Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 10-09-2020 04.03.54

"Purtroppo" disse lui guardando Gwen "non credo di essere molto di compagnia, signora... non ho la dialettica del dottor Grenden... immagino sia noioso per lei guidare con me accanto... posso darle il cambio? Così potrà rilassarsi...vuole?"

Lady Gwen 10-09-2020 04.13.03

Eh, che acredine, accidenti...
Era proprio deciso ad esprimere tutto il suo disappunto.
Alla sua richiesta, rimasi qualche istante a ponderare, poi gradualmente fermai la macchina.
Misi la mano sulla leva per aprire lo sportello, ma non lo feci subito, voltandomi piuttosto a guardarlo.
Dal momento che lui si ostinava a guardare altro, presi il suo mento con le dita e lo voltai verso di me.
"Siete ancora scontroso per ciò che avete visto col dottor Grenden, vero?" gli domandai, in tono retorico, ma vellutato come poco prima, con l'ombra di un sorriso enigmatico ed i miei occhi verdi ad incatenare i suoi, senza che potesse sottrarvisi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...eac8e2eb37.jpg

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Guisgard 10-09-2020 17.03.36

"Si, credo che qui per adesso sarò al sicuro." Disse il Generale a Destresya. "Dopotutto non mi conoscono ed ignorano il mio aspetto. Ora con questamaschera sarò introvabile per quei terrestri." Fissò la giovane donna. "Per adesso resterò qui ed approfitterò della tua ospitalità. A meno che non ti rechi problemi avermi qui per troppo tempo. Quanto reggerà il trucco della guardia del corpo?"
Nel frattempo Gwen tornava alla villa, accompagnata in auto da Elv.
Poi le fermò l'auto ed otenne finalmente l'attenzione del bel capitano dagli occhi neri.
Lei allora si accorse di come lui fissasse i suoi occhi verdi e la bocca ben cosparsa di rossetto.
Notò negllo sguardo del militare un moto, un impeto di eccitazione mista a rabbia.
"Non è affar mio" Elv "con chi e in che modo trascorre il suo tempo, signora. Il mio compito ora è accompagnarvi a casa sana e salva." Con tono pacato.

Destresya 10-09-2020 17.13.36

Lo guardai negli occhi e sorrisi.
"Puoi restare qui quanto vuoi, per quanto mi riguarda, a patto che io possa fidarmi ciecamente di te.." guardandoti negli occhi "Come io non rivelerò mai a nessuno del tuo mondo, da dove vieni, qualunque cosa io ti dirò tu non potrai riferirla, nemmeno per sbaglio a nessun terrestre, nessuno!" guardandolo negli occhi, categorica.
"Per quanto riguarda gli altri..." alzando le spalle "Mi sono giocata la carta del padre preoccupato, è una cosa imbarazzante semmai ma non sospetta, magari qualche volta faremo un teatrino in cui io ti dico che non corro pericoli e tu mi ripeti che non ha importanza perchè è tuo compito proteggermi lo stesso, cose così, mi compatiranno più che essere sospettosi.." pensai.
Ero abituata a gestire situazioni del genere, coperture, storie, era tutto molto normale per me.
Poi lo guardai, con un sorrisetto malizioso.
"E chissà... magari qualcuna invece sarà molto invidiosa della mia misteriosa guardia del corpo..." con fare ambiguo e malizioso.
Effettivamente era vero, ma non dissi il continuo del mio ragionamento.
Se qualcuno avesse iniziato a sospettare, avremmo sviato i sospetti verso il pettegolezzo, lasciando intendere che il grande segreto fosse una relazione inconfessabile. Tutti contenti di aver scoperto il fattaccio, si sarebbero accontentati.
Ma perchè mi stavo dando tanta briga?
Io dovevo trovare il gioiello!
Beh, magari poteva essermi utile, no?
Sì.. magari sì.
Chissà...

Lady Gwen 10-09-2020 17.14.11

Finalmente, mi concesse il suo sguardo.
Non che gli avessi lasciato tanta scelta, si intende.
Osservava tutto il mio viso, notavo un impeto di rabbia mista ad eccitazione nei suoi occhi neri che mi avevano rapita fin dal primo istante in cui lo avevo visto.
Era come se stesse combattendo una guerra con se stesso.
Accennai un sorriso alle sue parole.
"Immagino non vi insegnino a mentire bene, nell'esercito..." commentai, sarcastica, continuando ad osservarlo.
Il suo tono era più pacato, meno cupo e freddo.
Ero sulla strada giusta.
"Non dovete combattere una guerra contro voi stesso, capitano Bell..." la mia voce si fece più morbida, come puro miele, come le mie dita sul suo mento, ad ammorbidire appena la presa.
"Ogni fibra del nostro essere ci si ribella contro, se continuiamo a mentire a noi stessi... A che scopo, poi?" chiesi retoricamente, inarcando elegantemente un sopracciglio.

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Guisgard 10-09-2020 17.52.02

"Affare fatto." Disse il Generale a Destresya. "fingerò di essere la tua guardia del corpo e tu potrai fidarti ciecamente di me." Fissandola negli occhi. "Ma dimmi... non pensi a ciò che ti dissi? Per molti io sono un terrorrista e un criminale... potrei essere davvero un assassino e uno stupratore... questo non ti spaventa? Come mai tanta fiducia in me?"
Intanto, Gwen e elv erano fermi con l'auto l'ungo il pendio verso la villa.
Lui la guardava negli occhi e lei sentiva, percepiva, sapeva che lui stava combattendo contro se stesso.
In quel bel militare tutto sembrava gridare il propro desiderio per Gwen.
"Cosa vuole che le dica?" Con i suoi occhi neri in quelli verdi di lei. "Che la desidero? Che ogni notte sogno di fare l'Amore con lei? questo vuol sapere?" Con tono duro. "E perchè poi? Per deridermi? Per prendermi in giro? Tanto lei può avere tutti gli uomini che desidera, no? Tutti pendono dalle sue labbra e non solo da quelle!" Era furioso, eccitato e geloso.

Lady Gwen 10-09-2020 18.04.21

Ogni dettaglio del suo sguardo e del suo viso confermavano ciò che pensavo.
Era un libro totalmente aperto, per me, nonostante volesse dare ad intendere il contrario.
Quel fiume di rabbia, parole e desiderio mi investì con impetuosità, senza che lo fermassi.
Perchè avrei dovuto, dopotutto?
Stavo riuscendo a fare crollare quella patina di gelida misura che si imponeva, forse per il suo ruolo.
Accennai un vago sorriso, lasciando la presa sul suo mento.
"Io non voglio deridervi, capitano Bell..." commentai, con tono serico e setoso, ma che comunque confermava con convinzione le mie parole.
Rimasi qualche istante a guardarlo, poi rimisi in moto l'auto e ripartii per tornare a casa.

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Destresya 10-09-2020 18.11.27

Lo guardai con un sorrisetto divertito.
"Magari perchè lo sono anche io e tu non lo sai..." guardandolo negli occhi, intensamente, uno sguardo caldo e penetrante.
"Non so dirti perchè mi fidi di te, mi sono fidata del mio istinto quando ti ho fatto salire sulla mia auto e continuo a farlo, anche se dici cose senza senso, non ascolti quello che dico e sei così... strano!" guardandolo per un momento da capo a piedi.
"Ma mi fido di te, magari mi sbaglio, magari me ne farai pentire, ma mi piace pensare di no..." con un sorriso enigmatico, che poi divenne divertito mentre lo fissavo.
Allora mi sporsi verso di lui, sussurrandogli poi all'orecchio: "Anche se ti assicuro che se provassi a farmi del male saresti tu a pentirtene!".
Per poi ritirarmi appena e fargli un occhiolino, divertita!
"Allora, vuoi vedere la casa?" come se niente fosse.

Guisgard 10-09-2020 18.22.29

Gwen non disse nulla.
Rimise in moto l'auto e riprese la strada verso la villa, lasciando lv in balia di domande, inquietudini, rabbia, gelosia ed eccitazione.
Poi arrivarono davanti ai cancelli della villa.
"Un attimo..." disse lui prendendo la mano di lei, per impedirle di proseguire "... non ha nulla da dire? Nulla a ciò che le ho detto? Neanche rabbia?" Fissandola.
Nel frattempo Destresya e il Generale avevano sancito quella sorte di patto.
"Si, certo, mostrami la casa..." lui fissandola e senza tradire alcuna sensazione.
Era un tipo molto enigmatico.

Destresya 10-09-2020 18.37.10

Sì era decisamente un tipo strano.
Sapeva passare da un sentimento all'altro con una nonchalance incredibile, come se venisse di volta in volta resettato.
Eppure era anche così.. vero, autentico.
Boh, forse stavo impazzendo.
Ad ogni modo, non mi annoiavo più per lo meno, ma dovevo pur sempre lavorare.
Così mi alzai e gli sorrisi.
"Su, cominceremo dalla cosa più incredibile, un intero parco di macchine!" divertita, per poi condurlo verso il garage.


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