Camelot, la patria della cavalleria

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llamrei 31-07-2009 11.00.46

Il cavaliere perfetto
 
Pongo a tutti una domanda: qual è il vostro cavaliere ideale, colui che incarna, secondo voi, tutte le caratteristiche o la maggior parte di esse, e che potrebbe essere degno di essere preso in tale considerazione?

Morris 31-07-2009 17.15.21

SIR JESUS CHRIST: La sua spada fu la sua croce....morì..con la testa e le braccia...sull'elsa!

Sir Morris

llamrei 31-07-2009 17.51.33

Interessante risposta Sir Morris....latitate ultimamente....non è da voi....:neutral_think:

Vediamo....se fossi uomo il mio ideale di cavaliere potrebbe essere Alboino: il suo rito di iniziazione fu veramente...coraggioso.

Simon Templar 31-07-2009 18.06.32

Citazione:

Originalmente inviato da llamrei (Messaggio 9183)
Pongo a tutti una domanda: qual è il vostro cavaliere ideale, colui che incarna, secondo voi, tutte le caratteristiche o la maggior parte di esse, e che potrebbe essere degno di essere preso in tale considerazione?


...l'ideale di cavalier perfetto è completo solo se al suo fianco avrà una dama che sarà sua complice in tutto!

llamrei 31-07-2009 21.36.38

@Simon Templar: lodevole da parte vostra;) e un nome?

Guisgard 01-08-2009 02.25.27

E' arduo trovare il cavaliere perfetto.
L'uomo, anche il migliore, dovrà sempre fare i conti con la sua natura mortale ed imperfetta.
Prendiamo tre cavalieri "esemplari".
_Orlando (o Rolando), protagonista della memorabile Chanson de Roland, trova la sua esaltazione nella morte che lo aspetta a Roncisvalle.
I suoi valori (attaccamento alla fede, alla patria ed alla moglie) lo portano a sacrificarsi contro gli infedeli.
Tuttavia egli, proprio in quel momento, pecca di orgoglio.
Si rifiuta infatti di suonare il sacro corno per invocare i soccorsi di re Carlo, portando se stesso ed i suoi al martirio.
Però alla fine, in un atto drammatico ed altissimo allo stesso tempo, egli, morto per i valori più alti che conosce, rende il guanto destro a Dio, massimo esempio di totale sottomissione, e venendo quasi santificato, in una straordinaria scena che sembra richiamare alcuni momenti del sacrificio di Cristo.
_Lancillotto, il primo e perfetto cavaliere. Colui che è destinato all'impresa più alta: ritrovare il Sacro Graal.
Ma anche in questo caso il nostro eroe pecca (in maniera ben più grave di Orlando), innamorandosi della moglie del suo re e violando un sacramento divino.
Ma il perdono di Artù e gli ultimi anni di vita trascorsi quasi come un eremita, porteranno Lancillotto ad una mistica pace e serenità.
E la grandezza di suo figlio Galahad simboleggia quasi il perdono e la ricompensa per Lancillotto.
_Infine Parsival, il più alto esempio di ideale cavalleresco.
Tuttavia egli solo dopo molte sofferenze e prove, dopo essersi purificato dai suoi peccati, potrà portare a termine il suo santo compito.
Egli infatti fallirà quando giungerà al cospetto del Re Pescatore per la prima volta,
avendo nell'anima la colpa della morte di sua madre.
Solo immani sofferenze e la remissione dei peccati lo renderanno il cavaliere puro e degno della mistica impresa.
Tutto questo per comprendere che ogni cavaliere deve compiere il suo cammino, la sua formazione.
Combattere contro le proprie debolezze ed i propri demoni.
E solo dopo tutto questo, immedesimandosi nei valori più alti ed eterni, egli potrà dirsi degno della cavalleria e dei suoi ideali.
La santità e l'eroismo cavallereschi sono valori assoluti che richiedono la più alta e totale devozione.
Forgiano che li abbraccia, conducendo il prescelto da una natura debole e mortale ad uno stato di assoluta e mistica grazia.
Solo allora avremo il cavaliere ideale e perfetto.

llamrei 01-08-2009 14.18.23

Sir Guisgard, concordo con voi: trovare il cavaliere perfertto è forse una utopia. Credo che ognuno di noi abbia comunque un suo "eroe"privato, un "cavaliere ideale che incarni la maggior parte delle qualità" come avevo posto la domanda in precedenza.

Io ho risposto Alboino. Alboino per il coraggio che ha dimostrato nel momento della sua iniziazione, certamente voi la conoscete e magari mi potete anche rendere atto del coraggio da lui stesso dimostrato. Alboino non è perfetto. Pecca quando offre il vino alla moglie...dentro una coppa che era costituita dal cranio del padre di lei.

Rolando: ah avete ragione. Troppo orgoglio nel non ascoltare le parole del cugino quando lo incitava a suonale l'olifante...si ravvedrà alla fine quando ormai è troppo tardi. Menzionate Alda.....veramente credo che Roland fosse più attaccato a Durlindana che ad Alda....La povera Alda si strugge, muore di crepacuore dopo aver appreso della morte di Roland .... Roland in una lassa rivolge il suo addio proprio alla sua fedele amica, non Alda ma a Durlindana

Parsifal: ah il cavaliere che giungerà alla perferzione solo dopo tanti tanti errori. Il primo errore fu quello di seguire il consiglio della madre quando gli suggerì di "non fare domande inopportune". Questo consiglio sarà la causa dell'errore -come detto da voi- che Parsifal farà al cospetto del Re Pescatore.

Ogni Cavaliere ha un suo bagaglio di doti e ognuno ha le sue pecche in quanto uomo.

Simon Templar 01-08-2009 17.59.34

Citazione:

Originalmente inviato da llamrei (Messaggio 9197)
@Simon Templar: lodevole da parte vostra;) e un nome?


Giovanni dalle Bande Nere o in alternativa Francesco Sforza,due cavalieri 'sui generis' ma esistiti veramente,sebbene in entrambi i casi le figure 'femminee' appaiano in secondo piano...o peggio non compaiano affatto!

Guisgard 01-08-2009 18.57.34

Citazione:

Originalmente inviato da llamrei (Messaggio 9200)
Sir Guisgard, concordo con voi: trovare il cavaliere perfertto è forse una utopia. Credo che ognuno di noi abbia comunque un suo "eroe"privato, un "cavaliere ideale che incarni la maggior parte delle qualità" come avevo posto la domanda in precedenza.

Io ho risposto Alboino. Alboino per il coraggio che ha dimostrato nel momento della sua iniziazione, certamente voi la conoscete e magari mi potete anche rendere atto del coraggio da lui stesso dimostrato. Alboino non è perfetto. Pecca quando offre il vino alla moglie...dentro una coppa che era costituita dal cranio del padre di lei.

Rolando: ah avete ragione. Troppo orgoglio nel non ascoltare le parole del cugino quando lo incitava a suonale l'olifante...si ravvedrà alla fine quando ormai è troppo tardi. Menzionate Alda.....veramente credo che Roland fosse più attaccato a Durlindana che ad Alda....La povera Alda si strugge, muore di crepacuore dopo aver appreso della morte di Roland .... Roland in una lassa rivolge il suo addio proprio alla sua fedele amica, non Alda ma a Durlindana

Parsifal: ah il cavaliere che giungerà alla perferzione solo dopo tanti tanti errori. Il primo errore fu quello di seguire il consiglio della madre quando gli suggerì di "non fare domande inopportune". Questo consiglio sarà la causa dell'errore -come detto da voi- che Parsifal farà al cospetto del Re Pescatore.

Ogni Cavaliere ha un suo bagaglio di doti e ognuno ha le sue pecche in quanto uomo.

Milady, come sempre, concordo con il vostro pensiero.
Un unico neo mi sorge solo in un punto: quando, a mio giudizio, sottovalutate la devozione che Orlando ha della sua bella moglie.
L'addio a Durlindana non rappresenta una preferenza o una scelta tra l'amore e l'ideale cavalleresco.
Egli forse, nell'omaggiare la sua superba spada, mostra quasi il cordoglio e il dispiacere di non aver portato fino in fondo il suo compito, cadendo per mano proprio di coloro che invece avrebbe dovuto distruggere.
Il legame tra il cavaliere e la sua spada è spesso un simbolismo fortissimo tra egli ed il suo ideale più alto.
Non a caso, citando un altro caso esemplare, Artù che sul punto di spirare ricorda nei suoi ultimi sospiri ciò che più ama: la moglie Ginevra che perdona, l'amico Lancillotto e la sua Excalibur, macchiata dal sangue del suo stesso popolo.

llamrei 01-08-2009 19.19.03

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 9202)
, Artù che sul punto di spirare ricorda nei suoi ultimi sospiri ciò che più ama: la moglie Ginevra che perdona, l'amico Lancillotto e la sua Excalibur, macchiata dal sangue del suo stesso popolo.

Assolutamente concorde: da ricordare che la Spada, per il Cavaliere medievale, era considerata una "fedele compagna" degna di stima e di riverenza, alla pari della dama compagna. Infatti alle spade venivano dati dei nomi, Excalibur in un caso e Durlindana nell'altro.
Ve ne erano altri di esempi ma ora mi sfuggono...:neutral_think::neutral_think:


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