Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 08-09-2010 01.04.23

Elisabeth, Morrigan e Mion affrettarono il passo.
Capomagnus non era più un miraggio, un'illusione della foresta.
E poco prima del centro abitato, i tre notarono un carro attorno al quale vi erano un gruppo di persone.
"Chi saranno?" Chiese Mion con sospetto. "Sembrano armati... meglio essere prudenti."



Nello stesso momento, attorno a quel carro, Cavaliere25 era steso a riposarsi per le frustate subite.
"Vi ho trovato con facilità... sentivo odore di guai!" Disse ridendo forte Guisgard al giovane apprendista.
Poi, facendosi serio, aggiunse:
"Lady Talia è al sicuro..."
"Ed ora?" Chiese Maladesh.
"Voglio affrontare Cosimus e poi vi seguirò ovunque vogliate..."
"Se ti accoppa, come è facile prevedere, addio la nostra taglia!" Disse Maladesh.
Guisgard sorrise.
Ma un velo di nostalgia attraversava i suoi occhi.

Morrigan 08-09-2010 01.09.56

Morrigan annuì all'affermazione di Mion, anche se in realtà il suo cuore era calmo. Avevano affrontato con relativa facilità l'agguato nella foresta. Quel carro, che si sposava perfettamente con la calma agreste del piccolo borgo, le sembrava quindi di gran lunga più rassicurante.
Si volse allora verso Elisabeth, intuendo una mutazione nel suo pensiero.

"Lui è lì?", chiese, "Guisgard è lì?"

Guisgard 08-09-2010 01.15.58

Ma Elisabeth, come tutti loro, non aveva mai visto in volto Guisgard.
"Lo sapremo solo giungendo a quel carro!" Disse Mion con tono fermo.
E si diresse verso il carro.
E appena giuntovi, si trovò davanti Maladesh e i suoi due assistenti.
"Chi siete?" Chiese il cacciatore di taglie ai nuovi arrivati. "Cosa cercate attorno al nostro carro?"

Morrigan 08-09-2010 01.22.58

Morrigan fissò quegli uomini con fare sospetto. Non era prudente esporsi troppo. Troppi eventi si erano susseguiti in quei giorni, e troppa gente, sebbene per diversi motivi, poteva essere ancora alla loro ricerca.
Accennò un cortese cenno di saluto. Doveva trovare il modo di ingraziarseli, nella speranza di ottenere qualche informazione.

"Non vorremmo arrecarvi alcun disturbo, signore. Cerchiamo un luogo in cui rinfrescarci prima di riprendere il nostro viaggio. C'è tra voi qualcuno del luogo che possa indirizzarci?"

Guisgard 08-09-2010 01.29.16

"Beh..." disse Maladesh "... verso il centro abitato troverete una locanda... qui invece non vi è nulla che possa solo far pensare a qualcosa di comodo per un viaggiatore!"
Intanto, nel carro, Guisgard, Cavaliere25 e Tisson ascoltavano tutto.
"Pensi siano spie di Cosimus?" Chiese Tisson a Guisgard.
"Non lo so..." rispose lui guardando fuori da una piccola fessura "... sono in tre... due donne ed uomo... e sono armati... lui sembra uno spadaccino... mentre la donna che parla con Maladesh non mi sembra certo essere una pellegrina..."

Guisgard 08-09-2010 01.37.09

Nel frattempo, all'abbazia, Alwig provò una gran pena asoltando le parole di Talia.
"Esistono uomini risoluti, milady..." disse "... che amano come pochi... uomini capaci di gesta incredibili per il loro amore... io non conosco quel cavaliere... me se sopravviverà a questa storia, credo passerà la vita a cercarvi... o a dimenticarvi... ma se avete proprio deciso, allora temo che quel cavaliere non riuscirà in nessuna di queste due imprese..."
Smise di parlare per un momento e fissò con attenzione Talia.
"Una volta un saggio scrisse che l'amore, quello vero, non è un diritto, ma un dono... e non spetta a tutti... chi lo trova, dunque, deve conservarlo come il più prezioso dei tesori..."
Ma il vecchio chierico ben si accorse che la ragazza non voleva continuare oltre quella penosa discussione.
"E sia... farò come volete... scriverò quella lettera a vostro padre oggi stesso..."

Morrigan 08-09-2010 01.40.20

C'era qualcosa di strano in quell'uomo. Si era inavvertitamente parato davanti al carro, come per impedire loro di avvicinarsi troppo. Inoltre, sembrava stranamente nervoso, come se avesse fretta di vederli andar via.
I suoi sensi si erano acuiti in un istante. Era rischioso ed avventato, ma Morrigan voleva spingersi oltre, cercare di comprendere cosa nascondesse quell'uomo... è sicuramente rischioso e avventato, data la nostra precaria situazione... ma Morrigan era avventata, che le piacesse ammetterlo o meno!

"Grazie signore, siete cortese, ma avrei ancora una preghiera da farvi", disse, con voce che voleva essere gentile e pacata "Il viaggio è stato lungo e pieno di imprevisti... la nostra nobile signora non è avvezza a simili difficoltà. Potreste permetterle di riposarsi per qualche minuto nel vostro carro? Per qualche minuto appena prima di riprendere il cammino, e vi ricompenseremo per il vostro gesto"

Guisgard 08-09-2010 01.55.43

Maladesh fissò Morrigan.
"Veramente..." disse con fare scostante "... nel carro abbiamo un nostro compagno malato... ha contratto uno strano morbo... forse la peste... ed è meglio che nessuno si avvicini troppo al carro..."
All'interno del carro, nel frattempo, Guisgard osservava quella scena.
A quelle parole di Maladesh Mion lanciò un rapido sguardo a Morrigan.
"Una volta" cominciò a dire voltandosi e dando le spalle a tutti loro "Krishna si accorse di un grande carro che recava tutte le stelle del Cielo... il suo conducente, Phuao Vishnata, giurava di non voler attaccare il mondo, eppure gli uccelli che lo tiravano erano rivolti proprio verso la Terra..."
Estrasse con incredibile velocità la sua spada e la puntò al volto di Maladesh.
"Krishna capì che Phuao Vishnata mentiva!" Aggiunse. "Il vostro carro reca ancora a terra le tracce del suo passaggio... voi giungete dal borgo... e con un appestato nessuno vi avrebbe fatto passare!"

Morrigan 08-09-2010 02.06.58

Morrigan sorrise tra sè. Mion era riuscito ancora una volta a sorprenderla.
Così, mentre tutti tenevano gli occhi fissi su di lui, coperta dalla sua figura, aveva a sua volta estratto la spada, e con un balzo la sventolò sotto gli occhi dei due assistenti.

"Dunque, mio buon signore", disse con un sorriso, rivolgendosi a Maladesh "fateci vedere il vostro povero ammalato... chi sa che in questa lama egli non possa trovare un potente farmaco per il suo male!"

Guisgard 08-09-2010 02.28.56

In quello stesso istante il carro si aprì all'improvviso e saltarono fuori Guisgard, Cavaliere25 e Tisson con le armi in pugno.
"E sia, ricominciamo da capo!" Disse Guisgard. "Però stavolta le domande le facciamo noi!"
"E perchè mai, messere?" Chiese Mion. "Voi siete armati come lo siamo noi!"
"Noi siamo in sei, voi in solo in tre!" Intervenne Tisson.
"Un cavaliere vale ben tre manigoldi come voi!" Disse Mion. "Per un attimo ho creduto voi foste quel Guisgard di cui molti parlano..." aggiunse poi rivolgendosi a Guisgard "... ma mi sbagliavo..."
"E perchè mai?" Domandò Guisgard con un sorriso.
"La fierezza dello sguardo, la sicurezza dei modi, quel fare guascone mi stavono per ingannare... ma Guisgard dicono essere un cavaliere... e non si nasconderebbe mai in un carro come un topo in una fogna!"
"Se qui vi fosse Guisgard sareste già morto!" Disse Guisgard.
"Non vedo l'ora di incontrarlo..." rispose Mion con lo sguardo di ghiaccio.


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