Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 12-01-2016 03.01.37

Il gallo cantò di nuovo e a poco a poco il Sole spuntò, illuminando la stanza e il mio viso.
Così controvoglia mi alzai ,mi preparai e scesi di sotto a fare colazione con del latte e una focaccia dolce.
Quando finii, indossai il mantello e uscii, diretta dal Maresciallo.

Dacey Starklan 12-01-2016 03.11.16

Trattenni il fiato. Ero in alto, più di quanto non ero mai stata in vita mia. E questo mi inorridì, il panorama era terrificante e questo mi fece capire che non potevo di certo fuggire per quella via.
Dannazione.
Tornai a sedermi sul letto e all'arrivo del cibo ringraziai la giovane.
<< Farò come suggerite si>> presi un pezzetto di pane spezzandolo rigorosamente con la mano destra e gustandolo evitando di far briciole.
<< Grazie per il pasto>> e congedai Betta, per poter mangiare in tranquillità. Infine mi lasciai cadere nel sonno, senza pensare a nulla.

Guisgard 12-01-2016 03.24.39

Gwen si alzò, fece colazione, si preparò ed uscì, diretta verso il castello baronale.
Risalì la strada principale, fino a deviare dove sorgeva il maniero.
Era un edificio alto e irregolare, che conteneva numerosi cortili e recinti interni, estendendosi su un vasto spazio e che ben testimoniava la ricchezza del suo proprietario e della nobiltà Sygmese in generale.
Il castello naturalmente non era privo di difese, come qualsiasi altra costruzione nobiliare di quel tempo, dato il travagliato periodo storico che si viveva.
Infatti il maniero era tutto circondato da un profondo fossato, alimentato da un vicino corso d'acqua ed una doppia cinta muraria ne difendeva gli argini esterni ed interni.
Sul lato che guardava il pendio del colle si apriva un alto portone che comunicava con una porta interna.
Naturalmente era stata presa come precauzione quella di costruire tale entrata sotto i bastioni del castello, in modo che, in caso di attacco, poteva essere difesa da arcieri e frombolieri.
http://chiantislow.it/wp-content/upl...-5-823x420.jpg

Guisgard 12-01-2016 03.32.16

Fu un sonno naturalmente inquieto quello di Dacey.
Inquieto e breve, dato che poco era rimasto ormai di quella notte da dedicare al riposo.
L'alba non tardò ad illuminare la bella terra di Sygma, invadendo con la sua lieve luce la stanza in cui era stata rinchiusa la principessa.
Tutto dall'esterno però cozzava con la sensazione di essere prigioniera.
Dalla finestra, infatti, nonostante le grate che rendevano quel luogo angosciante, si poteva ammirare un ampio scorcio delle colline che circondavano dolcemente la città.
Ulivi e vitigni declinavano dolcemente su quei ridenti pendi di regolati cipressi, dove nelle ampie vallate intere distese si brulicanti macchie di ogni sfumatura di verde e giallino accarezzavano e screziavano quei luoghi da favola.
Tutto ciò fino a quando Dacey sentì la porta della stanza aprirsi.

Lady Gwen 12-01-2016 03.32.35

Giunta al castello, non potei non notate l'importanza di quel luogo, che mostrava chiaramente il potere e la ricchezza di chi vi abitava.
Ovviamente, visti i tempi, la difesa era raddoppiata e ciò si evinceva ad esempio dalla doppia cinta muraria nei pressi del fossato.
Ci ero già venuta tre anni fa, appena arrivata a Monsperon, ma ogni volta quel luogo mi sorprendeva.
Destandomi dalle mie riflessioni, vi entrai, sperando di poter fare presto e aprire l'erboristeria il prima possibile.

Guisgard 12-01-2016 03.40.05

Gwen giungendo al castello vi trovò il portone aperto, sotto il quale alcuni soldati annotavano tutti coloro che si presentavano per il censimento.
E naturalmente non erano tanti, visto che molti stranieri presenti in quelle terre era stati uccisi, cacciati o fuggiti volontariamente.

Dacey Starklan 12-01-2016 03.42.00

Mi destai per via della luce che penetrava attraverso le inferiate poste alle finestre. Stropicciaci gli occhi e allora rividi la stanza della mia prigionia. Non era stato un brutto sogno purtroppo. Era la cruda realtà.
Andai alla toiletta per pettinarmi i capelli e cercare di essere presentabile e mentre intrecciavo i capelli un uccellino si posò sul davanzale. Sorrisi a quella vista ricordando i miei canarini e così gli andai vicino, con cautela per offrire all'animaletto qualche briciola. Il volatile era incuriosito e stava per decidersi a fare la grande mossa e prendere il pane ma il cigolio sordo della porta lo intimorì tanto da farlo volar via. A nulla valse lo sguardo che gettai al bel panorama. La paura iniziava a farsi sentire.

Guisgard 12-01-2016 03.47.36

La porta si aprì e Betta entrò nella stanza.
“Buongiorno.” Disse a Dacey. “Riposato bene? Vedo hai mangiato, meglio così. Devo prepararti, poiché il barone vuole vederti. E dovrai essere più che presentabile.” E gettò sul letto alcune stoffe.

Lady Gwen 12-01-2016 03.49.42

Giungendo al castello, vidi alcune guardie annotare la presenza di coloro che si presentavano al censimento ed erano molto pochi.
Questo da una parte mi rincuorò, poichè non ci sarebbe voluto molto, ma dall'altra mi terrorizzò perchè sapevo cosa fosse successo agli altri.
Seguii le altre persone e mi avvicinai alle guardie.

Dacey Starklan 12-01-2016 03.52.35

Allungai l'occhio sui tessuti, erano tutti di ottima qualità e mi parve addirittura di individuare della sete proveniente dalla lontana Cina.
<< Non capisco perché devo essere presentabile se dite che non valgo niente >> sfiorai una stoffa dai colori dell'acquamarina.
<< Sai come si veste una donna del mio paese?>> ovviamente non poteva, che domanda sciocca.
Mentre mi preparo continuai. <<. E com'è questo barone?>>


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