Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Ambientazioni (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=10)
-   -   Ringraziamenti (Gdr: La leggenda dello Scorpione di Giada) (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2487)

Guisgard 26-03-2017 05.16.20

Ringraziamenti (Gdr: La leggenda dello Scorpione di Giada)
 
La realtà non c'è più, o per meglio dire c'è, ma non è dove noi crediamo sia.
Al suo posto c'è dunque solo un grande artificio, una messa in scena, una menzogna, un grande spettacolo, forse una tragedia o magari una farsa, quella cioè che voi state leggendo e che io ora sto scrivendo.
Insomma come se i grandi mezzi di informazione, di divulgazione avessero trasformato la vita in un grande reality, dove tutti recitano, dove tutto è finto, deciso a tavolino, dove ognuno interpreta un ruolo, eccezion fatta per chi guarda e crede invece di poter decidere, di poter scegliere, di poter vivere liberamente.
È la tanto discussa Teoria del Complotto, sorta forse tre secoli fa, prima delle grandi rivoluzioni borghesi ed atee, prima della nascita degli stati liberali e laici, prima del Quarto Potere, ossia la stampa, prima del Grande Fratello e di tutta la miriade di reality che invadono quotidianamente i nostri sogni e le nostre illusioni.
Questo nostro ultimo Gdr, La leggenda dello Scorpione di Giada, sulle orme della fervida e vivace letteratura cosiddetta Utopistica e Visionaria, sulla scia di film come “Essi Vivono” o “Matrix”, al di là della trama che racconta, dei personaggi che anima, delle ambientazioni che descrive, ci dice con forte intensità teorica che nessuno più tra noi pensa a quello che vede e legge, ma che forse ognuno di noi vede e legge ciò che già pensa, ciò che qualcuno vuol farci pensare.
Ognuno di noi è così impegnato a credere in questa realtà indotta, tanto da non riuscire neppure a cogliere i segni che potrebbero mettere in dubbio questa nostra convinzione, questa nostra illusione.
Fate attenzione nel rileggere questo Gdr, che come molti grandi autori del passato ci mostra come viviamo tutti in una grande illusione collettiva, come piante fatte germogliare in una serra artificiale, come cavie cresciute in laboratorio e di come non abbiamo nessuna intenzione di scoprire quale sia invece la realtà è la verità.
E nel ringraziare come sempre tutti voi per aver giocato e sognato con me in questo Gdr, chiudo con un'affermazione sarcastica, fino ad un certo punto, di Edmond Hamilton:
"Il mondo è cominciato con scimmie evolute in uomini e la sua fine sarà quando quegli stessi uomini saranno ammaestrati a tornare scimmie." :smile:

Clio 26-03-2017 09.08.01

Un gdr strano, un gdr dai tratti inquietanti.
L'idea che nulla sia vero, che la vita non sia altro che una lunga illusione orchestrata da qualcuno che vuole tenerci lontani dalla verità è effettivamente agghiacciante.
E devo dire che il gdr ha pienamente reso l'idea di quanto possa confondere e illudere una realtà fittizzia fatta solo per ammansire l'umanità che se avesse piena coscienza si ribellerebbe (forse).
Devo dire però, milord, che questo gdr è molte cose, oltre ad essere inquietante e ad affrontare una tematica così complessa e sfaccettata.
Questo gdr custodisce alcuni tra i momenti più belli, intensi, veri e unici che abbiamo mai vissuto insieme.
Ringraziarvi per questo mi sembra quasi fuori luogo.
Posso dirvi, che le emozioni di quelle notti le porterò con me, sempre.
Forse non esistono parole per descriverle, forse le abbiamo usate tutte per far scoccare la magia del gdr, renderlo vero, renderlo capace di toccarci il cuore, emozionarci, immedesimarci.
Notte dopo notte, post dopo post, emozione dopo emozione.
Perciò come ringraziamento per aver giocato e donato il vostro cuore a questa storia vi lascio, milord, quel sorriso che sorgerà sul mio viso ogni qual volta rileggerò quelle pagine, o ripenserò a quelle splendide notti che hanno dato vita a qualcosa di unico e immortale.
Lo porterò con me anche nella prossima avventura, che non vedo l'ora di cominciare.
Vi lascio però dell'altro, oltre a quel sorriso.
Vorrei lasciarvi un po' di speranza, come ho cercato di fare nel finale della nostra meravigliosa storia d'Amore, forse la più bella, intensa, dolce e appassionata che abbiamo mai vissuto.
Io credo davvero che non sia tutto un'illusione.
Possono esserlo molte cose, ma non tutto.
Esiste qualcosa che trascende anche il complotto più oscuro, anche le intenzioni più meschine.
Qualcosa che proveranno (stanno già provando in realtà) ad estirpare, senza mai riuscirci.
Qualcosa di talmente radicato nell'animo umano, da essere capace di resistere a tutto.
Di vincere tutto.
Io lo credo fortemente, e so che lo credete anche voi.
Naturalmente parlo della forza più potente al mondo, di quello che smuove ogni cosa, che sublima la vita stessa.
L'Amore.


Un ringraziamento, un saluto e un applauso vanno alle mie compagne di viaggio.
Le vostre storie mi hanno tenuto compagnia in questi mesi, ho sognato, sperato e tenuto il fiato sospeso insieme a voi ogni giorno in questi mesi.
Per altro.. che dire?
Pronte per la prossima avventura? ;)

Nyoko 26-03-2017 11.21.01

Accidenti, milord. Che dire, questo gdr ha avuto il suo impatto emotivo su di me. Certo, forse non è stato uno dei migliori che abbia fatto in un anno che sono membro di Camelot, ma ha avuto il suo impatto. Non so quanto la mia Nyoko abbia potuto vedere la differenza tra realtà e fittizio (considerando anche che divenne cieca ad un certo punto) ma tutto sommato la sua storia aveva il suo fascino. Tuttavia, non credo di aver tirato il meglio di me stessa. Ho dato un volto diverso a Nyoko e non è detto che rimanga, ma è stata una bella impresa mantenerla 😄 comunque vi ringrazio per avermi concesso questo nuovo viaggio avventuroso, e non vedo l'ora di poterne intraprendere un altro. Devo solo trovare una nuova parte per la mia Nyoko. Chissà quali vesti le farò indossare. 😌

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

Altea 26-03-2017 13.15.45

"Due strade trovai nel bosco e io scelsi quella meno battuta" disse Frost.
E penso a quella meravigliosa lezione sull' anticonformismo e camminare senza condizioni che un grande Robin Williams recitò nell' Attimo Fuggente..il ragazzo che sta in disparte avvalendosi del diritto di non partecipare.
Nella società attuale le menti sono, a volte, condizionate dai mass media o politici, pure da persone normali e altro.
E chi guarda coi suoi occhi, parla con i propri pensieri e non ascolta cio' che molti vorrebbero far credere una verita' assoluta o una loro propria verita' viene automaticamente messo in disparte, considerato..diverso e da evitare.
Ecco cosa era successo a Mister X..personaggio che ho trovato vicino al mio modo di essere..Altea trovò colui vicino ai suoi pensieri e modi di essere..e lei lo ha liberato e lui ha liberato lei dall' ossessionante pensiero che fin da piccola la attanaglia..essere diversa.
Ecco il motivo per cui evito la tv tranne che per programmi culturali seri e non leggo i quotidiani perché faziosi..come disse Mister X odio andare in spiaggia in estate e per questo derisa da molti..ma vi sono altri mille esempi.
È difficile liberare le "masse" da tutto questo, dagli stereotipi. .ma l' importante vi sia qualcuno che lo faccia e venga mosso dagli slanci del proprio Cuore.

Odio le frasi retoriche sapete Sir Guisgard. .vi dirò solo "grazie" e voi già avrete compreso..augurandomi Altea e Mister X porteranno avanti questa loro lotta insieme uscendone vincitori..ma lo sono già!!!È l' Amore che fa muovere la loro impresa oltre i propri ideali.

Lady Gwen 27-03-2017 02.32.20

Mi verrebbe da dire che questo Gdr sia finito al momento giusto, proprio in tempo perché Persefone, dea della vegetazione primaverile da cui ho preso ispirazione per questa mia Gwen, torni finalmente libera per far rinascere questa meravigliosa stagione, un po' come la mia piccola rossa, di nuovo libera di riabbracciare la sua famiglia e di vivere felicemente il suo Amore, senza l'ostacolo della sua prigionia.
È stato un Gdr a cui non so dare una collocazione, un po' forse per la sua occasionale ambiguità, forse per l'ennesima conferma che la realtà è un'illusione e ciò è alquanto agghiacciante, oltre che essere un richiamo ad un film con Jim Carrey che amo molto, ossia "The Truman Show", in cui il protagonista scopre che tutto il mondo aveva seguito la sua vita, fittizia, come un reality show, in cui persino il mare che cercava di attraversare per sfuggire a quella opprimente finzione, era in realtà un set cinematografico, come il cielo azzurro a cui volgeva lo sguardo e la terra che calpestava coi suoi passi.
Ciò che è ancora peggio però, in tutto questo, è la mancata "sconfitta dei cattivi", un must dei nostri Gdr, ma che qui è venuta a mancare, forse per sottolineare che non esiste rimedio a questa fittizia realtà, quasi una bugiarda verità, ma sono certa che, come Gwen stessa disse anche ad Elv, volendo io vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, "troveremo una soluzione a tutto questo, a qualsiasi costo e combattendo contro chiunque" ;)
Del resto, molte delle più grandi battaglie dell'uomo, nella storia, si sono combattute proprio nel nome della libertà e molte di esse sono state vinte, quindi sono certa che riusciremo anche in questo intento e a liberare le nostre ali da queste catene ;)

Anch'io ringrazio tutte le giocatrici, che costituiscono sempre, ognuna con la propria storia, un valore aggiunto alle nostre avventure ^_^

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Altea 30-03-2017 17.13.45

Sir Guisgard...parlo per me...ma sarei incuriosita dai vostri lavori per il nuovo Gdr..anche se negli enigmi già vi sono tracce. :smile:

Guisgard 30-03-2017 17.21.09

In effetti, milady, i lavori per il prossimo Gdr sono già iniziati e per ora posso solamente dirvi che potrebbe esserci una grossa novità.
Forse, chissà... ;)

Lady Gwen 30-03-2017 17.22.19

E fu così che le dame di Camelot iniziarono a sospirare...

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Altea 30-03-2017 17.22.52

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 104522)
In effetti, milady, i lavori per il prossimo Gdr sono già iniziati e per ora posso solamente dirvi che potrebbe esserci una grossa novità.
Forse, chissà... ;)

Voi sapete sempre stuzzicare la mia curiosità..;)..ora sarò in fremente trepidazione.

Altea 30-03-2017 17.23.37

Citazione:

Originalmente inviato da Lady Gwen (Messaggio 104523)
E fu così che le dame di Camelot iniziarono a sospirare...

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Lo volevo scrivere ma non ho voluto dargli questa soddisfazione lady Gwen :smile_lol:

Guisgard 30-03-2017 17.31.41

Citazione:

Originalmente inviato da Lady Gwen (Messaggio 104523)
E fu così che le dame di Camelot iniziarono a sospirare...


Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 104525)
Lo volevo scrivere ma non ho voluto dargli questa soddisfazione lady Gwen :smile_lol:

Miei signore, le dame di Camelot devono sempre sospirare.
Guai se così non fosse... ;)

Lady Gwen 30-03-2017 17.32.38

Naturalmente :D

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Altea 30-03-2017 17.33.02

Allora inizio a sospirare in questa insolita calura primaverile di oggi..:smile:;)

Guisgard 30-03-2017 18.28.32

Sappiate solo, care dame, che ci saranno due scenari tra cui scegliere e forse, come detto, una grande novità portata per la prima volta in un Gdr... ;)

Altea 30-03-2017 18.34.07

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 104532)
Sappiate solo, care dame, che ci saranno due scenari tra cui scegliere e forse, come detto, una grande novità portata per la prima volta in un Gdr... ;)

Intendete nel Gdr proprio..vi sono due scenari e spetta a noi decidere a quale far parte..

Lady Gwen 30-03-2017 18.36.16

La cosa si fa sempre più interessante, adoro le novità e le sorprese :D

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Guisgard 30-03-2017 18.45.04

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 104533)
Intendete nel Gdr proprio..vi sono due scenari e spetta a noi decidere a quale far parte..

Milady, come spesso accadde, anche stavolta io descriverò più di uno scenario, in questo caso due come detto, tra cui poi i giocatori dovranno votare il loro preferito :smile:

Altea 30-03-2017 18.48.07

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 104536)
Milady, come spesso accadde, anche stavolta io descriverò più di uno scenario, in questo caso due come detto, tra cui poi i giocatori dovranno votare il loro preferito :smile:

Bene..allora attenderò con ansia queste descrizioni :smile: e pure la novità..

Guisgard 02-04-2017 01.51.01

Un frammento rubato al nuovo Gdr.
Un frammento di scrittura, di sogno, ambiguo, enigmatico, ipnotico.
Un frammento che avvolge nella morsa di pensieri, parole, incubi, fantasmi e demoni.
I demoni di chi scrive e forse di chi legge...


Il giovane novizio attraversò tutti i gradi emotivi che un prigioniero passa durante la sua cattività.
Cominciò con la superbia, figlia dell'orgoglio e dell'egocentrismo, passando poi all'invidia, la più miserevole delle passioni umane, all'indifferenza, forza degli ignavi, fino all'odio verso i suoi simili, che è la degenerazione della condizione umana.
Arrivò persino a dubitare di se stesso, delle sue convinzioni, delle sue conoscenze e persino di essere dalla parte della ragione, giustificando così ciò che dicevano il Priore e gli altri confratelli.
Aveva ormai smesso di pregare Dio, poichè a suo dire solo i disperati ed i condannati arrivavano a pregare l'Altissimo, in quanto non avevano più speranza di essere uditi dagli uomini.
E lui non voleva cedere, non voleva sentirsi debole, egli odiava tutto ciò.
Era giovane, forte e dotto.
Molto più di tutti loro, persino molto più dello stesso Priore.
Anzi, era convinto che neanche Sua Grazia il vescovo poteva essere come lui.
Nessuno al mondo era come lui.
Ma ormai era ossessionato dal mondo stesso.
Era convinto che ci fosse proprio per questo una congiura contro di lui, contro il suo genio, la sua ambizione.
Si, volevano distruggerlo, ormai ne era certo.
Si era convinto che così la Chiesa ed i chierici tutti annientassero i loro nemici.
Ma non lui, lui era diverso.
Lui aveva il potere di farsi beffe di loro.
Lui aveva una mente superiore e quando pensava i suoi nemici erano impotenti.
Allora, nella solitudine della sua austera cella e nel deserto della sua mente visionaria, cominciò a ricostruire le epoche passate, rianimare i popoli estinti con le loro conoscenze, erigere di nuovo le antiche città perdute e dimenticate.
Tutto ciò ingigantito dalla potenza del suo genio, impreziosito dall'ardore delle sue infinite conoscenze, forgiato dall'eterno fuoco della ragione.
La storia, le arti, le scienze, le passioni umane erano ora alla sua mercé, come le illustrazioni di un romanzo, i quadri di una galleria.
Fu così, come un novello Romolo che contempla la sua pagana Roma, che iniziò a gettare nei meandri della sua mente le fondamenta di una nuova città.
Una città che sarebbe divenuta stato e poi impero.
Una città fatta di luce, di conoscenza, di verità e di libertà.
Una città che avrebbe dominato tutte le altre dall'alto, da dove gli uomini alzavano gli occhi e cercavano Dio nei Cieli.
Oltre le nuvole e le stelle avrebbero invece trovato solo la sua città, destinata a governare il mondo.
Cominciò a sognarla e poi ad immaginarla.
Come Nerone la bruciò più e più volte, rifondandola ogni volta più grande, trasformandola, come Augusto prima di lui aveva fatto con la stessa Roma, da città di mattoni in una di marmo.
I suoi mattoni ed il suo marmo avevano però le loro cave nella sua mente, nelle sue passioni e nelle sue ossessioni.
Sorse così Uaarania, la città del Sole.
I suoi soldati, come gli artigiani e gli operai erano triangoli isosceli, dunque assai temibili per la disuguaglianza dei loro lati.
La borghesia invece era composta da triangoli equilateri, da quadrati e da ogni sorta di poligoni dai lati uguali.
Subito sopra costoro vi erano gli intellettuali, distinti in parecchi gradi, divisi in pentagoni, esagoni, ettagoni, ottagoni continuando così via via che il numero dei loro lati aumentava.
E quando in certi individui il numero dei lati era prossimo all'infinito, tanto che la figura diventava indistinguibile da un cerchio, si entrava nell'elitè, negli Illuminati, ossia la classe più elevata di tutte.
Ogni figura, indipendentemente dai lati di cui era composta e dagli angoli che il suo perimetro generava, doveva muoversi solo sul suo campo di proiezione, altrimenti la perfezione delle leggi matematiche e geometriche che regolano Uaarania verrebbero sconfessate e ciò era inconcepibile.
Poiché la matematica è il solo alfabeto, terreno e concreto, con cui sono state scritte le pagine dell'universo.
A Uaarania è naturalmente vietata ogni forma di Religiosità, perché i loro Precetti non sono dimostrabili, nè riproducibili con le leggi della matematica.
E più di tutte è vietato il Cattolicesimo, poichè i suoi dogmi, se sviluppati, danno sempre come risultato ultimo un'equazione irregolare, dove le incognite X è Y sono sempre pari a zero 0.
http://3.bp.blogspot.com/-Ozolx8mEQr...1e53254e_L.jpg

Altea 02-04-2017 02.01.41

Tizio singolare quel prigioniero. .non molto simpatico visto oltre a essere anticlericale esalta addirittura la Matematica ..non sarei la cittadina ideale di Uaarania come vorrebbe lui.

Clio 02-04-2017 02.53.34

Se mi consentite milord, per essere uno che non ama la matematica sapete descriverla in modo eccelso.
Strano ed inquietante scenario, ma devo dire anche intrigante.
Sicuramente un ottimo inizio ;)

Nyoko 02-04-2017 10.50.16

Interessante come frammento, milord. Mi ha parecchio ispirata. Chissà quando avremo modo di iniziare una nuova avventura 😊

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

Lady Gwen 02-04-2017 10.58.48

Non sono mai stata ferrata coi numeri, lo sapete, ma è molto interessante questo frammento :)

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Altea 02-04-2017 16.13.02

Ma forse questo è il primo scenario??? Ricordo milord aveva detto avremmo scelto fra due..se riesco visto aprile è iniziato con tremila impegni.

Guisgard 03-04-2017 17.56.54

Un frammento rubato al nuovo Gdr ed al mondo che visiteremo oltre le sue pagine e le sue immagini fatte di parole e sogno...

Partito da Afragolopolis verso le 8.30, sono arrivato a Nolhia la sera dello stesso giorno a causa delle 2 ore di ritardo accusate dal treno.
Da quel po' che ho potuto vedere, la città mi è sembrata molto bella ed assai antica, proprio come appare nelle tante foto sui libri di storia.
Il giorno seguente, dopo una notte trascorsa in stazione, il treno ripartì, varcando dopo circa 10 ore i confini nazionali.
In breve ci siamo ritrovati nei massicci montuosi dell'Europa centro-settentrionale, in una delle regioni più misteriose ed isolate.
Guardando il paesaggio dal finestrino del treno ho avuto la netta e forte sensazione di lasciare il mondo civile e conosciuto per quello selvaggio ed ignoto.
Persino il più occidentale e moderno ponte sul fiume Mosa, in questi passi ampio e profondo nel suo corso, ricordava un'architettura gotica sconosciuta nel nostro Occidente.
Giunti a Ultrecht in perfetto orario, ho trascorso la notte all'Hotel Erasmus, dove ho potuto provare uno dei piatti tipici del posto ed il cameriere mi ha assicurato, vedendo il mio apprezzamento nell'assaggiarlo, che avrei potuto gustarlo praticamente dappertutto lungo i margini del Reno e della Mosa.
Prima di partire, ad Afragolopolis avevo avuto il tempo di consultare alcune cartine dell'Uaarania, prendendo così dimestichezza con quel territorio a me così ignoto, visto dovevo incontrare un facoltoso scienziato del posto.
Avevo così scoperto che questa regione si trova in una landa praticamente sconosciuta dell'Europa centro-settentrionale, tra i Paesi Bassi ed il mondo scandinavo.
Non sono però riuscito a trovare in nessuna mappa ed in alcun libro l'esatta ubicazione del castello in cui avrei trovato il mio cliente.
Ho però appuntato più informazioni possibile su Uaarania, in cui sembrano confluire tutte le superstizioni e le leggende del mondo.
Ciò è presumibilmente spiegabile col fatto che tale regione praticamente da secoli vive isolata dal resto del continente.
La mia notte all'hotel è stata tutt'altro che tranquilla, visto che il mio sonno è stato reso inquieto da sogni bizzarri di ogni sorta.
Ripartito il treno mi sono di nuovo tuffato in quel particolare e per certi versi affascinante paesaggio, tra sconfinate lande brulle, paesini isolati e vecchi castelli diroccati in cima ad alture scoscese.
Nelle varie stazioni in cui il treno ha fatto sosta ho potuto vedere la bizzarra popolazione del posto, con i suoi costumi fuori dal tempo ed in un certo senso anche assai teatrali.
Il capolinea è la stazione di un piccolo paese dal nome per me impronunciabile, oltre il quale è impossibile proseguire con mezzi organizzati.
Il paesino mi è stato citato nella lettera di presentazione del mio cliente, consigliandomi di soggiornare nell'albergo Papavero Rosso.
Si tratta di un ritrovo poco più che modesto, come del resto lo era ogni cosa in quel paesino, con un'insistente atmosfera vecchio stile.
Ero probabilmente atteso visto che una vecchia, evidentemente la proprietaria, mi è venuta incontro accogliendomi con un ampio sorriso e facendomi capire con ampi gesti che comprendeva ciò che le dicessi.
Nell'indicarmi la mia camera mi ha poi consegnato una lettera.
Quando però ho cercato di sapere qualche altro particolare, mi è parsa in qualche modo reticente, quasi turbata, finendo col non capire più le mie parole.
Cosa questa sicuramente non vera, visto che fino ad un attimo prima aveva compreso perfettamente ciò che dicessi.
La vecchia ha poi mostrato indecifrabili occhiate al giovane nipote che stava in guardina, come se entrambi fossero inquieti, quasi spaventati.
Ciò mi è apparso strano, misterioso, persino poco rassicurante devo dire.
Una volta in camera, mentre mi accingevo ad aprire la lettera, sono stato sorpreso dal bussare di qualcuno alla mia porta.
“Oh, giovane signore...” dice la vecchia “... dovete proprio partire?” Con un improbabile idioma che univa la sua lingua a qualche altra dizione locale a me sconosciuta. “Non sapete che notte sarà quella di domani? E' la notte di Morgana, la festa in cui i pagani salutano la Primavera... e quando batte l'una tutte le forze malefiche del mondo hanno pieno potere!” Agitata. “Sapete voi dove state andando? E verso cosa?” Angosciata e quasi disperata che non sono riuscito in alcun modo a confortarla.
Si è poi inginocchiata per implorarmi di non partire, di desistere e restare lì.
Ho cercato di alzarla, di farla calmare, ma la sua agitazione, la sua eccitazione sembrano mandarla in uno stato quasi estatico.
Alla fine, calmatisi, si è rialzata e dopo essersi asciugata gli occhi mi ha donato il suo Crocifisso che aveva al collo.
Sebbene di Fede Cattolica, non posso dirmi praticante come si dovrebbe, tuttavia, per cortesia e per tranquillizzarla ho finito con l'accettare il suo Dono.
Appena uscita la vecchia ho ripreso la lettera che così recitava:

“Amico mio, benvenuto ad Uaarania.
Vi attendo con impazienza.
Mi auguro trascorriate una tranquilla notte dopo aver gustato le delizie del posto.
La diligenza per Buchinova partirà all'alba e naturalmente per voi è stato prenotato un posto a bordo.
Dopo circa sedici miglia, al bivio tra due sentieri dove sorge una Cappellina, dovrete abbandonarla, poiché proseguirà per altra meta.
Qui troverete la mia carrozza per condurvi al castello.
Spero ardentemente che il vostro viaggio da Afragolopolis sia stato buono e che il soggiorno nella mia terra vi risulti gradito.

Professor Ordifren”
https://anythinghorror.files.wordpre...5/02/bsd10.jpg

Altea 03-04-2017 18.07.25

Devo ammettere sir Guisgard in questo pezzo avete scritto in modo eccellente, avete fatto rinascere la vostra dote, che vi ho sempre detto, di scrittore. Sebbene non ami il professor Ordifren...:rolleyes:..un pò questo viaggiatore ha intrapreso quello che Altea ha fatto nel Tropico Lunare per trovarsi con lo stesso professore in quel luogo che celava un Regno dove, probabilmente, Altea aveva trovato una sorta di antenata in cui si reincarnava.
Poi questo racconto ha un chè di avventuroso, sognante e romantico..da non potersi non innamorare. Forse per la vicinanza della Mitteleuropa a dove vivo, ho immaginato questo viaggiatore nel famoso Orient Express e viaggiare per le varie stazioni dell' Europa dell' Est e della Tundra.
Davvero ammirevole ed ammagliante milord, sapete gli apprezzamenti quando li dico sono veritieri.

Lady Gwen 03-04-2017 18.10.59

Interessantissimo questo frammento, Milord, soprattutto in quanto simile all'incipit di "Dracula", romanzo che io amo alla follia e che ho (ri)letto numerose volte. Anche l'ambientazione sarà la medesima, ovvero seconda metà dell'ottocento?

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Guisgard 03-04-2017 18.29.45

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 104574)
Devo ammettere sir Guisgard in questo pezzo avete scritto in modo eccellente, avete fatto rinascere la vostra dote, che vi ho sempre detto, di scrittore. Sebbene non ami il professor Ordifren...:rolleyes:..un pò questo viaggiatore ha intrapreso quello che Altea ha fatto nel Tropico Lunare per trovarsi con lo stesso professore in quel luogo che celava un Regno dove, probabilmente, Altea aveva trovato una sorta di antenata in cui si reincarnava.
Poi questo racconto ha un chè di avventuroso, sognante e romantico..da non potersi non innamorare. Forse per la vicinanza della Mitteleuropa a dove vivo, ho immaginato questo viaggiatore nel famoso Orient Express e viaggiare per le varie stazioni dell' Europa dell' Est e della Tundra.
Davvero ammirevole ed ammagliante milord, sapete gli apprezzamenti quando li dico sono veritieri.

Come sempre, lady Altea, siete gentile e generosa con le vostre parole e vi ringrazio.
Questo frammento, come il precedente, al di là dello scenario che descrive, reca al suo interno segni e metafore, quasi un significato celato oltre il suono delle parole stesse.
Tra le immagini gotiche, inquiete ed anche in un certo senso romantiche che racconta, mostra anche qualcosa di enigmatico, sfuggevole, ambiguo.



Citazione:

Originalmente inviato da Lady Gwen (Messaggio 104575)
Interessantissimo questo frammento, Milord, soprattutto in quanto simile all'incipit di "Dracula", romanzo che io amo alla follia e che ho (ri)letto numerose volte. Anche l'ambientazione sarà la medesima, ovvero seconda metà dell'ottocento?

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

In un certo senso avete ragione, milady.
Con la differenza però che i grandi romanzi gotici dell'Ottocento narravano di meravigliose invenzioni, donandoci così personaggi e figure di inquietante fascino.
Qui invece le parole sfuggono, mutano, si deformano poiché narrano una letteratura diversa.
E' la letteratura della notte, dell'errore, della paura e del peccato.
E' la letteratura degli incubi, delle miserie, della bruttezza e dunque della realtà.
Quanto all'ambientazione, come scriveva il geniale Washington Irving, “nulla richiede più fantasia ed immaginazione ad uno scrittore che il descrivere l'epoca di cui racconta” :smile:

Altea 03-04-2017 18.36.10

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 104576)
Come sempre, lady Altea, siete gentile e generosa con le vostre parole e vi ringrazio.
Questo frammento, come il precedente, al di là dello scenario che descrive, reca al suo interno segni e metafore, quasi un significato celato oltre il suono delle parole stesse.
Tra le immagini gotiche, inquiete ed anche in un certo senso romantiche che racconta, mostra anche qualcosa di enigmatico, sfuggevole, ambiguo.

Si, molti Paesi dell' Europa Centrale e del Nord hanno queste atmosfere gotiche rappresentate poi pure nell' arte e nell' architettura e ho avuto modo di vederne alcune, vi sono pure chiese proprio in pure stile gotico con raffigurazioni di demoni stilizzati. Ovviamente è questo il bello del mistero...l' enigmatico, quel qualcosa da scoprire essendo sempre dalla parte del buon Dio, almeno per quanto riguarda Altea..in fondo sapete lei ha un animo da avventuriera.:smile:
Quanto al periodo storico...rimane sul vago o potrebbe essere un mondo a parte..a sè? Sapete che solitamente focalizzo il mio personaggio in base all' epoca.

Clio 03-04-2017 18.44.13

Molto bello questo frammento, milord, molto evocativo e intrigante.
Devo dire che questo nuovo scenario mi attira sempre di più ;)

Nyoko 03-04-2017 19.10.04

Che frammento interessante, mi ispira molto. Vorrei poter partecipare a questa avventura. Lo spero vivamente 😄

Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk

Guisgard 04-04-2017 18.59.59

Un altro framento, un soffio, un eco giunto dalla nuova storia che a Dio piacendo sta nascendo...

Ho trovato la diligenza ferma ad attendermi, col suo cocchiere, uomo tarchiato e curvo, con i tipici abiti di queste terre, al suo posto che tiene a bada non senza una certa fatica i suoi cavalli.
All'interno della vettura vi sono tre passeggeri, quattro compreso me, tutti diretti presumibilmente oltre il Reno.
Io dunque sono l'unico ad essere destinato a scendere prima.
Appena partiti ho cominciato a vedere il paesaggio mutare in modo repentino.
In breve la tipica ambientazione di quei luoghi cambia, lasciando il posto ad un territorio selvaggio, quasi primordiale, eppure intriso di un certo splendore tra il desolato ed il romantico.
Sullo sfondo, nell'inquieto ardore di un cielo quasi plumbeo si staglia il variegato fogliame dei salici, delle querce e dei noci, in una natura inesorabile, forse matrigna che invece sembra voler schiacciare tra sterpi e rovi i maturi e colorati frutti degli aranci, dei meli e dei mandorli in fiore.
Come se tutto in quelle lande rappresentasse, persino in tono drammatico, l'eterna dicotomia tra la Luce e le tenebre.
Davanti a me si apre una terra aspra e meravigliosa, coperte di vaste ed impenetrabili foreste, racchiusa da invalicabili e millenari monti addormentati, con le loro spettrali alture chiazzate da olmi, faggi ed erbosi strapiombi che circondavano la strada.
Dovunque gli alberi sono in fiore, riflettendosi con le loro screziature su un'erba verde ed incontaminata, appena lambita dagli infiniti colori dei petali caduti.
Ciò mi ha fatto ricordare le parole dell'albergatrice circa la pagana festa di Morgana in quelle terre.
In queste immagini di ancestrale e bucolico splendore la Mosa serpeggia come lingue d'argento, quasi fosse padrona di questo mondo così lontano dal nostro Occidente.
Le montagne circondano, anzi dominano su ogni cosa sorge sotto il cielo, torreggiando a destra ed a manca ed illuminate dal flebile Sole del mattino, capace di screziare le loro fattezze e mutandole in bagliori di un blu cobalto negli strapiombi, di purpurei e verdi riflessi dove l'erba ammanta su spuntoni di fredde rocce sospese, tutto ciò racchiuso in un'infinità di rupi e picchi scoscesi, frastagliati che paiono svanire oltre quell'orizzonte così sognante, magico, persino spettrale.
Come se quella terra fosse al di fuori del mondo.
Tutto mi incuriosisce di questa landa, come le screziate macchie di oleandri ed eriche, i tronchi di ciliegio che scintillano nel candore dei loro petali penduli ed i cespugli frondosi e carichi di bacche di ogni sorta di colore.
Ho notato sul margine della strada, quasi a cadenza regolare, una sterminata quantità di Croci, sulle quali sono inchiodate le Sante Figure del Redentore agonizzante, scolpite in un legno austero ed antico e davanti alle quali una delle passeggere si Segna ogni volta.
Come se gli abitanti di quel luogo temessero qualcosa, che cercassero di esorcizzare un che di oscuro.
La superstizione popolare riesce sempre ad inquietare, soprattutto in un simile scenario.
Il viaggio è durato fino al tardo pomeriggio, quando un cupo crepuscolo è sceso a coprire e confondere ogni cosa intorno a noi, mentre un inaspettato freddo è sembrato sorgere dall'informe foschia dell'imbrunire.
Abbiamo proseguito fino a quando è apparso un bivio, con una Cappellina al centro.
La passeggera si Segna ancora.
Come se oltre la Cappellina cominciasse una terra diversa.
Ed infondo è così, visto oltre essa comincia la misteriosa Uaarania.
“Il signore è giunto...” dice il cocchiere col suo pasticciato accento.
Allora scendo dalla diligenza.
E qui vedo giungere un'altra carrozza, trainata da una pariglia di stalloni neri come la notte che schiumano e nitriscono nervosamente.
Un attimo dopo la diligenza va via, lasciandomi solo con l'inquietante cocchiere della sinistra vettura appena giunta.
Si tratta di un uomo alto e magro, vestito come la notte e il cui volto è celato dall'alto bavero della giacca e da un grosso cappello tipico del posto.
Pronuncia allora alcune parole in Latino che mi sembrano in principio incomprensibili, ma poi la cui cadenza mi rammenta il vecchio scritto di Lovercraft da cui sono tratte:

“Non è morto ciò che in eterno può attendere,
e col passare degli eoni anche la morte può morire.”

Un attimo dopo un po' titubante mi deciso a salire sulla carrozza.
E partiamo.
http://www.24emilia.com/immagini/Rub...ania_croci.jpg

Lady Gwen 04-04-2017 19.07.35

Questa storia, che mi sembra sempre più simile a romanzo gotico da me precedentemente citato, impressione tra l'altro da voi confermata, mi attira e cattura sempre di più e credo, rovistando nel mio magico baule, di aver scorto un personaggio che potrebbe fare proprio al caso mio, adattandosi anche a questo scenario così meravigliosamente selvaggio e romantico da voi descritto, ovviamente :smile_lol:

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Altea 04-04-2017 19.16.02

Sir Guisgard mi ripeterei ma non mi stanco di ripetermi che in questi due scritti è uscita la vostra bravura letteraria e permettete...descrittiva e bucolica..che ho sempre ammirato in voi, come ben sapete. La vostra abilità nel descrivere non solo storie o situazioni è come quella nel descrivere ambientazioni straordinarie.
Quel paesaggio prima di Uraania..come se fosse di un antico splendore è significativo e rappresentativo della Gioia e il Bene che vorrebbe fiorire ma a cui il Male vuole tarpare le ali.
E' una storia davvero affascinante, per le ambientazioni e poi per i misteri che vi stanno dietro.

Clio 04-04-2017 23.57.03

Devo dire che questo nuovo scenario è sempre più affasciante, milord..
non vedo l'ora di cominciare ;)

Guisgard 06-04-2017 17.35.18

Mi sono sempre chiesto cosa renda un uomo cattivo, cosa lo spinga ad agire amando il male ed allo stesso tempo ad accettare questa consapevolezza.
Ma un cattivo è davvero conscio di esserlo?
Oppure giustifica ogni suo pensiero ed azione in nome di un ideale o di un valore ritenuto giusto?
E forse in questo frammento rubato al nuovo Gdr vi è la risposta...

La stanchezza infine mi aveva vinto, spingendomi così a cadere sul letto, anche solo per un momento di pace, di oblio.
Forse riuscii anche a dormire, ma il mio sonno fu funestato da orribili incubi.
Sognai una bellissima donna, che abbracciai con diletto e passione, sfiorandole la bocca con bacio.
Ma le sue labbra divennero livide di un pallore mortale, i suoi lineamenti mutarono e mi ritrovai a stringere fra le braccia un cadavere putrefatto, avvolto da un sudario consumato e fetido, con infiniti vermi che strisciavano fra la stoffa lacerata e le carni marce.
A svegliarmi fu l'incerto ed argentato chiarore della Luna che filtrava attraverso le finestre.
Era una cupa notte di fine Inverno, fredda ed umida, quando vidi il coronamento di ogni mio sforzo, la realizzazione di tutti i miei sogni.
E' proprio vero che le passioni sono l'unico motore che può animare e sostenere l'intelletto umano.
E l'odio, non meno dell'Amore, è una di esse, forse persino la più forte delle passioni conosciute poiché è anche la più terrena e realistica.
Era l'una del mattino, con la pioggia che scendeva monotona, sospinta talvolta contro i vetri delle finestre dall'ululante ed implacabile vento notturno.
Con ansia, angoscia ed eccitazione raccolsi i miei strumenti atti ad inculcare, o forse a destare, dato che davvero nulla si crea e nulla si distrugge, il bagliore della vita in quella mia creatura.
L'orologio scandiva inclemente lo scorrere fatale delle ore, mentre una delle candele più vicine al mio volto sudato lanciava gli ultimi guizzi di bagliori prima di spegnersi per sempre.
E proprio alla luce tremula che stava per estinguersi vidi, finalmente, aprirsi i foschi occhi purpurei della mia creatura.
Trasalii.
Respirava in modo irregolare, quasi a fatica, con frequenti fremiti che scuotevano le pesanti membra.
Come poter ora descrivere le mie emozioni, le mie sensazioni?
Il mio stato d'animo, i miei pensieri e tutte le mie paure?
Si, paure, poiché in tutto ciò ero conscio che avevo ormai attraversato una soglia sconosciuta, forse persino proibita.
Una soglia sublime e terribile insieme, dalla quale non sarei potuto più tornare indietro.
Ero lì fermo, quasi inebetito, a guardarla.
E più la guardavo, più mi appariva persino bella.
Il suo corpo era proporzionato, le membra grosse e robuste, i tratti in un certo senso anche segnati da una regolarità, poiché avevo scelto tutto con cura, forgiandolo nello stesso modo in cui mi appariva ben in mente da sempre.
La pelle era di un lividore cupo, sinistro, quasi nobiliare potrei dire, con i potenti muscoli ben in evidenza.
I capelli erano lunghi, folti e scuri, i denti bianchi ed aguzzi.
Nel guardarla però il contrasto mi appariva forte, quasi drammatico, tra quel corpo vigoroso ed i suoi occhi acquitrinosi, vaghi, persino indifferenti, simili allo stesso colore delle orbite, perciò di un pallore profondo, esangue, eppure intriso di un qualcosa di sconosciuto ed inquietante.
Un attimo dopo provai disgusto, anche orrore ed infine rabbia per ciò che avevo fatto.
Spostai per un attimo lo sguardo da lui, per poi tornare a fissarlo.
E vidi i suoi occhi foschi ed atavici su di me.
Mi guardava.
Quegli occhi, se tali potevano definirsi, nei miei.
Allora fuggii.
Corsi via, fuori dal mio laboratorio, fino al cortile e vi restai per il resto di quella maledetta notte, camminando su e giù agitatissimo e palpitando angosciosamente ad ogni sussulto o rumore di sorta, come se mi aspettassi l'avvicinarsi, il raggiungermi di quell'essere che così follemente avevo voluto concepire dalla mia mente e risvegliare dai miei demoni.
Con cure e pene infinite l'avevo creato e solo per detronizzare dai Cieli l'idea di un Dio.
Quella creatura senza un dio che adesso era nelle mie mani.
Ed in me sorse la consapevolezza che sarebbe stato infelice se non fosse riuscita a rendere infelici gli altri.
http://www.joblo.com/newsimages1/fra...-1994-11-g.jpg

Altea 06-04-2017 17.41.47

Sembra un frammento diverso dallo scenario già narrato...sempre affascinante comunque.
Chissà che creatura aveva creato quello scienziato

Lady Gwen 06-04-2017 18.29.32

Da Dracula a Frankenstein, si direbbe che questa nuova avventura sarà proprio all'insegna del [romanzo] gotico ;)
E non si potrebbe essere più felici per questo :D

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Clio 06-04-2017 18.29.59

Devo dire che mi piace moltissimo l'atmosfera gotica che traspare da questi frammenti.
Sono sempre più incuriosita da questo scenario che ci attende...;)

Guisgard 06-04-2017 19.16.01

Dopo questo nuovo frammento il vostro Master vi assegna un bel compito per casa :smile:
Infatti ogni giocatore deve trovarsi un nome nuovo da portare nel nuovo Gdr.
Un nome qualunque, scelto da voi, che magari vi rappresenti, o che vi piaccia o che simboleggi qualcosa di voi.
Sceglietelo con cura poiché sarà il nome del vostro personaggio... ;)


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 22.16.17.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License