Camelot, la patria della cavalleria

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Merlino 17-08-2010 22.23.56

Attacco agli Iceni
 
Citazione:

Nel cuore della notte si sentì bussare forte al Grande Portone. Il Guardiano, addormentatosi, si svegliò di colpo ed andò ad aprire. Sulla soglia si stagliavano due incombenti figure di cavalli sui quali montavano due uomini. Facevano parte del Drappello di Esplorazione. "Sono tornati!" disse uno "Li abbiamo visti, gli Iceni sono tornati! Hanno attaccato il villaggio di Estwick e da quanto ci è stato detto si preparano ad attaccare Baronsea per domani notte!" il Guardiano ancora assonnato sussultò e facendoli entrare esclamò "Vado a svegliare subito il re! Che disdetta, proprio ora che il Sire è malato!" Tornò poco dopo rivolgendosi ai due esploratori "C'è una riunione straordinaria nel piazzale, vado a chiamare il resto della servitù: bisogna svegliare i cavalieri! Voi due potete rifocillarvi". I due esploratori si congedarono mentre il Guardiano andò a chiamare altri servi e in men che non si dica si trovò già nel piazzale a bussare a diverse porte. Uscì dalle mura, aveva intenzione di andare a chiamare il cavaliere Merlino, da poco giunto a Camelot ma già decantato per il suo valore e la sua lealtà. Merlino abitava in un piccolo palazzo appena fuori dalle mura, una semplice casa che si differenziava da quelle degli altri cavalieri che preferivano dimore più comode e lussuose. Il Guardiano arrivato alla casa di Merlino bussò tre volte...
Sentii bussare tre volte, subito saltai su e andai ad aprire. C'era il vecchio Guardiano sulla porta che con il fiatone mi disse "Gli Iceni sono tornati, c'è una riunione straordinaria nel piazzale!" Mi allarmai e mi vestii subito indossando l'armatura; presi la mia spada, Gaberil, e misi negli stivali un pugnale. Uscii subito e mi diressi di corsa nel piazzale. 'Credevo che fossero stati sterminati qualche decina di anni fa' pensai riguardo agli Iceni. Arrivato nel piazzale vidi che c'erano già quasi tutti i cavalieri, circa una ventina. Alcuni li conoscevo, altri li avevo visti solo di rado. C'era chi aveva un'aria incuriosita, chi invece metteva in mostra una crescente ansia mal celata da parole di coraggio. Dopo qualche minuto uscì dal castello un legato del re il quale, dopo essersi accertato che eravamo tutti presenti, si rivolse a noi dicendo "Gli Iceni sono tornati! Il re mi manda a riferire a voi tutti che è necessaria l'organizzazione di una spedizione per domani mattina all'alba verso la loro presunta postazione, i boschi di Long Hill. Il Sire ha messo a capo di tale spedizione il neoarrivato Merlino, di cui riferisce essere il più esperto nelle marce in terre ostili. Confida inoltre in ognuno di voi e nel vostro buon senso. Che Dio sia con voi!". Mentre il messo tornava nel Castello vidi molte teste girarsi verso di me, chi ammirato, chi con aria di sfida. Mi sentii in un primo momento confuso: era la prima volta che conducevo di persona una missione. Poi mi ripresi dai miei pensieri e mi infusi coraggio 'Re Artù mi ha affidato un'importante missione! Non posso fallire' dissi tra me e me. E così cominciò una nuova avventura...

Merlino 18-08-2010 09.38.23

Prepariamo la battaglia
 
Radunai tutti i cavalieri attorno a me esclamando "Forza, compagni d'arme! Tutti nella Sala della Tavola Rotonda!". Mi seguirono velocemente e in pochi minuti eravamo tutti radunati attorno alla tavola di Re Artù. Chiesi ad un servo lì presente di portarmi una mappa di tutte le terre attorno a Camelot e oltre confine. Dopo poco tornò con qualche pergamena. Analizzate un paio di mappe alla fine sentenziai "Bene, hanno sferrato un attacco ad Estwick, a nord-est, e si preparano ad andare a sud-est, verso Baronsea. Tra i due villaggi c'è un giorno di marcia quindi questo vuol dire che non torneranno a Long Hill, troppo lontano" ci furono dei cenni di assenso "Attaccando Long Hill possiamo tagliargli i rifornimenti velocemente in quanto credo che sia sguarnita, e poi dirigerci verso sud a difendere Baronsea, lì c'è una guarnigione di circa venti soldati se non vado errato, dovrebbero resistere abbastanza a lungo da attendere i nostri rinforzi" altri cenni di assenso. "Sapete tutti delle peripezie che potremmo incontrare lungo il tragitto, ma il re si fida di voi, quindi io non posso fare altro che seguire la sua giusta volontà"

Citazione:

E alzati tutti i calici tutti quanti brindarono al Re e a Camelot, e poco dopo un signore e cavaliere non noto a Merlino esclamò "Si narra che gli Iceni possano invocare spiriti e nebbie se vogliono! Cosa possiamo noi, poveri mortali, contro simili diavolerie?" "Potete opporre il vostro coraggio!". Nella Sala, accompagnato da un servo, veniva accompagnato il Sire Artù, che anche se debole e malato aveva il viso segnato dal coraggio come un vecchio leone. "Altro non potete opporre a simili malvagità il vostro coraggio e il bene per cui lottate. Ricordate sempre che se loro lottano per fame e voglia di razzie, credendoci usurpatori di questa parte di Britannia, noi lottiamo per stabilire la pace e per un bene comune. Ricordatevi che siete i miei cavalieri!" altri calici e grida di approvazione si alzarono dal tavolo, in nome del Sire di Camelot. "Ascoltate Merlino, la sua tattica sembra buona, e che Dio sia con voi!". Detto ciò i cavalieri si congedarono e partirono subito alla volta di Long Hill.


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