Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 19-07-2019 00.41.22

"Glielo concedo stavolta...sceriffo...alla legge..quella vera" sarcastica "e alle donne, immagino voi siate un uomo di larghe vedute sulla indipendenza della donna...diteci, da dove volete iniziare per rendere Afrastone una città sicura?" con tono fermo.

Guisgard 19-07-2019 00.41.43

"Ehi, la ragazzina ha la lingua lunga." Ridendo uno di quelli. "Forse dovrebbe imparare ad essere più rispettosa, non credete?" Ai suoi compari.
Tutti fissavano Gwen.
"E' anche armata vedo." Un altro di quelli, sicuramente il più bello della combricola, indicando la pistola della ragazza.
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Guisgard 19-07-2019 00.43.50

"Ovviamente, miss." Disse Goz ad Altea. "Per me le donne valgono quanto gli uomini. Anzi, io le preferisco." Ridendo. "Cosa farò? Semplice, miss. Metterò in gattabuia ogni lestofante che importunerà voi donne. Potete scommetterci il vostro corredo intimo." Facendole l'occhiolino e bevendo.

Altea 19-07-2019 00.51.14

"Non indosso corredo intimo" sorseggiando il buon whisky e osservando Gozz "E ora come fate che non potete scommettere più..." con sguardo enigmatico, di chi amava lasciare le persone in sospeso tra la verità o meno.
"Non direi ad Afrastone vi siano solo uomini che importunino le donne, vero signor Giudice? Vi sono coloro che svaligiano le banche e non parliamo di chi assale le carovane" e qui il riferimento era ai Grandi Capi.

Lady Gwen 19-07-2019 00.52.58

La situazione continuava sempre a peggiorare.
E ovviamente, avevano notato la pistola nel fodero della cintura che avevo sopra la lunga gonna.
"Beh, l'avete detto anche voi che queste strade non sono sicure... Mettiamo caso che io incontri dei "gentiluomini" come voi... Meglio correre ai ripari, non credete?" sempre con quel tono sarcastico.

Guisgard 19-07-2019 01.00.37

Goz restò a bocca aperta, letteralmente, a quella rivelazione di Altea.
"Senza intimo..." disse borbottando "... davvero, miss?" Quasi con la bava alla bocca.
"Si, i ladri di carovane stanno diventando una piega nella prateria e nei canyon." Fece Belven. "Ho sollecitato spesso l'intervento dell'esercito..." fissando Altea "... gran brutta storia..."

Guisgard 19-07-2019 01.01.14

Quei pistoleri risero forte.
"Non avresti tempo, nè modo di tirarla fuori..." disse quello bello fissando Gwen "... sto parlando della pistola, ovvio..." sorridendo malizioso, mentre gli altri risero ancora e forte.

Altea 19-07-2019 01.07.48

Sorrisi ascoltando Goz ma il mio sguardo rimase fisso su quello di Belven "Già una brutta piaga...quale è il vostro pensiero, che persone sono?" addirittura l' esercito.. effettivamente nessuno mai aveva parlato di sé nel villaggio e mi chiedevo spesso come fosse stata la mia vita se quel giorno non avessero assalito la mia diligenza...ma mi chiesi se mi riferisse a noi e dissi spontaneamente "Una vecchia nativa mi disse vi è un serpente a due teste, che incombe sopra qualcosa...parlava di un uomo e il suo giovane puledro, qualcosa del genere...verità o leggenda non so" perplessa.

Lady Gwen 19-07-2019 01.08.52

Che triviali...
Ero spaventata, seppur cercassi di mantenere un po' di sangue freddo.
Intanto cercavo di pensare velocemente ad una soluzione per questo casino in cui mi ero cacciata con le mie stesse mani.
Perché era il caso di dirlo: fino a questo momento mi era sempre andata bene, ma non potevo pretendere che fosse sempre così.
"Sembrate sicuro di ciò che dite..." risposi ancora, tentando di prendere tempo mentre mi guardavo attorno di sottecchi per capire cosa fare o dove andare per sfuggirgli.

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Guisgard 19-07-2019 01.13.29

"Sono dei banditi, questo mi sembra chiaro." Disse Belven ad Altea. "E direi anche ben organizzati, oltre che armati. Per questo occorre l'esercito a mio parere." Guardando poi l'ora. "E' ormai Mezzogiorno... la turbodiligenza sta per arrivare..."

Guisgard 19-07-2019 01.13.45

Quelli risero ancora.
"Mi sembri spaventata, mia cara..." disse quello bello a Gwen "... magari potresti presentarti, così che facciamo amicizia e ti sentirai più rilassata... no?"
Tutti gli altri risero.

Altea 19-07-2019 01.20.01

Annuii a Belven osservando l'orologio planetario.. "Posso avere l'onore di conoscere i nuovi arrivati? Avremmo un nuovo parroco, mi reco spesso nella chiesa, ho avuto una educazione cattolica anche se non sembra" sorridendo a Gozz.

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Lady Gwen 19-07-2019 01.22.32

Sì, stavo andando decisamente bene... pensai molto sarcasticamente.
"Dite? No... Non credo mi interessino i vostri nomi e non credo neanche che a voi interessi il mio..." con una smorfia.

Guisgard 19-07-2019 01.22.56

"Certamente." Disse Belven ad Altea. "anzi, a momentoìi vedremo la turbodiligenza giungere in città." Annuendo.
"Infatti, non sembrate una suora!" Ridendo Goz e fissando lei.
Poi, ad un tratto, si udì il fschio della turbodiligenza.

Altea 19-07-2019 01.28.29

Risi assieme a Gozz, in fondo sapeva pure essere divertente ogni tanto.
Udimmo un rumore, era arrivata la turbodiligenza e a dire il vero mi incuriosiva vedere i nuovi arrivati. Seguii Belven e assunsi un tono pacato, io dovevo ascoltare e capire chi ci fosse per poi correre al villaggio.

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Guisgard 19-07-2019 01.36.36

Quelli risero di nuovo.
"Sei un pò scontrosa temo..." disse quello bello a Gwen "... dovresti essere più morbida, sai?"
Gli altri ridevano ancora.
Ad un tratto però i pistoleri cambiarono espressione.
Qualcuno si avvicinava.
Erano dei nativi, stranamente fuori dalla termoriserva.

Guisgard 19-07-2019 01.37.02

Arrivò la turbodirigenza in città, con Altea, Goz e Belven che uscirono in strada per accoglierla.
Dubito la diligenza a motore scesero i vari passeggeri e per penultimo proprio il nuovo parrocco della città.
Poi, per ultimo, scese un uomo più giovane.

Lady Gwen 19-07-2019 01.42.28

Che carini, si stavano divertendo...
Io però non lo ero affatto.
All'improvviso, però, quelli cambiarono espressione.
Mi voltai ed erano dei Nativi, stranamente fuori dalla termoriserva.
Mi chiedevo come mai...
Speravo non fossero dei piantagrane come quello di poche ore fa e che mi aiutassero con questi depravati che mi sbarravano la strada.

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Guisgard 19-07-2019 01.52.19

L'arrivo di quei selvaggi attirò subito l'attenzione dei pistoleri, che smisero di importunare Gwen.
Poi il fruppo di nativi si fermò e venne avanti uno soltanto, stranamente somigliante ad uno dei pistoleri.
"Eccovi." Disse il nativo.
"Vi aspettavamo..." il bel pistolero.
"Avete la merce?" Il nativo.
"Ovvio..." ridendo il pistolero e fssano il nativo.
Questi se ne stava zitto a guardarli.
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Lady Gwen 19-07-2019 02.15.22

Quelli mi lasciarono in pace ed iniziarono a parlare.
Uno dei pistoleri somigliava stranamente ad uno dei Nativi, in modo quasi inquietante.
Colsi l'occasione per togliermi di mezzo, ma di sfuggita continuai ad osservare la scena.

Altea 19-07-2019 13.47.47

Osservai gli uomini che scendevano dalla turbodiligenza, penultimo fu il parroco e poi un giovane uomo, mi chiesi chi potesse essere il latifondista e se non era vi era uno scienziato o qualcosa del genere.

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Destresya 19-07-2019 19.46.43

Non è che questo pianeta fosse proprio come me l’aspettavo.
La pubblicità che spingeva i terrestri ad andare sulla colonia aveva giusto omesso di parlare di certe cosucce che potevano rivelarsi determinanti per la scelta. A meno che la scelta di trasferirsi sul pianeta non fosse stata obbligata come nel mio caso.
Dopo tutto il casino della sparatoria, non avevo avuto altra scelta. E anzi, meno male che Leslie aveva quel contatto che poteva imbarcarmi per il pianeta con un documento falso. Qui nessuno mi sarebbe venuto a cercare, poco ma sicuro.
Per me non era stato difficile andare via dalla terra, non avevo niente a trattenermi e l’idea di una nuova avventura mi aveva sempre attratto.
Ormai erano 15 anni che ero qui, 15 anni in cui avevo dovuto guadaganarmi da vivere in qualche modo, o meglio… nell’unico modo che conosco.
Avevo fatto un po’ di tutto, qualche scorribanda, qualche rapina, non ero certo venuta qui per chiudermi in un negozio e sorridere ai clienti, o peggio.
Lo avevo anche fatto, per qualche settimana, appena arrivata qui avevo pensato fosse il momento giusto per mettere la testa a posto e avevo trovato lavoro in una bottega che vendeva un po’ di tutto. Ma poi avevo fatto cadere delle boccette, risposto male a qualche cliente, e me ne’ero andata (con tutti i soldi della cassa) prima che potesse licenziarmi.
Tempo qualche ora ed ero già lontana. Anche in quel caso, nessuno si era dato briga di cercarmi. Forse perché pensavano fosse opera di qualche bandito.
Da lì in poi avevo capito che pianeta nuovo o no, io ero sempre la stessa e non aveva senso cambiare.
E poi diciamocelo, questo posto è ideale per gente come me.
Bisogna saperci vivere in mezzo a queste rocce, serve gente che schiacci e che non si faccia schiacciare.
Così, avevo ripreso in mano la mia vita, e una volta accettato chi ero davvero, tutto mi era andato ancora meglio.
Ci sono molti modi di essere un fuorilegge in questo strano pianeta, e tutti passano per l’avventura, il rischio, la vita a contatto perenne con la morte.
Tutte cose che mi hanno sempre esaltato.
Ma ora comincio ad essere vecchia, non ho più vent’anni, e una vita intera a sparare e scappare comincia a lasciare le sue tracce.
È stato per caso che ho scoperto che c’era un modo molto più redditizio per fare soldi, e anche in modo legale.
La polizia era così disperata nella ricerca dei banditi da mettere taglie da capogiro sulla loro testa.
Beh, con quelle mi ero potuta comprare una propietà, farla fruttare, anche se non me ne curavo mai perché la vita noiosa l’avrei riservata alla mia pensione.
Anche se avevo sempre pensato che la mia pensione l’avrei passata in fondo a un pozzo con la testa mozzata. Ma ad ogni modo, non si poteva mai sapere.
Buttai della terra sul fuoco che avevo acceso nel bivacco lungo la strada per spegnerlo. Ero in viaggio da giorni, e avevo già rimediato un paio di taglie quella settimana, una buona settimana, dovevo ammetterlo.
Ma niente in confronto al pezzo grosso.
Il mio taccuino era pieno di linee cancellate, tranne una.
Quella restava sempre intonsa, come a ricordarmi quanto non riuscissi a fare.
Oh ma l’avrei spuntata, eccome se l’avrei spuntata.
Risalii a cavallo e mi rimisi in cammino.
D’un tratto, eccola lì, Afrastone.
Mancavo da un bel po’ da quella cittadina, era cresciuta parecchio nel frattempo.
E lui era lì, le mie ultime informazioni lo dicevano chiaramente.
La taglia era pressochè principesca.
E sarebbe stata mia.
Erano anni che esisteva quella taglia su di lui, era una leggenda, i migliori cacciatori di taglie si erano scannati per averla.
Nessuno c’era mai riuscito.
Ma solo perché non mi ci ero mai messa io.
Sorrisi, nel vedere la città che si faceva sempre più vicina.
Dovevo giocare d’astuzia, non mi sarebbe scappato stavolta.
Il sole ormai era alto nel cielo e lo spettacolo che si presentava ai miei occhi in quel momento era romantico e unico.
Uno spettacolo da far sospirare un animo capace di apprezzarlo.
E nonostante tutto, io sapevo apprezzare la bellezza di quel posto, era unico, era un miracolo.
Spronai il cavallo e mi diressi al galoppo verso la città, dove avrei cominciato una nuova avventura.

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Guisgard 19-07-2019 22.56.02

I pistoleri cominciarono a parlare con il nativo, mentre Gen prese a defilarsi, pure restando attenta su quella scena.
"Dunque..." disse il pistelloro di bell'aspetto "... l'oro?"
"Noi Rapache" fiero il nativo "siamo guerrieri d'onore e manteniamo la parola data. Il Grande Spirito punisce le menzogne."
"Si si, risparmiami la lenzioncina sulle vostre tradizioni..." accendendosi una sigaretta il pistolero "... facci vedere l'oro."
"Chi sono questi?" Chiese il pellerossa dopo aver gettato un lungo sguardo sul resto della banda.
"I miei compagni..." rispose il bel pistolero "... Monty... Taros... Royg... il mio nome invece già lo conosci, no?"
"Si, sei Elv." Fissandolo il nativo.
"Perfetto. Tu invece sei Velv." Ridendo Elv. "Bene, ora che abbiamo fatto la conoscenza di tutti direi di passare a cose serie... dov'è l'oro?"
"E il gigante di ferro?" Deciso Velv.

Guisgard 19-07-2019 23.15.32

Scesero tutti dalla turbodiligenza.
Per ultimo un giovane uomo, dall'aspetto distinto, ben vestito, bruno, il volto dai lineamenti gradevoli ed una certa aria di nobiltà nello sguardo scuro ma gentile.
Subito Belven, che era con Altea e Goz, andò in contro ai nuovi arrivati, dando loro il benvenuto ad Afrastone.
"Molto lieto, sono Minsk." Disse l'uomo scese per ultimo dalla vettura mentre stringeva la mano a Belven. "Spero che da queste parti si possano acquistare buoni pascoli per farci crescere del bestiame."
"Qui, signor Minsk, troverete una quantità di terra sconfinata." Ridendo il giudice. "Ha mai visto qualcosa di più grande di questo pianrta?"
"Beh, più o meno lo spazio cosmico che ho attraversato per raggiungerlo." Sorridendo Minsk.
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Guisgard 19-07-2019 23.25.35

Con la faccia nel vento caldo della prateria, accecata nello sguardo dal Sole alto di Mezzogiorno e forse stanca nel corpo, quanto nella mente, Destresya in sella al suo cavallo intravide in lontananza la sagoma di Afrastone.
La cittadina sorgeva in mezzo al nulla, alla mercè delle strade di lunghe carovane e di un paio di corsi d'acqua che puntavano, oltre la grande prateria, verso i canyon fra le montagne rocciose.
La bella cacciatrice di taglie arrivò in città poco dopo la turbodiligenza.
Ad accoglierla vi erano alcuni uomini armati, con sul petto la stella di latta che li identificava come gli aiutosceriffo.

Lady Gwen 19-07-2019 23.59.49

I due cominciarono a discutere circa uno scambio.
Il pistolero, che scoprii chiamarsi Elv, voleva l'oro dal Nativo, Velv e la differenza fra i due era lampante.
Poi, ad un tratto, il Nativo nominò un certo gigante di ferro ed io, incuriosita, rimasi ad ascoltare.

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Altea 20-07-2019 00.02.53

Minsk.. Ecco il nome del latifondista. Sorrisi leggermente ma con indifferenza. Pascoli.. Voleva pascoli.. Ma il territorio dove abitavo io era arido e brullo e ci stava solo una piccola oasi dove alcuni avventurieri si fermavano di tanto in tanto.

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Guisgard 20-07-2019 00.08.46

"Prima l'oro" disse Elv al nativo "e poi potrai fare le tue richieste."
"E cerca di non farci innervosire, selvaggio!" Fece Monty.
Velv lo guardò con durezza.
"Oh, non badare al mio amico Monty, non è cattivo, solo risoluto." Fumando Elv. "Avanti, dacci l'oro ed avrai quanto pattuito."
"Mi dai la tua parola?" Fissandolo Velv.
"La mia parola?" Divertito Elv. "Ma certo, ci mancherebbe!" Sarcastico, mentre i suoi amici ridevano forte.
Gwen, poco distante, ascoltava tutto.

Guisgard 20-07-2019 00.12.22

"Beh, allora mi metterò subito alla ricerca dei pascoli che mi occorrono." Disse Minsk a Belven. "In verità non sono un allevatore, ma a questo punto ho deciso di ricominciare." Sorridendo.
"Saremo lieti di aiutarvi." Annuì il giudice. "Magari troveremo per voi una guida esperta."
Poi gli presentò iil nuovo sceriffo Goz ed Altea, che lavorava nel cybersaloon.
"Molto lieto." Minsk gentile e solare nello stringere la mano a Goz e poi baciare quella di Altea.

Lady Gwen 20-07-2019 00.25.08

L'armistice iniziò a scaldarsi e i due rischiavano di arrivare ai ferri corti.
Quell'Elv non sembrava intenzionato a rispettare la parola, si vedeva che era inaffidabile ed io ero sempre curiosa di capire cosa fosse questo gigante di ferro.

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Destresya 20-07-2019 00.29.53

La città non era cambiata molto dall'ultima volta che l'avevo vista, circa un paio d'anni prima, era sempre in fermento per le utime novità, pullulava di individui di ogni genere.
Un posto come un altro per passare il tempo.
Non avevo mai trovato una cittadina che mi piacesse più di un'altra, e questo era un gran lusso per chi faceva la mia vita, non avere mai un posto a cui voler tornare, radici da mettere da qualche parte.
Ad ogni modo, ero in viaggio da giorni e non vedevo l'ora di potermi sedere comodamente, fare una birra e cercare di ottenere informazioni sul mio bandito.
Giunta in città trovai un comitato d'accoglienza d'eccezione, gli aiuto sceriffi.
Li salutai portando la mano al cappello.
"Buongiorno signori!" con un sorriso cordiale.
Ecco, se avessi avuto ancora vent'anni sarei entrata in città aprendo il fuoco a tutto spiano proprio verso questi tizi, magati al capo di una banda di predoni pronti a svaligiare la rendita del saloon.
Ma ormai ero vecchia e completamente legale.
Così, dopo quel saluto, mi diressi con calma verso il saloon.

Altea 20-07-2019 00.30.07

Da quel che avevo capito non era molto avvezzo in fatto di terreni e sorrisi a quel baciamano "I galantuomini esistono ancora quindi, ma se non sbaglio lo sceriffo Goz era un mandriano fino poche ore fa,magari può aiutarvi".

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Guisgard 20-07-2019 00.36.15

"Al tramonto, alla vecchia miniera dei 7 diavoli..." disse Velv ad Elv "... vi consegnerò l'oro."
"Sei un tipo prudente noto..." divertito il pistolero "... e sia... al tramonto alla miniera dei 7 diavoli. E niente scherzi o finirai a cavalcare con gli spiriti dei tuoi antenati." Accarezzando il calcio della sua pistola.
Vel annuì ed andò via.
"Mi sta già antipatico..." sputando Monty.
Gwen ascoltava e vedeva tutto poco distante.

Guisgard 20-07-2019 00.39.38

"Oh, bene." Disse Minsk a quelle parole di Altea sullo sceriffo. "Posso dunque contare su di voi, sceriffo?"
"Beh, non sono un esperto di queste terre" Goz "e comunque sono impegnato col mio nuovo lavoro, ma per quel che posso vi aiuterò di certo."
"Ottimo." Annuendo soddisfatto Minsk.

Guisgard 20-07-2019 00.42.56

"Ferma, miss..." disse Frasol a Destresya "... i forestieri non possono entrare armati in città. Vogliate consegnarci le armi, per favore."

Altea 20-07-2019 00.46.50

Bene, avevo avuto ciò che sapevo e dissi sorridendo "Meglio io vada a lavorare al cybersaloon o mi licenzieranno" anche per non destare sospetti.. "Sono certa vi troverete bene qui ad Afrastone" con sorriso sarcastico mentre schiacciai il pulsante della ricetrasmittente nell'orologio lunare.. Quel tanto che era arrivato agli orecchi dei capi, della band.

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Guisgard 20-07-2019 00.50.17

Altea salutò e tornò al cybersaloon, ormai soddisfatta delle informazioni raccolte e registrate con il suo orologio lunare.
Tornata al locale si mise subito al lavoro, visto doveva sistemarsi il tutto dopo i danni causati dal pellerossa ubriaco poco prima.
Ad un tratto il suo orologio lunare vibrò.
Era il segnale che i suoi stavano contattandola.

Destresya 20-07-2019 00.58.48

Mi fermai e squadrai il ragazzo da capo a piedi.
Era giovane, sembrava un ragazzo per bene.
Non mi andavano mai a genio queste disposizioni, per carità capivo la necessità della sicurezza, ma se poi io dovevo andarmene in fretta e furiia?
Motivo per cui non portavo più con me la mia pistola preferita.
"Accidenti come siete severi!" ridacchiai appena, togliendo la pistola dalla fondina per consegnarla all'aiuto sceriffo.
"Trattatemi bene il mio gioiellino, che voglio trovarla intatta quando lascerò questa cittadina!" con aria lievemente minacciosa per poi sorridere.
"Ora posso andare, signori?" sempre con un tono e atteggiamenti rispettosi.
In momenti del genere non aveva senso sfidarli.

Guisgard 20-07-2019 01.03.40

Frasol prese la pistola di Destreya.
"Tranquilla, miss." Disse. "Quando ripartirete la riavrete intatta. Ora potete andare." Fissandola.

Destresya 20-07-2019 01.09.02

Salutai il ragazzo con un lieve sorriso e un cenno del capo, e mi diressi finalmente nella cittadina, immergendomi nella sua vita turbolenta ma tranquilla.
Il saloon era ancora dove lo ricordavo, per fortuna.
Allora legai il cavallo poco distante, ed entrai nel saloon, avvicinandomi al bancone.
"Oste, una birra!" ordinai, ma con tono gentile.
Se avevo imparato una cosa era non inimicarsi immediatamente la gente del posto.
Se volevo trovare il mio bandito, dovevo indagare a fondo.
Queste persone avrebbero anche potuto proteggerlo, dopotutto.


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