Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Cavalleria, Ordini Cavallereschi, Araldica (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=9)
-   -   Spiritualità antico codice (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=12)

KingArthur 20-11-2008 13.21.11

Citazione:

Originalmente inviato da Iltemplare (Messaggio 5198)
http://www.aquilabianca.org/Codice_cavalleresco.htm

come da mio sito web...

Io sinceramente seguo l'antico Codice, estrapolato dal libro di Raimondo Lullo...

Il moderno non rispetta l'essenza reale della Cavalleria che ricordo è nata anche e soprattutto per difendere la Chiesa.

Vi invito a riflettere su questo particolare...

Roberto da Amalfi



Complimenti per il sito Roberto, davvero molto ben fatto sopratutto in termini di contenuti.

Concordo assolutamente sul fatto che il concetto di cavalleria è difficilmente scindibile dai dogmi imposti dall'ordine ecclesiastico. Nel 99 scrissi un documento che tentava di conciliare diverse correnti etiche della cavalleria, ne venne fuori una sorta di ricettario da cui in molti hanno preso ispirazione, e che coincide essenzialmente con quella che è la tua visione (e ciò lo considero un estremo onore) :

http://www.camelot-irc.it/cavalleria..._cavaliere.htm

Nel tentativo di conciliare l'antico spirito cavalleresco con le esigenze moderne mi spinsi oltre e descrissi un vademecum del moderno cavaliere:
http://www.camelot-irc.it/cavalleria/moderno_codice.htm

In sostanza furono entrambi modestissimi tentativi di riportare con mie parole i vari concetti di Cavalleria appresi dai romanzi di Chretien De Troyes e sopratutto da manoscrittti di insestimabile valore come quello di Raimondo Lullo (di cui c'è una discussione attiva) e la cui lettura consiglio a chiunque abbia un minimo di passione per la cavalleria.


Iltemplare 20-11-2008 13.30.47

Davvero un piacere parlare con Voi...!

Ho condiviso come ha notato il codice!

Roberto da Amalfi



Lancelot 02-01-2009 17.41.45

Chiunque l'abbia scritto ha regalato al mondo una perla di modernità e civiltà.
Lo rileggevo proprio oggi, e ogni volta non manca di stupirmi per la sua incomparabile bellezza. Un tempo persone ammaliate dalle stesse virtù che il Codice esprime erano destinate e motivate a riunirsi, oggi purtroppo la quotidianità molte volte ci priva di questo privilegio. Ma non è detto che debba essere sempre così, già solo per la presenza di una community come questa, chiunque sia l'autore di questo testo, gli va reso merito che ha creato qualcosa di veramente Grande.

KingArthur 04-01-2009 01.58.41

Citazione:

Originalmente inviato da Lancelot (Messaggio 5568)
Chiunque l'abbia scritto ha regalato al mondo una perla di modernità e civiltà.
Lo rileggevo proprio oggi, e ogni volta non manca di stupirmi per la sua incomparabile bellezza. Un tempo persone ammaliate dalle stesse virtù che il Codice esprime erano destinate e motivate a riunirsi, oggi purtroppo la quotidianità molte volte ci priva di questo privilegio. Ma non è detto che debba essere sempre così, già solo per la presenza di una community come questa, chiunque sia l'autore di questo testo, gli va reso merito che ha creato qualcosa di veramente Grande.

Le parole che esprimete sono all'altezza del nome che portate, benvenuto a Camelot Lancelot.
Quando ho deciso di creare queste pagine ero motivato dalla stessa passione che voi nutrite negli ideali dell'antico codice, e dal rammarico di non trovare alcun riscontro
ideologico associativo nella realtà.
Oggi il sito di Camelot ci fornisce il privilegio di incontrare altre persone motivate da un senso comune di appartenenza a un ordine superiore di etica, lealtà, onore e giustizia.
Grazie alle incredibili potenzialità dei social network possiamo dimostrare al mondo intero che l'antico codice e gli ideali della cavalleria possono ancor oggi divenire fonte di ispirazione e riferimento per moltissima gente.

Con il massimo rispetto,
King Arthur

Lancelot 04-01-2009 10.32.52

Maestà, saluto con calore e ammirazione il Vostro ritorno a Corte. Se non conoscessi nulla di voi, mi basterebbero queste Vostre poche parole per definire la regalità, l'umiltà e la leggerezza con la quale vivete il Vostro Ufficio.
Spesso l'uomo con una punta d'orgoglio ama chiamarsi 'simile a Dio', ma guardo il mondo attorno a me e non posso fare a meno di chiedermi di che dio si tratti. Non certo un dio d'amore, di carità, di perdono. Un dio di fratellanza, un dio di comprensione e di giustizia.
Troppi sono gli uomini vessati dai propri simili, troppi coloro che la società che abbiamo creato schiaccia e atrofizza, annichilendo non solo le giuste potenzialità di ognuno, ma altresì il diritto di ciascuno a vivere una vita dignitosa.
In un contesto del genere, il messaggio del Codice appare rivoluzionario. Esso ricorda all'uomo che non viviamo nel completo relativismo di valori, ma che esiste un comune determinatore e metro di giudizio assoluto e indiscutibile che fonda su Giustizia, Bontà e Libertà. Esso ricorda all'uomo che non è un animale, ma che è la creatura più vicina a Dio fra tutte quelle che abitano la Terra, e da lui si esige nobiltà. Per me pensare che esistano uomini che sono stati capaci di consacrare la propria vita a un Sogno di vita ideale è motivo di commozione e orgoglio.
Spero che il destino e Nostro Signore mi diano la possibilità di seguire le loro orme con la stessa umiltà e dedizione.

Con immensa gratitudine,
Lancelot

Lord Fenner 04-01-2009 22.02.35

Non so, chi e quale tra i codici a noi giunti siano corretti o meno, siano essi politici o ispirati da religioni, io mi sono sempre ispirato alle gesta eroiche, storiche e leggendarie che sono arrivate a noi delle tradizioni cavalleresche, dagli albori antichi di Achille, passando agli ordini cavallereschi medievali, all'epoca rinascimentale fino ad oggi; in quei valori inossidati che sono; il rispetto per il prossimo, l'umilta', l'educazione, l'essere sempre disponibile verso i più deboli; ma nello stesso tempo essere implacabili verso chi NON rispetta e calpesta la liberta altrui intesa nel rispetto del suo prossimo.

per questo sono contento di trovare in questo sito scambio di pensieri di questo genere, ma attenzione a non rinchiuderci nei nostri echi dandoci per vinti verso l'esterno, perche altrimenti ci estingueremo senza poter provare a diffondere i nostri valori a porgere sempre l'altra guancia, ma nello stesso tempo a brandire nell'altra mano la nostra spada in difesa dei più deboli, in nome non di una religione o nazione che sia ma in nome dell'essere chiamato UOMO.

Saluti, Lord Fenner

Lancelot 05-01-2009 18.31.50

Sicuramente avete ragione nel dire che non è giusto chiudersi nei propri echi o porgere l'altra guancia in maniera del tutto remissiva, ma quando si parla di certi valori o ideali purtroppo non si sta certo vendendo un prodotto, non si può fare della pubblicità o della propaganda. E' qualcosa che si deve sentire dentro nel cuore, è qualcosa che c'è o non c'è, un impulso irrefrenabile.
Quello che si può fare è cercare di diffondere il Codice non con le parole, ma con l'esempio concreto. Rispondere con l'educazione all'ignoranza, con la galanteria alla scortesia, con la serenità e la forza alle flebili fiammate di un comportamento aggressivo. Sperando che Iddio possa concederci la capacità di suscitare ammirazione e volontà di emulazione nei nostri interlocutori.
Certo è che è cosa spaventosa come sempre più persone rimangano indifferenti a certi argomenti, a certe storie, a certe gesta che la tradizione ci ha tramandato. Se è vero che la storia ci insegna a conoscere noi stessi, ciò che maggiormente mi fa paura è come ogni persona stia sempre più perdendo interesse verso nel conoscere se stessa. Ma finché sopravviveranno anche pochi che vivranno invece la tendenza inversa, allora ci sarà sempre speranza. Perché il Codice e gli ideali sono sepolti in ognuno di noi, e tutti gli uomini sono uguali sotto il cielo, giacché sono fatti della stessa pasta a immagine di Dio. Si tratta solo insegnare anche agli altri a riscoprirlo. Se finora non l'hanno fatto, la colpa è per lo più di chi si è tenuto il suo ardore per sé, senza sforzarsi di farne partecipi più persone possibili. Io credo che finché community come questa vivranno, saremo come un fiammifero in un pagliaio, e a scatenare il fuoco non ci vorrà poi molto.

Iltemplare 06-01-2009 16.23.24

Come dicevo il Codice l'ho preso come linea Guida per la nostra Associazione. Il 24 Gennaio a Napoli terremo una Conferenza sulla Cavalleria ed evidenzieremo il Codice come dovuto

Un inchino a tutti Voi


Roberto

Lancelot 06-01-2009 17.03.10

Sir, per caso l'associazione di cui fate parte ha una sua controparte anche nella Capitale? Vorrei mandarvi un PM a riguardo, spero vogliate ragguagliarmi su alcune cose ;)

Merlino 21-08-2010 13.24.02

L'Antico Codice "breve" è lo stesso che è stato in qualche modo diffuso dal film "Dragonheart", che mi riprometto di metterlo nella lista dei film sul medioevo il più presto possibile, a meno che la mia distrazione mi abbia impedito di vedere che è già presente. Per quanto possa essere stato scritto in tempi ben diversi, in cui essere cavaliere era qualcosa di nobile ed arduo, l'Antico Codice rispecchia valori in cui non si crede più, in una società che incarna un materialismo votato al guadagno e all'oppressione dei deboli, alla menzogna e allo sfruttamento dei bisognosi. Fortunatamente non tutto è perduto! Grazie a questo forum possiamo noi di questa comunità essere di esempio, apprendendo e condividendo ciò che gli antichi cavalieri ci hanno tramandato riguardo alle parole come "onore", "coraggio", "rispetto", "lealtà". Che la fortuna ci assista nel pressante quanto urgente compito di reincarnare quei valori quasi perduti! :smile_lol:


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