Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 13-01-2016 00.33.28

“Non avere fretta...” disse il soldato a Gwen “... ci sono alcune domande a cui rispondere... a quale Credo religioso appartieni? Che simpatie politiche nutri? Infine, se hai parenti o amici Capomazdesi.” Fissandola.

Guisgard 13-01-2016 00.37.19

Marwel in sella alla fedele Mantya giunse al castello baronale, dove i soldati registravano gli stranieri che si presentavano per il censimento.
Non vi era molta gente, in quanto i pochi stranieri rimasti erano perlopiù noti alle autorità.
La ragazza notò alcuni militari sotto un androne.
Lì ci si presentava per il censimento.

Lady Gwen 13-01-2016 00.40.55

Ecco che le cose si complicavano.
"Non ho credo nè religioso, nè politico, non mi interesso dei fatti di politica e non ho nessun parente o amico Capomazdese" risposi, tranquillamente.
Odiavo mentire sulla mia religione, era la cosa in cui credevo di più, ma non potevo parlarne e dovevo scegliere il male minore.

Marwel 13-01-2016 00.42.12

Marwel si voltò e vide alcuni soldati. Il suo sguardo si posò su una figura femminile a cui venivano poste delle domande e decise quindi di raggiungere quei militari e attendere il suo turno.
Doveva pensare ad un nome e doveva farlo subito.

Guisgard 13-01-2016 00.56.21

Betta sorrise a quelle parole di Dacey.
“E sia...” disse “... non ti chiamerò più infedele... è un modo di apostrofare voi orientali e in tutta sincerità lo ripeto senza alcuna malizia e disprezzo. Ma come detto non mi rivolgerò più a te in tal modo.”
E l'aiutò a prepararsi.
Ed alla fine la stessa Betta ammirò la bellezza della principessa egea.
La figura di Dacey poteva in effetti essere paragonata senza sfigurare alle belle dame di Sygma.
L'abito di foggia orientale che indossava metteva in risalto il suo corpo squisitamente armonioso, insieme ad un velo di seta verde che ben si intonava alla sua carnagione chiara.
Gli occhi ambrati e luminosi, l'arcata armonica delle sopracciglia, il naso ben conformato, i denti bianchi come perle e la folta treccia corvina, acconciata con maestria in una piccola spirale di riccioli attorcigliati che scendevano sul collo slanciato e sul seno che si intravedeva appena sotto una zimarra di seta persiana, ricamata con fiori naturali su un fondo di acquamarina.
“Andiamo, il barone ci attende.” Betta guardando Dacey.
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Dacey Starklan 13-01-2016 01.03.26

Non c'era altro da fare se non seguire la ragazza, con estrema titubanza ma camminando con la fierezza che mi era stata insegnata.

Ero sicura del mio aspetto, di me stessa e delle mie capacità. Dovevo solo non farmi prendere dalla paura e sarebbe andato tutto bene. Almeno questo mi dicevo mentre procedevo per i corridoi.

Da un certo punto ero a che incuriosita dal barone.

Guisgard 13-01-2016 01.09.20

Il soldato condusse Clio ed i suoi compagni dal Maresciallo.
Era questi un uomo oltre la quarantina, alto, asciutto e robusto, di un fisico temprato dalle lunghe fatiche e dal continuo esercizio.
Come se egli avesse affrontato e vinto mille prove e nel contempo fosse pronto a sostenerne altrettante.
Sul capo aveva un berretto purpureo foderato di pelliccia e sul volto aveva impressa un'espressione volta ad incutere rispetto, se non addirittura timore agli sconosciuti.
I lineamenti erano marcati ed intensamente espressivi, mentre gli occhi, acuti e penetranti, sembravano voler sfidare ogni opposizione al suo volere.
Una lunga e profonda cicatrice sul sopracciglio gli dava un'espressione ancor più severa e un che di sinistro.
Il Maresciallo fissò uno ad uno i mercenari, soffermandosi infine su Clio.
“Il vostro incarico” disse alla ragazza “è alquanto semplice. Difendere ad ogni costo la legge e chi la rappresenta in queste terre. Contro ogni tipo di nemico.” Sentenziò il Maresciallo, per poi togliersi il berretto.
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Guisgard 13-01-2016 01.13.04

“Ottimo modo di vivere.” Disse il soldato a Gwen. “Così eviterai molti malanni.”
E tutti gli altri soldati risero.
In quel momento si avvicinò Marwel.
“Eccone un'altra.” Uno dei soldati indicandola.
“Avanti...” il militare che annotava a Marwel “... nome, provenienza, mestiere, Credo Religioso e idee politiche.” Domandò a raffica alla giovane appena giunta.

Clio 13-01-2016 01.20.11

Scrutai il maresciallo cercando di comprendere la sua indole.
Spesso i particolari rivelavano molto di una persona, anche al primo sguardo.
E il maresciallo sembrava un ottimo militare, un uomo spiccio e pratico.
Restai ad osservare l'uomo mentre ci illustrava il nostro incarico.
Tutto qui? Pensai.
Niente ribelli da stanare, damigelle da salvare, niente missioni estreme che i normali soldati non avevano coraggio di affrontare?
Beh, il barone doveva essere davvero molto ricco se poteva permettersi niente meno che i Montanari per delle semplici mansioni di difesa.
Meglio per noi, un po' di riposo non ci avrebbe certo fatto male.
"Ottimo.." dissi, annuendo, evitai di dire che eravamo abituati a ben altro, per non sminuire il compito che ci era stato affidato.
Avevamo tutto l'interesse a far credere che per noi era un incarico di tutto rispetto per non mettere in discussione la nostra paga.
Che era davvero alta, o non saremmo arrivati lì.
O avrei trovato una scusa per evitare di tornare a Sygma.
Ma tanto ero sicura che nessuno mi avrebbe riconosciuto, erano passati anni dopotutto.
"Siamo reduci da un lungo viaggio, se non avete urgente bisogno del nostro intervento in qualche questione, vi sarei grata se ci mostraste i nostri alloggi.." dissi al maresciallo.

Guisgard 13-01-2016 01.23.09

Betta condusse Dacey fuori dalla stanza.
Attraversarono un lungo corridoio, per poi salire una scalinata in pietra consumata.
Infine giunsero in una saletta laterale, scandita da alte bifore, dove vi era un uomo.
Indossava abiti civili, da dignitario, eppure una spada corta, usata per la difesa personale, guarniva il suo cinturone.
Era alto e robusto, dai corti capelli biondi e l'espressione pulita.
“Il barone ci attende, messer Jean.” Disse Betta all'uomo.
“E' lei l'ostaggio?” Jean fissando Dacey. “E' molto bella.”
“Si, è lei.” Annuì Betta.
“Venite...” Jean alle due ragazze, dopo aver indugiato qualche istante sulla bella principessa egea.
E i tre arrivarono davanti ad una porta di robusto legno.


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