Camelot, la patria della cavalleria

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Nyoko 03-02-2017 00.27.05

Il marchese mi mostrò la rivista e subito presi a sfogliarla. Quando poi mi disse di essere un ex archeologo mi illuminai e lo guardai con occhi sognanti. "Anche io... Cioè, voglio dire, ho studiato archeologia e mi piacerebbe tanto diventare archeologa" dissi sorridendo sincera.

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Clio 03-02-2017 00.29.23

"Ottimo!" Entusiasta, mentre la città cominciava ad avvicinarsi.
"Oh lasciatemi pure in centro.." sorridendo "Siete stato davvero gentile..".

Guisgard 03-02-2017 00.41.07

Crawel condusse Dacey attraverso un lungo corridoio su cui si aprivano ampie vetrate sulla sterminata città circostante, con diversi impiegati ed impiegate che lo percorrevano animatamente.
Arrivarono davanti ad una porta di solido e raffinato legno di noce, dove Crawel bussò.
La porta si aprì e l'uomo fece cenno a Dacey di seguirlo.
Entrarono così in un'ampia sala con scrivanie, archivi, quadri, soprammobili e persino un tavolino bar con ogni sorta di liquore, aperitivo e vino, tutto pregiatissimo.
Qui una segretaria li fece passare in una stanza adiacente che rappresentava lo studio del direttore.
L'uomo stava in piedi davanti ad una finestra, perso a fissare l'immensità di Afragolopolis che si estendeva davanti al suo grattacielo.
Era alto, robusto, con i capelli tutti rasati e lo sguardo impenetrabile.
“Signore...” disse Crawel e quello si voltò “... ecco la sua segretaria...” indicando Dacey.
“Lasciateci soli, Crawel.” Symminel.
E Crawel uscì.
http://vignette3.wikia.nocookie.net/...20110602211658

Dacey Starklan 03-02-2017 00.47.51

Sapevo che il giornale era il più importante in città ma tuttavia rimasi sorpresa dalla dimensione della sede e dalla quantità di gente che la popolava.
Seguii Crawel senza perdere un passo, sempre attenta a mantenere un comportamento impeccabile, benché quel dannato tailleur di mia madre non mi facesse sentire completamente a mio agio come avrei desiderato.
Superata una porta in noce e una stanza ancora, piena di mobili e notai anche liquori, una donna ci fece cenno di passare nella stanza adiacente.
Sulla porta di essa troneggiava una targa che professava a grossi caratteri la parola ' direttore'.
E così lo vidi il famoso direttore, che mi dava le spalle, immerso a contemplare la città attraverso le vetrate trasparenti.
Fui presentata già come la sua segretaria, cose che mi sorprese visto che non avevo capito di essere già stata assunta senza neanche un minimo di prova ma pensai di aver compreso male, il direttore mi avrebbe di certo sottoposta a un altro colloquio prima di decidere. O forse avevo fatto così buona impressione prima?
Uscito Crawel decisi che era tempo per me di rompere il silenzio.
" Dacey Starklan signore, molto lieta di conoscerla"


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Guisgard 03-02-2017 00.49.19

“Ah, ecco svelato il mistero.” Disse ridendo il marchese. “Ora capisco.” Divertito. “Beh, in effetti l'archeologo è il mestiere più bello del mondo.” Annuendo a Nyoko. “Può tenerla se vuole.” Indicando la rivista. “E mi dica... è qui per l'università? Un corso di specializzazione o altro?”

Nyoko 03-02-2017 00.51.16

Sorrisi alla sua proposta e senza fare complimenti, accettai la rivista. Poi la sua domanda mi fece sorridere "beh, diciamo che sono alla ricerca di misteri da svelare" dissi carezzando la copertina della rivista. "Ne conoscete qualcuno?"

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Guisgard 03-02-2017 00.55.29

“Io in tutta sincerità” disse lo studente a Gwen “sono propenso a credere a quel genere di ipotesi e teoria... voglio dire, spesso leggendo libri e giornali...”
“Queste fandonie” lo interruppe Mondo “sono il frutto del delirio e dell'arroganza di alcuni individui che non potendo controllare i gusti e la volontà delle masse finiscono col demonizzare tutto ciò che per loro è inaccettabile.”

Lady Gwen 03-02-2017 00.59.04

Stavo ascoltando lo studente a cui avevo rivolto la domanda, ma Mondo intervenne.
Tuttavia il suo intervento accolse i miei consensi; conoscevo gente così e mi potevo trovare perfettamente d'accordo con lui, infatti annuii, ripensando ancora a quelle parole assolutamente vere.

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Guisgard 03-02-2017 01.01.01

L'uomo annuì a Clio e poi prese ad intonare una canzone di dubbio gusto per tutto il resto del tragitto, tanto che Vale più volte espresse alla sua regina il fastidio per quelle note stonate. Finalmente arrivarono in città e Clio poté ammirare la megalopoli dell'interno. Un gigantesco agglomerato urbano, fatto di cemento, plastica, cristallo, vetro ed acciaio. Infinite insegne, tabelle, cartelloni e manifesti di ogni tipo. Auto, bus, tram ed ogni altro veicolo affollavano le strade caotiche e pullulanti di tutto e tutti. Come chiesto da Clio, l'auto si fermò nel centro cittadino, nella zona dei grandi alberghi residenziali.

Clio 03-02-2017 01.03.41

La città si avvicinava e iniziava a mostrarsi in tutto il suo splendore.
Salutai l'uomo e scesi, guardandomi intorno.
Quanta umanità intorno a me!
Accarezzai piano Vale e le dissi di farmi strada.
Chissà in quale di quegli alberghi aveva prenotato.


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