Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 12-01-2012 02.09.02

Redentos sorrise malinconicamente a Parsifal.
“Dove sono diretto?” Fissò il Cielo che li sovrastava, come se cercasse tra le nuvole la risposta. “Forse in un luogo tanto lontano che può essere raggiunto solo percorrendo la strada che taglia in due la notte… una strada lastricata di sogni… o, chissà, forse tanto vicino ma invisibile agli occhi di noi peccatori… cerco un luogo sconosciuto, il cui nome sembra ignoto ad ogni viaggiatore, chierico o laico che sia… un luogo il cui nome mi perseguita come un’ossessione… un luogo che pare, in certe notti, apparirmi come un Oltretomba lontano e irraggiungibile… un luogo che talvolta la disperazione mi fa temere che esista solo nel mio cuore… un luogo che forse tiene imprigionato tutto ciò che di sacro e puro, dopo la mia Fede, mi sia rimasto… cerco un luogo chiamato Tylesia, ragazzo mio…”

Parsifal25 12-01-2012 02.29.31

Tylesia....non conoscevo questa cittadina ma dall'amore con cui ne decantava le meraviglie compresi il suo desiderio.....sembrava essere importante per la sua anima e cuore, non potevo proibirgli di proseguire ma nello stesso tempo sareì stato lieto di accompagnarlo.

"Tylesia, chissà cosa nasconde il suo nome" pensaì ad alta voce.

Mi rivolsi verso Redentos e gli chiesi:
"Nobile Cavaliere, non so se potreì esserti d'aiuto.....ma permettimi di accompagnarti in questo viaggio? Forse....potreì imparare qualcosa e nel contempo....scoprire la mia verità e la ragion d'esser stato chiamato da Tylesia.

Guisgard 12-01-2012 02.47.30

Redentos sorrise.
Il candore e il forte senso cavalleresco di Parsifal gli procuravano una certa Gioia nell’animo.
“Lo credi davvero, ragazzo?” Fissando il giovane cavaliere. “Vuoi davvero seguirmi? Potrei essere un visionario, un folle… vuoi davvero affiancarmi in questo viaggio verso l’ignoto?” Sorrise nuovamente. “Allora comincia a seguirmi ora…”
Prese per le redini il suo cavallo e s’incamminò nella foresta che li circondava.
Dopo un po’, Redentos e Parsifal si ritrovarono davanti ad una chiesa che sorgeva nel bel mezzo di quel verdeggiante luogo.
“Guarda il mosaico in alto, ragazzo…” indicò il cavaliere quando furono dentro “… Cristo in Gloria, con ai Suoi piedi la Santa Vergine e attorno gli Apostoli… ai tre lati del seggio di Nostro Signore, formato dai Troni incastonati fra loro, vi sono i tre Arcangeli… conosci i loro nomi? Sono Gabriele il Messaggero… e infatti il mio viaggio verso Tylesia è ispirato da un messaggio divino… poi c’è Raffaele la Guida… ed è la mano dell’Altissimo a guidarmi e scortarmi… infine c’è Michele, il Principe delle Armate Celesti… è protettore e custode dei cavalieri… io accetto di prenderti con me, come mio discepolo e apprendista, giurando in questo Santo Luogo di insegnarti l’arte della cavalleria… e tu, davanti a Cristo sul Suo Eterno Trono di Angeli, giurerai a tua volta che mi sarai devoto e mi obbedirai… questo patto ci unirà come maestro e allievo…”
http://c.wrzuta.pl/wi5676/e187e37500...obi-wan_kenobi

elisabeth 12-01-2012 11.32.45

vidi avvicinarsi quel giovane che avevo visto nel corridoi e mentre si presentava e mi riferiva cio'che aveva visto.......guardai il profondo dei suoi occhi, aveva il cuore giovane e pieno di energia.....potevo sentire il suo battito......l'anima era sensibile....." ciao Daniel.....sono felice che tu sia arrivato....ti aspettavo, mi chiamo Elisabeth....ascoltavo cio'che avete avvertito.......puo' essere il male e puo' essere un avvertimento......il Carrozzone stesso...puo' essere le membra di quella donna......tutto puo' essere......forse siamo qui [er questo Daniel.....infondo per essere un buon mago.....bisogna essere iniziati...e cose' un iniziazione se non che delle prove.....".......ascltammo infine cio' che Goz ci disse.....testa o croce....solo croce a quanto pare......tra le mani di uno strano uomo......

Lady Gaynor 12-01-2012 11.44.20

Nonostante le parole del vecchio, che volevano essere rassicuranti, Gaynor continuava a provare un senso di inquietudine, ma il suo spirito incline alle avventure ebbe la meglio e decise di restare a bordo. Poco dopo, un marinaio annunciò loro che quel tale a nome Goz avrebbe dato loro il benvenuto. Quando infine costui apparve e fece il suo discorso, il turbamento di Gaynor si ravvivò... Mai aveva visto un tipo così strano e mai aveva udite parole tanto suggestive...

Altea 12-01-2012 13.14.11

Arrivammo sul ponte e guardai in volto i passeggeri, chissà cosa loro cercavano in questo viaggio? Io non avevo desideri e prospettive, la mia era solo voglia di conoscere ciò che vi stava dietro questa storia, e forse voglia di una avventura nuova. Ad un tratto entrò un uomo, dai modi goffi, ma dalla parlantina molto spiccia, ascoltai il suo discorso. Convenivo in certe sue affermazioni, certo la felicità andava conquistata, ciò che facciamo o come agiamo sarà la nostra felicità futura.
Fissai il mio maestro, ascoltava il discorso e sorrisi "Milord, ditemi a cosa state pensando?"

Parsifal25 12-01-2012 14.24.01

Le parole di Redentos erano piene di tenerezza nei miei confronti, ma come si suol dire "le imprese possono risultare impossibili se non ci provi e non puoi affermare che sia stato tutto un fallimento se non ti cimenti...." senza alcun indugio presi la mia decisione, lo accompagnerò.

Prima di sellare Belfagor e seguirlo, scrissi una lettera a Fountaine ed i suoi allegri compagni.... avreì voluto proseguire con loro ma non potevo tirarmi più indietro. Consegnaì la lettera nelle mani dell'oste e mi raccomandaì di darla una volta che mi ero allontanato da qui. Imminentemente spronaì Belfagor e raggiunsi Redentos.

Il posto in cui mi portò era magnifico. Una chiesa si levava all'interno di una radura, era carica di spiritualità e messaggi....ne venni rapito. Redentos mi spiegò il motivo del suo viaggio e mi portò dinanzi ad un eccelso mosaico che ripercorreva la simbologia principale del divino, dinanzi a ciò fece il suo giuramento di divenire il mio mentore ed io porsi il mio. Inchinandomi verso il mosaico ed il mio nuovo maestro pronunciaì ciò:
"Io, Parsifal cavaliere dei Longiniu e figlio di Caradill, prometto sul mio onore, lealtà e spada di servire il Maestro de' Punici..... finchè egli non riterrà chiuso il mio servigio e giuramento. Lo servirò, seguendolo fedelmente in tutto ciò a cui andrà incontro. Che Iddio sia testimone di ciò."

Terminato il tutto mi sentì nato a nuova vita, il ciondolo che portavo al collo sembrava aver acquisito nuova forza e resistenza tanto che rifletteva i raggi del sole..... un nuovo compito andava levandosi all'orizzonte.

Guisgard 12-01-2012 15.33.36

Redentos ascoltò con attenzione il sacro giuramento di Parsifal, per poi abbracciare il nuovo discepolo e apprendista.
Si avvicinò allora all’altare e inginocchiatosi recitò delle preghiere.
Poi, si segnò tre volte e fece cenno a Parsifal di seguirlo.
Usciti dalla chiesa presero la strada che si addentrava nel cuore della foresta.
Dopo un po’ si ritrovarono davanti ad una vecchia abitazione.
Redentos si avvicinò alla porta e bussò più volte.
“Chi è là?” Domandò una voce dall’interno.
“Siamo due cavalieri” rispose Redentos “e stiamo attraversando questa foresta per noi sconosciuta… in nome di San Cristoforo e San Raffaele Arcangelo, abbiamo bisogno di informazioni per proseguire il nostro viaggio…”
Un attimo dopo una donna aprì la porta.
“Salute a voi, sono Redentos de’ Punici e questi è il mio allievo sir Parsifal… ci occorrono informazioni e un pasto caldo. Naturalmente possiamo pagare per entrambe le cose.”
La donna fece segno ai due cavalieri di entrare e sedersi davanti al camino acceso.
Nella stanza però vi erano anche due uomini.
“Non temete, questi sono mio marito e mio figlio.” Spiegò la donna. “Riscaldatevi, mentre io vi preparerò qualcosa di caldo.”
“Vi ringrazio.” Sorridendo Redentos.
“Siete cavalieri?” Domandò il figlio della donna.
“Si, lo siamo.” Sorridendo Redentos.
Il cavaliere poi, indicò qualcosa a Parsifal.
Era una lunga treccia di crine di cavallo inchiodata alla parete.
“Che strano simbolo…” mormorò Redentos “… secondo te cosa rappresenta?” Chiese al suo discepolo.

Guisgard 12-01-2012 16.16.14

Il maestro, a quella domanda di Altea, restò pensieroso.
Fissò Altea e poi, prendendola per mano, si avvicinò con lei al pittoresco uomo che aveva appena finito di parlare.
“Siete voi il fantomatico Goz?” Domandò.
L’uomo rise forte.
“Cambierebbe qualcosa?”
“Beh, non vi siete presentato…” rispose il maestro “… e poi quello strano discorso…”
“Cambierebbe qualcosa se fossi Goz invece che uno dei passeggeri?”
“Allora chi è veramente questo misterioso Goz?”
“E’ vostra moglie questa bella dama?” Domandò, improvvisamente l’uomo, fissando Altea.
“Lei?” Sorpreso il maestro. “No, lei è solo una mia allieva…”
Goz rise nuovamente.
“Cosa troveremo secondo voi, milady?” Chiese poi ad Altea. “E la stessa domanda la faccio anche a voi, bella dama inquieta e solitaria!” Voltandosi poi, improvvisamente, verso Gaynor.

Altea 12-01-2012 16.34.02

Il maestro si avvicinò bruscamente a Goz, iniziò un piccolo battibecco ma notai come il presunto comandante di quella nave fosse sicuro di se stesso. Il maestro fu subito zittito, e l'uomo iniziò a far domande su di me.
"I miei saluti...messer Goz? è curioso come vi interessi il mio stato sentimentale." risposi sorridendo "cosa cerco da questo viaggio? Non so veramente, all'inizio vi era curiosità e sete di sapere e conoscere cosa potesse esistere oltre le terre di Camelot, ora però è come avvertissi un alone magico. Ma sappiate, io non credo nella magia".


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