Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 13-01-2016 01.24.30

Feci un sorrisino beffardo al soldato, tornando subito seria e spostandomi per far avvicinare la ragazza dietro di me.
"Ah dimenticavo" voltandomi verso i soldati "È impossibile che fossi io quella che batte per le strade tutte le sere, altrimenti mi sarei ricordata delle vostre madri, scommetto che sono delle gran lavoratrici" con un sorriso, per poi andarmene senza dargli modo e tempo di rispondere.
Raggiunsi poi l'erboristeria, la aprii e mi sedetti al bancone a consultare l'herbarium in attesa di qualche cliente.

Dacey Starklan 13-01-2016 01.29.24

Arrivammo infine in una saletta,superato da corridoio e le scale.

Mi ritrovai dinanzi ad un uomo ben vestito, dai tratti decisi e nordici. Lo squadrai per un attimo credendo che fosse il barone ma da come gli si rivolse Betta capii di essere in errore. Si chiamava Jean e stava a lui introdurmi al barone.

Finsi di non notare la sua occhiata fin troppo lunga e lo seguii fino alla porta.

Guisgard 13-01-2016 01.31.05

Il Maresciallo fissò Clio.
“No, per ora non ci sono compiti urgenti per voi...” disse con tono secco “... ma è bene che comprendiate come stanno le cose qui... io sono ser Fagan, Maresciallo di Monsperon... la più alta carica militare di queste terre dopo il barone naturalmente. Sarete al suo servizio e ne difenderete le terre e l'autorità, oltre che la persona. Egli non è in buoni rapporti con il vescovo e la Chiesa, dunque ogni giuramento prestato dai suoi vassalli è annullato. Per questo si è circondato di uomini i cui servigi possono essere comprati. Insomma, mercenari. Come voi. Se farete il vostro dovere riceverete quanto pattuito. Questo è quanto.” Guardò un soldato e gli fece cenno di condurli nei loro alloggi.
Poco dopo, Clio ed i suoi fratelli avevano preso possesso degli alloggi preparati per loro.
“Cosa pensi di questo luogo?” Elas a Clio.

Guisgard 13-01-2016 01.35.25

A quella pungente battuta di Gwen, i soldati restarono sorpresi e non fecero in tempo a replicare.
La ragazza infatti andò via.
Aveva svolto il suo dovere rispondendo alle loro domande.
“Quella ragazza merita una lezione...” disse fra i denti uno dei militari, mentre la fissava andare via.
La giovane raggiunse la sua erboristeria e cominciò la sua giornata di lavoro.
Poco dopo entrò una nana.

Clio 13-01-2016 01.39.21

Ascoltai attentamente il Maresciallo, era sempre utile comprendere al meglio il luogo in cui ci trovavamo, i compiti affidatoci, la situazione politica e militare.
Qui non sembrava poi troppo difficile, il barone si era inimicato il vescovo, e aveva bisogno di uomini.
Ottimo per noi.
Niente di folle o incosciente come ci era spesso capitato.
Semplice routine militare di difesa, una passeggiata.
Fui lieta di prendere possesso dei miei alloggi, erano abbastanza spaziosi, più di quanto mi aspettassi.
Evidentemente il barone ci teneva a fare bella figura, bisognava dargliene atto.
Poco dopo ci riunimmo tutti, ed Elas mi parlò.
"Beh, mi sembra abbastanza semplice come compito.. niente che non avrebbero fatto le guardie se non avesse avuto problemi col vescovo.. evidentemente il barone è un uomo che crede di poter comprare tutto col denaro..." sorrisi "E nel nostro caso ci ha visto bene...".
Sprofondai in una poltrona.
"Voi che ne dite?" chiesi agli altri "Dannazione muoio di fame, spero ci diano da mangiare in questo posto.." guardandomi attorno.

Lady Gwen 13-01-2016 01.40.36

Ero intenta a leggere, quando i campanelli della porta d'ingresso mi destarono ed entrò una nana.
Chiusi l'herbarium.
"Salute a voi" le dissi gentilmente "Di cosa avete bisogno?"

Guisgard 13-01-2016 01.46.15

Jean bussò e poi aprì la porta, facendo segno a Dacey e a Betta di seguirlo.
I tre si ritrovarono in un vasto salone, dove l'altezza era sproporzionata rispetto alla lunghezza ed all'ampiezza di quell'ambiente.
Al centro della sala dominava una lunga tavola di assi di quercia rozzamente tagliate ed approssimativamente lucidate.
Ai lati opposti del salone stavano due grandi focolari, le cui canne fumarie però erano così mal costruite che gran parte del fumo si espandeva all'interno della sala anziché trovare sfogo all'esterno, così che le lunghe travi del soffitto erano annerite dalla fuliggine.
Alle pareti erano appese armi da guerra e da caccia e ad ogni angolo si aprivano porte laterali che davano accesso ad altri locali del vasto edificio.
“Sua signoria vi riceverà quanto prima.” Disse Jean alle due ragazze, per poi riempire tre bicchieri con una brocca di vino rosso posta sulla tavola. “Prego...” offrendone un bicchiere a Dacey.

Dacey Starklan 13-01-2016 01.51.59

Entrammo in questa enorme stanza, così diversa dagli ambienti a cui ero abituata e così, così rozza. Questa fu la prima parola che mi passò per a testa osservando i paramenti alle pareti, gli assi e i legni, per non parlare dell'insopportabile puzzo di fumo che anneriva il soffitto.
Smisi di osservare quando mi venne offerto del vino da Jean, del quale non avevo ben compreso il ruolo.
<< Io non bevo vino signore>> rifiutai il bicchiere con garbo ma con fermezza.
Volevo essere più che lucida quando mi sarei trovata faccia a faccia con il barone.

Guisgard 13-01-2016 01.55.06

“Già, anche io ho un po' di appetito...” disse Kostor avvicinandosi ad una finestra “... ho sentito dire che la cucina qui a Sygma è davvero prelibata... io però da sempre prediligo la quantità alla qualità.”
“Immagino...” ridendo Elas “... non hai mai fatto molta differenza tra una pernice ed un pollo.”
“Piantala tu...” fissandolo Kostor “... sei invidioso perchè non vizi a tavola.”
“Mentre giungevamo al castello” intervenne Tussor “mi è parso di vedere manifesti con taglie... forse riguardano i nemici del barone, o qualche traditore in fuga.”
“Di certo toccherà a noi stanarli.” Annuì Kostor, per poi guardare Clio.

Guisgard 13-01-2016 01.57.27

La nana entrò nell'erboristeria, facendo tintinnare i campanelli sulla porta.
“E' tardi, anzi tardissimo e non so come fare.” Disse avvicinandosi a Gwen. “E' una disdetta!” Scuotendo il capo.


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