Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 22-05-2015 19.37.30

Entrai nel castello..ma cosa pretendevano tutti da me? Quella era una canzone mi cantava mia madre..io avevo promesso a Pepino di aiutarlo..cosa altro potevo fare..gli avevo promesso di aspettare qui sia lui e il suo capo..e io stavo mantenendo la promessa data..fossi stata una altra..me ne sarei fuggita..ma io ero leale..ecco perchè ero qui..e non dovevo mostrare a Ozilon chi ero..neppure a me lui piaceva..Ozilon non mi piaceva da quando girava veramente armato minacciando di uccidere il padrone...e io ero disarmata e lo cercavo per salvarlo..questo era coraggio...e sarei rimasta li..ad aspettare il padrone per dirgli che stava succedendo...e poi...avrei raggiunto gli altri..tanto erano a Nuova Camelot ovvio...oppure avrei preso la mia strada e usato quella pistola per diventare davvero una bandita se non li avessi trovati..ballare sola era come prostituirsi in strada. Già..i miei compagni di una vita, mia madre mi aveva affidata ad Andro e Shamon in punto di morte settimane fa per la mia giovane età e loro..mi avevano tradito, dato contro per stare dalla parte del marchese...questo significava che non era mai interessato a loro di me...non mi hanno difesa eppure sapevano non avevo cattive intenzioni...la strada sarebbe stata la mia casa e avrei vissuto da gitana o bandita a questo punto.
Entrai in una camera, mi ricambiai di abito e iniziai a ballare senza musica...trasportata dalle emozioni...l' arte era questa..ti porta avanti l' animo...volteggiavo e battevo le mie scarpe a suon di scarpe ballando un flamenco...e forse per la ultima volta.

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Lady Gwen 22-05-2015 22.12.34

Uscimmo dalla biblioteca e mentre ce ne andavamo spesso mi giravo indietro ad osservare quel libro, che mi osservava a sua volta da lontano.
Salimmo sul calesse di Jean e partimmo alla volta del palazzo.
Quando arrivammo, trovammo la contessa in giardino.

Guisgard 22-05-2015 23.50.45

Capitolo III: Il libertino e il sognatore


“Lo chiameremo Le Furberie di Scaramouche, e se al pubblico di Maure e Papriac non verrà il mal di pancia per le risate, allora in futuro reciterò nella parte dello stupido Pantalone.”

(Rafael Sabatini, Scaramouche)



Altea trovò una stanza per passarvi la notte e una volta dentro cominciò a ballare da sola.
La sera intanto era giunta ed i muratori avevano lasciato quel grosso ed antico cantiere a cielo aperto.
Tuttavia quel maestoso rudere, anche a causa della pioggia che aveva cominciato a scendere con una certa intensità, non era avaro di scricchiolii e spifferi, suscitando nella bella gitana sempre la sensazione che qualcuno potesse giungere da lei da un momento all'altro.
Ozil su tutti, naturalmente.
L'eccentrico ed esuberante marchese però, avendo constato come Altea non fosse affatto una dama facile come lui sperava, restò in un'altra stanza a mangiare da solo un po' di pane con del salame.
Trascorse un'ora ed il buio ormai regnava sovrano, visto che la torcia della gitana andava spegnendosi mestamente.
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Guisgard 22-05-2015 23.53.54

Gwen e Jean lasciarono il monastero Francescano e tornarono al palazzo di Ilamei.
E qui trovarono la bella contessa in giardino, sebbene il tempo non preannunciasse nulla di buono.
Infatti poco dopo cominciò a piovere e Ilamei decise di rientrare in casa.
Jean però non si trattenne oltre.
Salutò le due dame ed andò via.
“Dunque, mia cara...” disse Ilamei a Gwen “... trovato qualche libro interessante al monastero?”

Altea 22-05-2015 23.56.26

Così la giornata passò tra balli e canzoni..per la disperazione di Ozilon forse..e la notte prese il sopravvento...la torcia andava spegnendosi.
Ma io non avevo sonno...va bene..ti eri tolta il vizio..presi l' accendino e lasciai la tentazione della sigaretta...riaccesi una altra torcia..vi era il tichettio della pioggia..e il padrone non era arrivato..forse aveva visto Pepino altrove..mah...torniamo nel sotterraneo.
Presi piano il corridoio e scesi per la botola chiudendola bene e provai a chiamare lungo il corridoio del sotterraneo.."Pepino..sono Altea..io sono rimasta a salvarvi..dove è il vero signore del maniero?"

Lady Gwen 22-05-2015 23.57.21

Sorrisi alla domanda della contessa, ripensando al libro dei pirati.
"In effetti si, questo libro contenente dei miti dell'Amor Cortese. Sembra molto interessante" risposi porgendoglielo.

Guisgard 23-05-2015 00.02.07

Gli attori furono confortati dalle parole di Clio, ma soprattutto dal suo temperamento e dalla sicurezza che mostrava.
Tuttavia la paura ancora viva regnava negli animi di quegli artisti itineranti, dato che il misterioso appuntamento era al buio e senza nulla di romantico che lo contraddistinguesse.
“Direi allora di prepararci...” disse Loi “... e naturalmente occorrerà un qualche piano...”
“Che piano?” Chiese Sbriz.
“Un piano che ci permetta di non destare sospetti.” Precisò Loi.
“Tu sei il più arguto del gruppo” fece Fria “dunque spetta a te trovare qualcosa.”
“Non abbiamo molta scelta...” mormorò Loi “... chiunque ci sta aspettando sa che siamo attori. Dunque l'unico espediente che ci occorre è come giustificare la presenza di Clio.”
“Possiamo spacciarla per una della nostra compagnia.” Propose Orden. “Non è detto che ci conoscano tutti.”
“Si, trovo sia una buona idea.” Annuì Loi.
“Ma che ruolo ha?” Domandò Junior. “Potrebbe essere importante saperlo.”
“Beh...” fece Loi “... dall'aspetto Clio sembra essere tagliata per il ruolo dell'ingenua sulla scena. E' bella, bionda e con gli occhi azzurri. La classica dama di cui innamorarsi.”
“Concordo.” Convinto Cosun.
“Prepariamoci allora.” Disse Fria. “Avete un abito adatto?” Chiese poi a Clio.

Guisgard 23-05-2015 00.10.43

Altea tornò nei sotterranei del castello, ma non vi trovò nessuno.
Pepino sembra svanito.
Il castello era ormai del tutto addormentato, visto che anche Ozilon si era coricato nella stanza scelta per passare la notte.
Forse solo i fantasmi ora vagavano tra quelle murature.

Guisgard 23-05-2015 00.13.23

“Si, molto carino...” disse Ilamei, sfogliando il libro “... ma questo genere di libri ne abbiamo anche qui in biblioteca... quella del monastero Francescano invece è zeppa di libri antichi e rari... forse hai perso un'occasione, ragazza mia, di trovare un bel testo eccitante ed avvincente...”

Clio 23-05-2015 00.15.27

Annuii agli attori.
"Sì, sembra un'ottima idea..." sorrisi "Dopotutto faccio spesso la ragazza ingenua, o anche oca e civetta per le mie azioni in incognito, e di solito i polli ci credono e cadono in trappola.." vagamente divertita "Figuratevi che ho ingannato il Vice Procuratore..".
Mi alzai.
"Non temete, ho l'abito adatto.." sparendo in camera mia.
Scelsi così un abito verde, senza spalline con una piccolissima cintura dello stesso tessuto del vestito. Non era lunghissimo, la sua ampia gonna era sufficiente sia per coprire la spada e la pistola, ma abbastanza corto per mostrare gli stivaletti neri, che custodivano un pugnale ciascuno.
Una cortissima giacca nera si fondeva bene con il taglio della scollatura, e indossai persino una collana, piuttosto semplice con una pietra nera incastonata.
Naturalmente indossai il mio basco, e una borsa nera per completare il tutto.
Ero pronta.
"Andiamo.." sorrisi agli altri.
E speriamo in bene...
Ma ero io che avevo vissuto di più situazioni del genere, dopotutto, dovevo essere forte per loro, se avessero visto tentennare me, cosa avrebbero pensato?


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