Veleno (pensiero di getto)
 

A B. e alle porte del cuore, che non si chiudono mai...



"Se fossi più pazza, se avessi meno buon senso o se, forse, avessi meno paura, adesso prenderei la macchina e correrei da te".
E lo pensava veramente, maledizione.
Togliendo tutti i "se" e spogliandosi l'anima, l'unica cosa che restava, era la voglia grande di lui.
Ed era un veleno nel cuore quello, una nostalgia quotidiana, una necessità al sapore di fiele.
E lui? Lui le avrebbe aperto la porta, perché ancora aveva bisogno di lei, per qualche strana ragione.
Solo che era più bravo a fingere di non sentire la mancanza delle loro piccole cose e, quindi, taceva.
"Sono da solo, al mare".
Altra serata rovinata. Del resto, basta così poco per aver voglia di piangere.
"Il nostro momento è passato, sai che non verrò. E' tutto passato..."
Ma lo era veramente?
Si accese una sigaretta, cercando di non pensare più al quel veleno nell'anima.

Molto bello e intenso questo vostro breve pensiero milady :)

Grazie Lady Gwen! In realtà è uno scritto di qualche anno fa, ma ho preso coraggio e ho deciso di condividerlo con voi.

E' una storia...che nasce da molte verità...e come tale racchiude per ognuno di noi che la legge....una sua scena...una sua tangibile...dose di " veleno".......
Avete preso una bella decisione a condividere con noi questo vostro scritto...Lady Tessa

Leggendo questo pezzo di storia mi sono calata in quei libri di Barrico che amo molto.

Un trafiletto, qualcosa di breve e fugace, eppure immenso nel contenuto.
Prezioso, direi.
Complimenti, lady Tessa.

Mi sono sempre piaciuti i frammenti, quegli scritti capaci di far immaginare scenari e storie a cui riusciamo a dare un volto, una voce seppur attraverso poche parole.
E magari quella storia avrà un volto è una voce diversa per ognuno di noi.
Davvero molto bello questo vostro scritto, Lady Tessa, e sono davvero felice che abbiate deciso di condividerlo con noi.

Si dice che ognuno di noi scriva un storia, un romanzo.
Un romanzo lungo tutta una vita, la nostra vita.
E per essere felici basta completarlo, senza lasciare capitoli in sospeso.
Non è giusto o sbagliato.
E' così e basta.
E da qualsiasi racconto voi abbiate rubato questo frammento, vi auguro di completarlo, milady :smile:

Grazie a tutti, amici, per aver apprezzato questo breve stralcio che ho scritto.

Sir Guisgard, le vostre parole mi hanno commossa particolarmente.
" Non è giusto o sbagliato. E' così e basta". E' una grande verità. Grandissima.

Come è particolare questo scritto...
sensazioni contrastanti, eppure volti della stessa medaglia, il desiderio e le paure.
La voglia incoercibile di ritrovare qualcuno e l'inconsapevole ammissione degli eventi che hanno condotto alla separazione.
E poi l'aver voglia di piangere, vivendo di quel sublime dolore che non vogliamo abbandonare.
Oh... lei che se avesse meno paura guiderebbe fino a lui.
Fino alla fine del mondo.


Mi avete donato un piccolo sogno, signora.
Io ho paura a guidare, confesso, tanta paura da non esserne più capace, ma non avrei paura di corrergli incontro, non esiterei, pur bevendo un calice al sapore di fiele, all'incoscienza di raggiungerlo, e se fossi in lei sarei già salita sul treno che conduce a lui.
Un solo treno c'è, e corre sui binari del cuore.
Ed a quella ragazza dico: spingiti oltre la paura, rasenta pure la follia, ma non lasciarlo andare via.


Se è, come credo, il vostro vissuto, sappiate che non è mai troppo tardi. Mai per l'Amore.


Eh... milady, quel treno, il mio treno... come vi sono debitrice, le vostre parole, pur apparentemente struggenti hanno tutta la forza della speranza.


Inseguite i vostri sogni, milady, fino alla fine del mondo.
E vi auguro di raggiungerli.


Complimenti per l'emozione donata, e... un grazie particolare da parte mia.
Chissà che quel treno non attenda me...




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Non è ancora l'alba, cari amici, spero per voi in un dolce risveglio...
buongiorno di cuore.