi ti dice che stessi pensando questo?" chiesi, con tono piatto.

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Guisgard 25-10-2019 23.30.25

"I tuoi occhi..." disse Ako a Gwen "... erano... non so... erano in qualche modo malinconici..." fissandola "... così a me sembravano..."

Lady Gwen 25-10-2019 23.32.33

Sollevai un sopracciglio, poi tornai a guardare la città.
"Hai mandato giù troppo sake, per quanto mi riguarda..." dissi laconica, stendendomi e incrociando le braccia dietro la testa, ad occhi chiusi.

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Guisgard 25-10-2019 23.35.12

"Sarà..." disse Ako poco convinto a Gwen.
Allora, rapido e silenzioso, apparve qualcuno.
"Battete la fiacca?" Fissandoli Itomi, un altro del clan. "Sta arrivando qualcuno. A cavallo e viaggia solo. Se lo facciamo passare indenne Lota non ce lo perdonerà."


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